CTS: a scuola senza tamponi, ma consigliato il green pass

Per il Ministero dell'Istruzione la scuola in presenza è una priorità. Mascherine, distanziamento e sanificazioni saranno le regole per tutti. Per il momento escluso l'obbligo di fare un tampone per frequentare, ma il CTS consiglia il green pass per il personale.

Image

In attesa dell’arrivo del documento di pianificazione delle attività didattiche per l’anno scolastico 2021-2022, che conterrà maggiori informazioni, alcune regole sono state già anticipate dal Miur ai dirigenti scolastici per poter fare una programmazione consapevole del prossimo ingresso a scuola. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato a tutte le autorità scolastiche la nota operativa con le disposizioni e le indicazioni fornite dal comitato tecnico scientifico per far partire in sicurezza le scuole che si apprestano a riaprire le aule agli studenti tra meno di due mesi. 

Il principale obiettivo che si pone il ministero è quello di assicurare la didattica in presenza nelle aule scolastiche, ma anche garantire tutte le altre attività che costituiscono per gli studenti un momento fondamentale di crescita e di socializzazione 

Dovranno quindi essere garantite anche le attività dei laboratori, l’accesso alle mense scolastiche, alle palestre, a tutti gli spazi di servizio, ai cortili e ai giardini all’aperto. La nota del ministero specifica che bisogna riuscire a ricostruire le condizioni relazionali e sociali che forniscono il substrato vitale per l’apprendimento, la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni.

La priorità è la scuola in presenza

Il primo punto che Il Miur sottolinea nella nota datata 22 luglio 2021 e firmata dal capo dipartimento Stefano Versari è che

la scuola a partire da settembre dovrà essere fatta in presenza. La scuola viene definita come una comunità educante, che non ha solo una funzione di accrescere la cultura e le conoscenze di tipo tecnico, ma che ha anche un valore aggiunto imprescindibile e indispensabile costituito dall’apporto offerto allo sviluppo della personalità e della socialità.

Funzione oggi ancora più importante considerando quanto i contatti sociali sono stati limitati nell’ultimo anno.

Il ministero invita ad organizzarsi da subito per fare tutto il possibile per evitare che ci si debba trovare ancora nel corso dell’anno scolastico e ricorrere alla didattica a distanza con tutte le problematiche che sono state messe in evidenza negli scorsi mesi.

Scuola più sicura anche con l’obbligo vaccinale

Il primo obiettivo che si pone il ministero dell’istruzione è quello di estendere il più possibile la copertura vaccinale all’interno della scuola. Innanzitutto tra il personale sia docente che non docente, buona parte dei quali vi hanno già provveduto ma che ancora non è sufficiente a garantire una didattica serena. In secondo luogo cercando di raggiungere gli studenti che hanno già compiuto i 12 anni.

La nota richiama quanto detto dal comitato nazionale di bioetica e riassunto nel verbale numero 34 del 12 luglio 2021

la vaccinazione ha non solo un valore di tipo sanitario, ma anche etico. È giustificato mantenere il personale scolastico tra le categorie da vaccinare prioritariamente e l’inserimento in questa lista anche degli studenti dai 12 ai 15 anni.  

Per queta ragione si ritiene che debbano essere fatti tutti gli sforzi per ottenere una copertura vaccinale il più ampia possibile ricorrendo innanzitutto a un’opera di persuasione, per avere l’adesione consapevole. Non si esclude però la possibilità che in casi di emergenza e nei gruppi professionali più esposti alla infezione e alla trasmissione si possa scegliere per l’obbligatorietà.

Una scuola che educhi anche al vaccino

Considerando l’ipotesi di obbligo vaccinale solo come una soluzione estrema il ministero punta invece su una attività di persuasione rivolta anche verso gli studenti che hanno più di 12 anni e le loro famiglie. Le autorità scolastiche sono inviate, nell’ambito delle proprie competenze di tipo educativo a proporre anche un’educazione di tipo sanitario. 

In particolare si chiede di fare comprendere l’importanza dei vaccini sia dal punto di vista sanitario sia da quello scoiale. La tutela della salute dei soggetti più fragili e l’opportunità di riprendere al più presto una qualità di vita uguale o migliore a quella precedente la pandemia sono i punti su cui si consiglia di fare leva. 

A scuola ancora con la mascherina

Altro punto è quello delle regole da rispettare in termini di protezione personale. Anche per il prossimo anno si andrà a scuola con la mascherina quando non sia possibile mantenere il distanziamento sociale. I dispositivi di protezione delle vie aeree dovranno in particolare sempre essere indossati dalle persone che non si siano ancora sottoposte al ciclo completo della vaccinazione.

Questo punto rimane però piuttosto nebuloso, visto che il ministero aggiunge che dovranno essere fatte salve le tutele della riservatezza. Difficile capire come sarà possibile imporre l’obbligo di mascherina a chi non si sia vaccinato, senza di fatto farlo sapere ad altri. Probabilmente la scelta sarà quella di verificare per ogni scuola qual è la percentuale dei vaccinati e decidere caso per caso le misure di sicurezza da imporre.

