Covid-19 e Zona Arancione, tre Regioni a rischio da lunedì 

I contagi di Covid-19 aumentano e con essi i ricoveri e le terapie intensive: tre Regioni italiane sono a rischio Zona Arancione, una rischia la Zona Rossa.

La Valle d’Aosta è stata la prima regione ad entrare ufficialmente in Zona Arancione lo scorso lunedì 17 gennaio 2022. Con la Valle d’Aosta, ha cambiato colore anche la regione Campania che, dopo quasi sette mesi in Zona Bianca, è entrata in Zona Gialla.

I contagi, però, non cessano di aumentare. Anche ieri, infatti, il nostro Paese ha superato la soglia dei 200 mila nuovi casi.

Sono tre le Regioni che rischiano un nuovo cambio di colore: Piemonte, Sicilia e Friuli Venezia-Giulia. Queste tre aree, infatti, hanno superato i limiti stabiliti dalla legge di oltre il 30 % di pazienti Covid-19 ricoverati in reparti ordinari e più del 20 per cento che occupano le terapie intensive. 

Insomma, è probabile che queste tre regioni, dal prossimo lunedì, affiancheranno la Valle d’Aosta, anche se anche questa è a rischio. Proprio la Valle d’Aosta, infatti, qualora i casi continuassero ad aumentare, rischierebbe un passaggio in Zona Rossa

Andiamo, ora, ad osservare insieme cosa accadrà nei prossimi giorni nel nostro Paese e come cambieranno i colori delle Regioni. 

Covid-19 e Zona Arancione, i dati delle Regioni a rischio

E mentre le Regioni cercano di trattare con il Governo per i ricoveri dei malati Covid-19 negli ospedali per non entrare in Zona Arancione, i casi di coronavirus nel nostro Paese aumentano.

Ecco, quanto si legge dal Sole 24 Ore:

“L’arancione è destinato a essere un colore a diffusione limitata se entreranno in vigore le norme, chieste a gran voce dalle regioni, che scomputano dai ricoveri nei reparti ordinari i pazienti in ospedale per cause diverse dal Covid-19 che risultino positivi ai test per il virus SasrCoV2, ma asintomatici.”

Lunedì 24 gennaio 2022 quasi tutta Italia cambierà colore. Al Sud la Puglia sta andando verso il colore giallo e abbandonerà le Regioni in Area Bianca. 

Rimarranno bianche unicamente Basilicata, Molise, Umbria e Sardegna. Le regioni gialle, ad oggi, sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Calabria, Abruzzo, Sicilia, Campania, Marche e Toscana, mentre la Valle d’Aosta è Zona Arancione.

A darci conferma del cambio di colore della regione Puglia sarà il report settimanale dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità.

Covid-19, tre regioni a rischio Zona Arancione

La regione Piemonte durante la scorsa settimana ha aggiunto ben 970 posti letti in più nei reparti ordinari. Ciò ha fatto sì che la Regione sfiorasse, senza toccare, la Zona Arancione. 

I casi di Covid-19, però, sono aumentati ugualmente e, con essi, i casi di ricoveri in area non critica. Il Piemonte, con i posti letto aggiuntivi ha solo temporeggiato, ma ora, la Zona Arancione sta bussando alla sua porta. I numeri ci sono: il 30.3% di ricoveri in reparti ordinari e il 23.7% nelle terapie intensive.

Insieme al Piemonte, però, arriva alle porte della Zona Arancione anche la Sicilia, regione in cui i ricoveri non preoccupanti hanno raggiunto quota 36.4%, mentre le terapie intensive sono al 20.2%.

Stessa sorte per il Friuli Venezia-Giulia che ospita in reparti ordinari il 34.1% di pazienti e il 24% nelle terapie intensive

Zona che rimane in bilico, ma che per ora non rischia la Zona Arancione è l’Abruzzo con 30.2% di ricoveri in reparti ordinari e il 20% nelle rianimazioni

Covid-19, le Regioni in bilico per la Zona Arancione

Lombardia, Liguria, Calabria e Marche rischiano la zona arancione. A salvare queste regioni dall’entrata nella Zona Arancione, però, ci sono le percentuali delle terapie intensive, piuttosto basse rispetto ai normali ricoveri Covid-19.

