Ritiro della patente: ecco le regole da rispettare in corsia d’emergenza

Sai quando usare la corsia di emergenza in autostrada? Vediamo insieme le regole da seguire per non incorrere in multe salate e non solo.

Spesso quando si è imbottigliati nel traffico si ha la tentazione di usare la corsia d’emergenza. Alcuni lo fanno per evitare di restare in coda, ma è bene fare un ripasso di scuola guida, in quanto la corsia è adibita alle sole vere emergenze.

Vediamo le regole e cosa si rischia ad usarla in modo scorretto secondo il Codice della strada.

Corsia d’emergenza: cosa prevede il Codice della Strada

La corsia d’emergenza è definita, dal comma 13 del Codice della Strada, come una corsia adiacente alla carreggiata predisposta solo a casi particolari come malessere del conducente o un forte senso di stanchezza che potrebbe precedere un colpo di sonno infatti la corte di Cassazione l’ha assimilato al malessere fisiologico.

In caso di guasto al veicolo o eventuale passaggio del pedone in casi eccezionali come arrivare alle colonnine SOS. Infatti questa corsia deve restare sgombra principalmente per il passaggio rapido dei mezzi di primo soccorso o delle forze dell’ordine.

In tutti gli altri casi è severamente vietato utilizzarla, tuttavia, nel caso di ingorgo se la prima uscita è a 500 metri allora è possibile percorrerla per far defluire il traffico.

Ricordiamo inoltre che anche la sosta è vietata, ma in caso di guasto all’auto questa deve essere segnalata non solo con le quattro frecce e le luci di posizione ma anche dal triangolo segnaletico.

Corsia d’emergenza: bisogna liberarla in fretta

Bisogna comunque fare attenzione, in quanto indipendente da quale sia il motivo per il quale ci si sia fermati sulla corsia d’emergenza è necessario liberarla entro tre ore. Nel caso in cui la sosta dovesse prolungarsi per più tempo, il rischio è quello di vedersi portare via l’automobile. Nel caso in cui la sosta dovesse avvenire nel corso delle ore notturne sarà necessario:

  • provvedere immediatamente ad indossare il giubbino catarifrangente prima di scendere dalla propria macchina;

  • le luci di posizione dovranno essere lasciate accese ed eventualmente si dovranno utilizzare anche le quattro frecce;

  • nel caso in cui ci sia un guasto della propria automobile, sarà necessario posizionare il triangolo in un punto ben visibile, che non ostacoli il traffico, ad almeno 100 metri dalla vettura ferma.

Uso scorretto della corsia d’emergenza: ecco cosa succede

Nel caso in cui la corsia d’emergenza venga utilizzata in modo improprio, il trasgressore rischia una multa che oscilla da 422 a 1.697 euro. A questo si aggiunge la pena accessoria della decurtazione dei punti della patente fino a 10 punti, e la sospensione del permesso di guida per un periodo che può oscillare a due a sei mesi.

La sanzione non cambierà nemmeno se ci si accorge troppo tardi di aver superato la tua uscita dall’autostrada e si usa la corsia di emergenza per la retromarcia. La multa arriverà anche se la sosta dura per più di tre ore sulla corsia di emergenza, a cui si aggiungerà anche la rimozione forzata dell’automobile.

Nel caso di discesa, nelle ore notturne, dalla macchina in un punto non illuminato e privo di giubbino catarifrangente, il rischio è di una multa da 41 a 169 euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente.

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