Altra questione che le scuole dovranno affrontare è quella di tutelare gli studenti particolarmente fragili, che hanno una situazione patologica che gli consente di frequentare la scuola, ma che comunque sono più esposti degli altri alla possibilità di contagio da covid e ad avere complicanze in caso di malattia.

In mensa a scuola in sicurezza

Sempre obbligatoria la mascherina per tutti i lavoratori che si occupino nella mensa della scuola della distribuzione della refezione scolastica, anche nei momenti in cui vi sia il distanziamento dagli altri. Il comitato consiglia dove sia giuridicamente possibile di richiedere per questi soggetti anche il green pass. 

Non sarà invece obbligatorio l’uso di stoviglie monouso, che comunque dovranno essere adeguatamente igienizzate e sanificate. Regole rigide, in sostanza uguali allo scorso anno, anche per tutti gli spostamenti all’interno della mensa, e in entrata o in uscita. Distanziamento, igienizzazione delle mani e rispetto di rigidi protocolli per la pulizia di tutti i locali e di tavoli e sedie.

Distanziamento sociale confermato sui banchi di scuola

Il comitato consiglia dove possibile e senza per questo penalizzare al didattica in presenza di organizzare le aule scolastiche in modo che sia garantito il distanziamento sociale da seduti. La distanza a scuola, come altrove continuerà ad essere il primo metodo di prevenzione del covid 19

Strutture scolastiche, o casi particolari di laboratori, o lezioni che rendano impossibile garantire il distanziamento personale, non dovranno, però mai costituire l’unica ragione per sospendere alcune attività, o addirittura per tornare in automatico alla didattica a distanza. Nelle ipotesi in cui gli studenti debbano stare vicini in luoghi chiusi si ricorrerà alle altre misure di protezione, come quella dell’uso della mascherina chirurgica.

Ingressi e uscite da scuola controllate

Tornano anche per il prossimo anno le regole già note per accedere ai locali scolastici. Quindi distanziamento sia in entrata che in uscita, possibilmente organizzandosi in modo da evitare che tutti arrivino alla stessa ora, o usino la stessa entrata se ci sono più accessi alternativi. Obbligo inoltre della igienizzazione delle mani, nelle postazioni predisposte dalla scuola e della tenuta in condizioni igieniche ottimali di tuti gli ambienti a passaggio frequente.

Continueranno a valere le regole che impongono dall’astenersi dal recarsi a scuola con febbre e di rispettare la quarantena nel caso ci siano stati contatti a rischio. Regole queste valide non solo per gli studenti ma anche per gli insegnanti e per il resto del personale scolastico. Per gli estranei, controlli in entrata e comunque limitazione per quanto possibile degli accessi solo a quelli indispensabili. 

Niente tamponi per accedere a scuola

Vista la situazione attuale il comitato tecnico scientifico ha ritenuto che non sarà necessario sottoporre studenti e insegnati a uno screening prima di entrare a scuola. Al momento quindi non si ritiene che sarà necessario sottoporre tutti a un tampone o ad altri test per individuare al presenza di Covid 19. Se la legge lo permetterà, il comitato col verbale numero 34 si dice invece

favorevole a chiedere agli operatori della scuola il green pass.

Deve comunque rimanere alta la guardia nel caso in cui ci siano dei casi positivi, o anche solo sospetti. In questi casi tornano le regole dello scorso anno, con necessità di quarantena, tracciamento e collaborazione con le autorità sanitarie per circoscrivere, o scongiurare eventuali focolai di infezione.

Cucire per ogni scuola un abito su misura

Il comunicato del ministero continua sottolineando che tutto quanto detto sopra varrà fino a quando la situazione sarà quella attuale. Nel corso dell’anno scolastico probabilmente si renderanno necessari degli aggiustamenti sulla base delle indicazioni del comitato scientifico. Aggiustamenti che potranno tradursi in un allentamento delle misure di sicurezza, oppure in un irrigidimento delle regole.

Ogni istituto scolastico dovrà lascare da pare la paura di sbagliare e cercare di adottare le iniziative che meglio si adattino alla propria situazione specifica.

Soldi in arrivo per le scuole

Il ministero, promette alle scuole di fornire un’adeguata copertura finanziaria al progetto di avere per il prossimo anno scolastico una scuola sicura e in presenza. Fondi arriveranno in particolare col Decreto Sostegni bis al momento in Parlamento per la convenzione in legge e la definitiva entrata in vigore. Questi fondi si riferiscono tra l’altro all’aumento del personale scolastico di introdurre gradualmente nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2021.

Sarà assunto personale docente con incarichi temporanei che avrà la funzione di aiutare gli studenti a recuperare il tempo perso lo scorso anno a causa della didattica a distanza. Queste assunzioni saranno valutate sulla base delle esigenze di ogni istituto scolastico. Assunzioni inoltre, sempre a carattere temporaneo anche per il personale ausiliario, il cui lavoro sarà notevolmente aggravato dalla necessità di garantire la sicurezza nelle aule e negli spazi comuni.