  • Nella Regione Calabria, infatti, se da un lato abbiamo il 42.7% dei ricoveri ordinari, dall’altro abbiamo “solo” un 17.5% di ricoveri nelle terapie intensive. 

La Regione ha aggiunto 20 posti letto in più nelle terapie intensive, nella scorsa settimana, arrivando a raggiungere 189 posti. 

  • Anche la Lombardia è in bilico, tra una percentuale di 5.2 punti sopra il 30% dei ricoveri standard, ma con una percentuale inferiore al 20% delle terapie intensive. 

È probabile che la Lombardia rimarrà in Zona Gialla ancora per una settimana, posticipando l’ingresso nella Zona Arancione a fine gennaio.

  • Anche la Liguria è quasi sulla soglia della Zona Arancione, con quasi il 40 per cento di ricoveri in zona non critica e un 18.6% di ricoveri in rianimazione. 
  • Rimarranno sotto stretta osservazione anche Marche e la provincia autonoma di Trento, l’una, con 28.5% in zona non a rischio e un 28.2% in terapia intensiva, l’altra con 29.2% di ricoveri in reparti ordinari e un 23.3% in terapia intensiva.

La Valle d’Aosta e il possibile passaggio da Zona Arancione a Zona Rossa 

La Valle d’Aosta è stata la prima regione italiana ad aver varcato la soglia della Zona Arancione, con percentuali altissime di ricoveri ordinari, pari al 57.1% e per aver anche superato la soglia delle terapie intensive, con un 24.2% di ricoveri. 

La Valle d’Aosta, però, sta procedendo verso la Zona Rossa, poiché, con soli due ricoveri in più la regione arriverebbe a superare quota 30%, facendo di fatto scattare un lock-down regionale. 

Gli esercizi commerciali, i bar, i ristoranti e gli impianti sciistici della regione, a seguito dell’entrata in Zona Rossa, dovrebbero rimanere chiusi, anche per chi ha il Super Green Pass

Verrebbe, poi, reintrodotto il coprifuoco che ha accompagnato il nostro Paese nel 2020 e buona parte del 2021.

Il rischio di passare in Zona Rossa è stato commentato da Erik Lavevaz, il Presidente della regione Valle d’Aosta:

“La zona rossa sarebbe una tragedia. Chiediamo al Governo innanzitutto un diverso conteggio dei malati, che comprenda chi è ricoverato per il Covid e non con il Covid, ma soprattutto chiediamo la possibilità di avere una franchigia sui posti letto in ospedale.”

Zona Arancione, Gialla e Bianca e il Super Green Pass

È bene sottolineare che, sia nella Zona Arancione che nella Zona Gialla valgono più o meno le stesse regole della Zona Bianca

Insomma, con l’estensione della Certificazione Verde Rafforzata quasi in ogni luogo dal 10 gennaio 2022 anche in Area Bianca si sono azzerate le differenze con le Zone Gialle e Arancioni.

Per entrare in qualsiasi luogo chiuso, fatta eccezione per i supermercati e le farmacie, occorrerà avere il super green pass. Nella maggior parte dei locali occorre, per poter entrare, avere la certificazione per vaccino o guarigione. 

Da domani 20 gennaio 2022, invece, si potrà accedere nei servizi per la persona (parrucchieri, estetisti, barbieri) solo con il Green Pass di Base. Tale obbligo verrà esteso dal 1° febbraio per accedere in tutti gli uffici pubblici.   

Ad oggi, infatti, l’unica differenza essenziale tra le Zone Bianche e la Zona Gialla o Arancione, riguarda i ricoverati per Covid-19 in normali reparti ospedalieri o nelle terapie intensive

Anche in zona bianca vige l’obbligo, come da decreto di fine anno, di indossare la mascherina anche all’aperto

Ricordiamo che, per ottenere il Super Green Pass occorre guarire dal Covid-19 oppure ricevere la somministrazione del vaccino. 

A partire dal 7 gennaio 2022 in Italia vige l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini con più di 50 anni, mentre dal 15 febbraio 2022 tutti i cittadini over 50 dovranno avere il Super Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro. Tale obbligo resterà in vigore fino al 15 giugno 2022.

Tutte le informazioni sull’obbligo di green pass di base per accedere dal parrucchiere o dall’estetista le trovate in questo articolo, mentre le norme in vigore dal 10 gennaio e valide fino al 31 marzo 2022, con il termine dello stato di emergenza le trovate qui.

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