Condizionatori, nuove regole da rispettare. Quali sono

Condizionatori spenti per risparmiare elettricità. Ha preso il via la tanto famigerata operazione termostato, che ci farà risparmiare elettricità.

Condizionatori spenti per risparmiare elettricità. Ha preso il via la tanto famigerata operazione termostato, che ci farà risparmiare elettricità. Da questo mese (ossia da maggio 2022), è entrata nel vivo la campagna anti-consumo varata dal Governo guidato da Mario Draghi, il cui scopo è quello di tagliare una volta per tutte le bollette di luce e gas. L’obiettivo è quello di riuscire a risparmiare qualcosa come quattro miliardi di metri cubi di gas, solo e soltanto nel 2022.

Ma cosa dovremo fare per riuscire a fare centro? La strada da percorrere sarà quella di agire direttamente sui termostati di casa e degli uffici, per abbassare la temperatura del riscaldamento. In questa prima fase, dato che ci avviamo verso la stagione calda, si dovrà agire direttamente sui condizionatori, cercando di ridurne l’uso. Queste nuove iniziative sono partite dal 1° maggio 2022 e, salvo ripensamenti strada facendo, dovrebbero interrompersi il 31 marzo 2023. Per il momento rimane aperto un nodo molto importante, che determinerà o meno il successo dell’iniziativa: quello dei singoli edifici e la possibilità di estendere le regole sul riscaldamento e sui condizionatori anche ai privati. Ma vediamo cosa c’è da sapere oggi e come ci dobbiamo comportare.

Condizionatori: si comincia dagli uffici pubblici

Come primo punto è necessario chiarire quali siano le regole di base da applicare. Il Movimento 5 Stelle, in Commissione Ambiente ed attività produttive del Senato, ha presentato un emendamento al Decreto Energia, che è stato approvato, con il quale è stata imposta una stretta su condizionatori e termosifoni. I primi impianti, che saranno colpiti dalla stretta, sono quelli presenti nelle pubbliche amministrazioni e nelle scuole. Negli edifici pubblici è imposta una media ponderata delle temperature, che verranno misurate all’interno dei singoli ambienti di ogni unità immobiliare. Non dovrà superare i 19 gradi centigradi in inverno e non dovrà scendere al di sotto dei 27 gradi in estate. È previsto un margine di tolleranza di due gradi. I termosifoni ed i condizionatori dovranno essere regolati di conseguenza.

Per il momento queste regole non verranno applicate a cliniche, ospedali e case di cura.

Si tratta – spiega Angela Masi, deputata del Movimento 5 Stelle, che ha proposto l’emendamento – di un modo semplice per contribuire a diminuire il fabbisogno di gas. È giusto che la Pubblica Amministrazione dia il buon esempio, tagliando gli sprechi e sensibilizzando i cittadini a razionalizzare i consumi.

Queste nuove regole andranno ad impattare direttamente negli uffici della pubblica amministrazione, che con un’ottimizzazione dell’uso dei termosifoni e dei condizionatori avranno dei benefici immediati sulle bollette da pagare. Renato BrunettaMinistro della Pubblica Amministrazione, ritiene che la misura dia un segnale particolarmente positivo.

Mi ricorda – ha affermato nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – mia madre che mi diceva quando esci dalla stanza spegni la luce. Io intendo fare ben di più, mettendo i pannelli solari sul tetto di un milione di edifici pubblici, con particolare riferimento alle scuole. Non risolverebbe la dipendenza dal gas russo, ma avrebbe un valore educativo enorme.

Condizionatori e termosifoni: chi controlla

Un capitolo a parte deve essere aperto sui controlli. In caso di violazione sono previste delle multe che oscillano da un minimo di 500 euro ad un massimo di 3.000 euro: ma per poterle erogare, sarebbe necessario effettuare dei controlli immobile per immobile. Cosa che sarebbe alquanto complessa, soprattutto se l’obbligo dovesse essere esteso anche alle aziende ed alle case private. Anche se l’alleato migliore di questa iniziativa potrebbe essere il risparmio che i privati riuscirebbero ad adottare: abbassare di un grado la temperatura in casa, già oggi permetterebbe di ottenere dei risparmi del 7-8% sul consumo del gas. A guadagnarci, da una vera e propria ottimizzazione dell’uso dei condizionatori e dei termosifoni, sono in prima istanza gli stessi privati.

Comunque vada quali sono le regole che sono in vigore in questo momento per i cittadini. In linea teorica nelle abitazioni private non dovrebbero essere mai superati i 20 gradi in inverno. Sono, inoltre, presenti delle fasce di accensione specifiche, proprio dei termosifoni, in base alle sei zone in cui è divisa l’Italia. Si va da 15 ottobre a Milano e Bologna, solo per fare un esempio, fino al 1° dicembre di Palermo e Catania. Sono previste delle multe fino a 3.000 euro nel caso in cui questo calendario non venga rispettato. Per i privati non esistono regole per quanto concerne l’accensione dei condizionatori.

Spegnere i condizionatori: quali vantaggi ci sono?

Tagliare i consumi spegnendo i condizionatori, come potrebbe aiutare l’Italia? Abbassando la temperatura nei pubblici uffici, aiuterà l’Italia a sganciarsi dal gas russo? Solo in parte, ma sicuramente non è la soluzione di tutti i nostri mali. Stando ad alcuni dati riportati da Nomisma, anche se si arrivasse a spegnere tutti i condizionatori presenti in Italia, arriveremo a risparmiare fino a 10 miliardi di metri cubi. Con i riscaldamenti spenti se ne risparmierebbero 20. Stiamo parlando, ovviamente, di una soluzione estrema, difficilmente percorribile. In Italia, la maggior parte dell’energia viene consumata dall’industria, dai servi e dai trasporti. Questi sono i fronti principali sui quali è necessario ottimizzare i consumi.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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