Comodato d’uso gratuito: che cos’è e come funziona?

Leggi l'articolo e scopri tutto sul contratto di comodato d'uso gratuito! Cos'è? Come funziona? Come si registra? Caratteristiche, elementi e tanto altro!

Continuando a leggere questo articolo, avrai modo di conoscere e di scoprire tutto quello che riguarda il comodato d’uso gratuito!

Nello specifico, andremo a parlare, inizialmente di cosa dice l’art. 1803 del codice civile ed andremo a dare una breve definizione e a vedere che cos’è e come funziona il comodato d’uso gratuito.

Dopodiché, andremo a parlare di quali sono i vantaggi della registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito ed andremo a vedere quando è obbligatoria questa particolare tipologia di adempimento.

Successivamente, andremo a parlare, invece, di quali sono le principali caratteristiche del contratto di comodato d’uso gratuito, andando ad approfondire e a trattare le seguenti tematiche:

  • L’oggetto del contratto di comodato d’uso gratuito;
  • La forma del contratto di comodato d’uso gratuito;
  • La durata del contratto di comodato d’uso gratuito.

Poi, andremo a parlare di come si registra il contratto di comodato d’uso gratuito, andando ad approfondire e a trattare, nel dettaglio, le seguenti tematiche:

  • Il contratto di comodato d’uso gratuito verbale;
  • Il contratto di comodato d’uso gratuito scritto (la registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito per beni mobili e la registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito per beni immobili).

Dopodiché, andremo a parlare di come versare l’imposta di registro nel momento in cui si registra il contratto di comodato d’uso gratuito.

Prima di concludere questa mini guida, invece, andremo a parlare, invece, del ravvedimento operoso in caso di mancato registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito e delle relative sanzioni.

Ed infine, per concludere questo breve articolo, andremo a parlare della risoluzione anticipata del contratto di comodato d’uso gratuito e della restituzione della cosa, disciplinata dall’art. 1809 del codice civile.

Comodato d’uso gratuito: cosa dice l’art. 1803 del codice civile?

Il primo passo che andremo ad effettuare in questa breve guida sarà quello di andare a parlare di quanto viene disciplinato dall’art. 1803 del codice civile, in merito al comodato d’uso gratuito.

Nello specifico, l’art. 1803 cc dispone che il comodato d’uso è un contratto gratuito, con il quale il comodante concede al comodatario l’uso, limitato nel tempo di un determinato bene mobile o immobile.

Comodato d’uso gratuito: che cos’è e come funziona?

Dopo aver parlato di quanto viene disciplinato dall’art. 1803 del codice civile, in merito al comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a dare una breve definizione e a vedere che cos’è e come funziona questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, il comodato d’uso gratuito può essere redatto sia in forma verbale che scritta. Ecco quali sono i soggetti:

  • Il comodante, cioè colui che presta il bene in comodato;
  • Il comodatario, cioè colui che riceve il bene in comodato.

Quali sono i vantaggi della registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito?

Dopo aver dato una breve definizione e a vedere che cos’è e come funziona il comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere quali sono i vantaggi della registrazione di questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, se si registra il contratto di comodato d’uso gratuito si può beneficiare di numerose agevolazioni, come la riduzione dell’IMU e le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie.

Quando è obbligatorio registrare un contratto di comodato d’uso gratuito?

Dopo aver parlato di quali sono i vantaggi della registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere quando è obbligatorio registrare questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, il comodato d’uso non deve essere registrato obbligatoriamente, salvo ciò che riguarda i beni immobili, che devono essere registrati se:

  • Redatti in forma scritta;
  • Stipulati in forma verbale.

Comodato d’uso gratuito: quali sono le caratteristiche del contratto?

Dopo aver parlato di quando è obbligatorio registrare il contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere quali sono le caratteristiche di questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, ecco le caratteristiche del comodato d’uso gratuito:

  • E’ gratis;
  • Ha carattere reale;
  • Ha ad oggetto un bene non fungibile;
  • Bilaterale imperfetto.

Comodato d’uso gratuito: qual è l’oggetto del contratto?

Dopo aver parlato di quali sono le caratteristiche del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere qual è l’oggetto di questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, il comodato d’uso gratuito ha per oggetto la consegna gratuita di un bene mobile o immobile per una durata limitata nel tempo.

Comodato d’uso gratuito: qual è la forma del contratto?

Dopo aver parlato di qual è l’oggetto del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere, invece, qual è la forma di questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, la forma del contratto di comodato d’uso gratuito è libera; ciò vuol dire che questo può essere redatto sia in forma scritta che verbale.

