E' sempre triste quando si viene a conoscenza di un tradimento all'interno di un matrimonio. Secondo un'indagine condotta negli Stati Uniti d'America sono di più i casi di moglie tradita. È importante ricordare che, agli occhi del Codice civile, il tradimento costituisce una violazione degli obblighi di matrimonio imposti dalla legge.
Cosa spetta alla moglie tradita secondo la legge
Nel caso specifico di una moglie tradita non sempre il traditore verrà punito con una serie di sanzioni legali. In realtà, le uniche conseguenze legali del tradimento riguardano la perdita del diritto al mantenimento e la perdita della qualità di erede legittimario. Ma cosa spetta alla moglie tradita? È importante sottolineare che la legge italiana non prevede una sanzione specifica per la moglie che è stata tradita, ma ci sono alcune possibilità che vanno analizzate.
Innanzitutto dinnanzi al tradimento la coppia può decidere di separarsi. In questo caso, l'addebito è una conseguenza della separazione che, se pronunciato dal giudice, attribuisce la responsabilità della fine del matrimonio a uno dei coniugi. Quest'ultimo è considerato colpevole e può essere sanzionato in termini di contributo al mantenimento dell'altro coniuge, divisione dei beni coniugali e maggiore limitazione dell'assegnazione della casa coniugale.
Inoltre, l'addebito può essere richiesto solo in presenza di comportamenti gravi e ripetuti da parte del coniuge colpevole, come abbandono del domicilio coniugale, violenza, abusi fisici o psicologici, infedeltà coniugale, dipendenza da alcol o droga e simili.
In quale caso la legge non prevede l'addebito
Questa giurisprudenza ritiene che, in caso di moglie tradita, non sia giusto addebitare al coniuge colpevole la responsabilità della fine del matrimonio se la crisi tra i due era presente già prima della violazione dei doveri coniugali. Pertanto, affinché sia possibile addebitare la separazione al coniuge colpevole, è necessario dimostrare che il suo comportamento ha effettivamente causato la fine del matrimonio.
In altri casi, invece, potrebbe trattarsi di una conseguenza di una crisi preesistente. Ad esempio, se il coniuge ha tradito l'altro perché la relazione tra di loro era già in crisi, non dovrebbe essere addebitato come responsabile della separazione, ma piuttosto come conseguenza della crisi che aveva preceduto la violazione dei doveri matrimoniali.
Ecco cosa spetta al coniuge tradito
Marito o moglie tradita? In ogni caso, va precisato che il diritto al mantenimento non è una questione di genere, ma di condizioni economiche e di contributo alla gestione familiare. Quindi anche se il coniuge tradito è un uomo, potrà richiedere il mantenimento se sussistono le condizioni precedentemente elencate. Però esistono casi in l'assegno di mantenimento non va pagato.
In conclusione, è importante ricordare che la decisione relativa alla concessione del mantenimento dipende sempre dal giudice e la situazione economica dei coniugi viene valutata in modo dettagliato. Quindi, anche se il marito tradito guadagna più della moglie, potrebbe non essere obbligato a pagare il mantenimento se il giudice ritiene che quest'ultimo sia giustificato dalle circostanze specifiche del caso. Inoltre, l'assegno di mantenimento in alcuni casi spetta al marito.