Comodato d’uso gratuito: qual è la durata del contratto?

Dopo aver parlato di qual è la forma del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere, invece, qual è la durata di questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, il contratto di comodato d’uso gratuito presenta una durata limitata nel tempo, oltre la quale il comodatario ha il dovere di restituire la cosa ricevuta dal comodante.

Il comodante può richiedere il bene anticipatamente se sopraggiungono motivi urgenti.

Il comodatario può restituire il bene in qualsiasi momento.

Comodato d’uso gratuito: come si registra il contratto?

Dopo aver parlato, in maniera approfondita, di quali sono le principali caratteristiche e gli elementi del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere come si registra questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, per registrare il contratto di comodato d’uso gratuito bisogna presentare presso l’Agenzia delle Entrate:

  • La ricevuta dei pagamenti di imposta di registro e di bollo, se dovuta.

Ecco il contratto di comodato d’uso gratuito verbale!

Dopo aver parlato di come si registra questa particolare tipologia di contratto, passiamo adesso a vedere tutto quello che riguarda il contratto di comodato d’uso gratuito verbale.

Nello specifico, il contratto di comodato d’uso gratuito verbale non ha obbligo di registrazione.

Comodato d’uso gratuito: registrazione del contratto per beni mobili!

Dopo aver parlato di tutto ciò che riguarda il contratto di comodato d’uso gratuito verbale, passiamo adesso a vedere la registrazione di questa particolare tipologia di contratto per beni mobili.

Nello specifico, il contratto di comodato d’uso gratuito per beni mobili non è soggetto all’obbligo di registrazione, ma per i professionisti e per gli accordi commerciali, è preferibile utilizzare la forma scritta.

Comodato d’uso gratuito: registrazione del contratto per beni immobili!

Dopo aver parlato della registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito per beni mobili, passiamo adesso a vedere, invece, tutto quello che riguarda la registrazione di questa particolare tipologia di contratto per beni immobili.

Nello specifico, la registrazione del contratto di comodato d’uso per beni immobili deve essere effettuata:

  • Entro 20 giorni dalla data dell’atto, se viene redatto in forma scritta;
  • Entro 30 giorni dalla data dell’atto, se viene redatto in forma notarile;
  • Entro 60 giorni dalla data dell’atto, se viene redatto all’estero.

Contratto di comodato d’uso gratuito: come versare l’imposta di registro?

Dopo aver parlato della registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito per beni immobili, passiamo adesso a vedere come versare l’imposta di registro per questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, l’imposta di registro, relativa al contratto di comodato d’uso gratuito, si versa all’Agenzia delle Entrate con modello F24, attraverso i seguenti codici tributo:

1550;

1551;

1552;

1553;

1554.

Comodato d’uso gratuito: ravvedimento operoso in caso di mancata registrazione del contratto!

Dopo aver parlato di come versare l’imposta di registro del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere come funziona il ravvedimento operoso in caso di mancata registrazione di questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, in caso di mancata registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito, si può ricorrere al pagamento di quanto dovuto attraverso il ravvedimento operoso, ma solo se:

  • La sanzione non è già stata notificata;
  • Non sono state ancora avviate delle procedure di accertamento e di controllo.

Comodato d’uso gratuito: quali sono le sanzioni in caso di mancata registrazione del contratto?

Dopo aver parlato di come funziona il ravvedimento operoso in caso di mancata registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere quali sono le sanzioni per questa particolare tipologia di contratto.

Nello specifico, la sanzione in caso di mancata registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito è di una percentuale compresa tra il 60% ed il 120%, con un importo minimo di 200 euro.

Comodato d’uso gratuito: risoluzione anticipata del contratto!

Dopo aver parlato di quali sono i requisiti e di chi può beneficiare delle agevolazioni sull’IMU e sulla TASI, passiamo adesso a vedere come funziona la risoluzione anticipata del contratto di comodato d’uso gratuito.

Nello specifico, la risoluzione anticipata del contratto di comodato d’uso gratuito prevede il recesso prima della sua scadenza naturale.

Deve essere redatta in forma scritta e registrata presso l’Agenzia delle Entrate.

Comodato d’uso gratuito: la restituzione della cosa

Ed infine, per concludere questa breve guida, dopo aver parlato di come funziona la risoluzione anticipata del contratto di comodato d’uso gratuito, passiamo adesso a vedere tutto quello che riguarda la restituzione della cosa.

Nello specifico, la restituzione della cosa è disciplinata dall’art. 1809 del codice civile e prevede che il comodatario restituisca al comodante il bene che gli è stato prestato.

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