Forse è passato sotto silenzio che in Italia è disponibile per buona parte dei residenti e già da qualche anno un servizio pubblico che permette di verificare se i propri dati anagrafici sono stati registrati in modo corretto dal proprio comune e da tutti gli altri enti pubblici. Permette inoltre di avere a disposizione i propri dati anagrafici in ogni momento senza la necessità di recarsi sul posto o di attendere l’apertura degli sportelli dell’anagrafe. Non limita la rilevanza di questo servizio il fatto che le pubbliche amministrazioni non possano più chiedere ai cittadini un certificato, ma debbano accettare solo le autocertificazioni. Ancora ci sono casi, pensiamo per esempio il cambio di residenza che richiedono di recarsi presso l’anagrafe.
A partire dal 24 giugno, per tutti i cittadini residenti in uno dei 7.591 comuni che già hanno aderito alla piattaforma ANPR del Ministero dell’Interno è possibile anche accedere al portale e chiedere in modo rapido e semplice la rettifica di eventuali dati anagrafici errati. Evidentemente questo sistema non è pensato in modo da consentire a chiunque di modificare i propri dati anagrafici, saranno chieste delle prove di quanto si dichiara, ma i tempi rimarranno comunque molto più rapidi che col vecchio sistema. Chi poi si trovi in difficoltà con la rete potrà comunque fissare un appuntamento con il proprio ufficio anagrafe e chiedere assistenza.
Che cosa sono i dati anagrafici
I dati anagrafici sono tutti quelli che identificano una persona. Parliamo per esempio di nome e cognome, della data di nascita, dello stato civile di sposato, o divorziato, l’indirizzo di residenza, lo stato di famiglia con l’elenco delle persone legate da rapporti familiari che vivono allo stesso indirizzo. Si tratta di tutti quei dati che di solito sono registrati e conservati secondo regole rigide da parte dell’ufficio anagrafe di ogni comune.
Comprendono, ma non si esauriscono con i dati anagrafici, i dati personali. Questi ultimi possono essere definiti come tutti i dati che identificano o rendono identificabile una persona. Rientrano nella definizione sia quelli che lo fanno in modo diretto che indiretto, che in qualche modo sono utili per fornire dettagli anche sullo stile di vita di una persona, le sue abitudini, lo stato di salute, oppure la situazione economica e le sue frequentazioni di luoghi o di persone. In questa categoria rientrano quindi anche foto, tracciature degli accessi internet, dei consumi o dell’uso fatto del proprio smartphone.
Altra categoria sono i dati sensibili: quelli che il nostro ordinamento considera meritevole di una tutela più stringente perché inerenti alla sfera più privata di una persona. Si tratta di tutte le informazioni che possono rivelare le convinzioni religiose, filosofiche, l’appartenenza politica o sindacale, lo stato di salute o la vita sessuale.
Storia del portale dei dati anagrafici
Il portale dei dati anagrafici è stato istituito e ne è stata affidata la gestione al Ministero dell’Interno con il Decreto Legislativo numero 82 del 2005 noto come Codice dell’Amministrazione Digitale.
Scopo di questo progetto e in generale del decreto che lo ha istituito è quello di modernizzare la pubblica amministrazione, cercando per quanto possibile di eliminare i documenti cartacei sostituendoli con documenti digitali, più snelli da gestire e di più facile interscambio.
Si è dovuto aspettare fino al 2014 con il Decreto Ministeriale numero 194 per avere un regolamento della banca data dei dati demografici. Con questo atto, infatti si sono stabiliti i requisiti sia in termini di sicurezza e protezione dei dati anagrafici conservati sul portale, sia le effettive funzioni dell’anagrafe, le modalità di accesso e le finalità di uso dei dati anagrafici da parte delle pubbliche amministrazioni. Inoltre sono stati normati i rapporti tra le amministrazioni che si dovranno interfacciare sia perché tenuti a mettere a disposizione i dati anagrafici di cui sono responsabili, sia perché ne devono entrare in possesso per svolgere le loro funzioni.
A partire dal 2018 ANRP ha iniziato la propria diffusione capillare su tutto il territorio nazionale sotto la gestione del Team per la Trasformazione Digitale. L’obiettivo del Ministero dell’Interno è quello di completare entro il 2021 il trasferimento dei dati anagrafici di tutti i residenti di tutti i comuni italiani, dando in questo modo la possibilità al sistema di esprimere tutte le sue potenzialità.
Quanti dati anagrafici sono già da oggi gestiti da ANPR
L’anagrafe digitale è una banca dati dove saranno conservati tutti i dati anagrafici delle persone residenti su territorio nazionale. Secondo le informazioni reperibili sul sito ufficiale dell’anagrafe al momento sono già oltre 64 milioni le persone registrate, e visto che sono poco più di 259 i comuni che ancora non hanno completato l’inserimento, presto tutto il paese sarò coperto da questo servizio.
Accedendo alla home page di ANRP è possibile per ogni cittadino, senza necessità di inserire alcun codice di identificazione verificare se il proprio comune è già entrato a far parte della piattaforma. La procedura è delle più semplici: basta inserire nell’apposita griglia il nome del comune di interesse e attendere la risposta. Con la conferma della registrazione dei dati anagrafici del proprio comune viene comunicato anche la data in cui il comune ha aderito al sistema.
Perché conservare i dati anagrafici in un unico portale
Lo scopo dell’anagrafe digitale è quella di avere in un unico posto tutti i dati anagrafici dei residenti. Attenzionenon si tratta di una sorta di schedatura, perché i dati conservati sul sito sono solo quelli che già oggi sono a disposizione dell’anagrafe di ogni comune di residenza. Inoltre ogni cittadino potrà accedere con credenziali che lo identifichino in modo certo solo ai propri dati anagrafici e a quelli della propria famiglia.
Per le stesse pubbliche amministrazioni sono stabiliti rigidi protocolli sia per l’accesso in sicurezza sia per l’uso dei dati che possono reperire sul portale.
I vantaggi per la pubblica amministrazione saranno in termini di risparmio di tempo e di efficienza, potendo accedere direttamente ai dati anagrafici di cui devono disporre per i servizi che offrono. Per i cittadini si tratterà di avere un modo rapido per stampare dati o verificarne la correttezza senza doversi sobbarcare code agli sportelli dell’ufficio dell’anagrafe e senza attendere che si completino gli iter per averne copia.
In secondo luogo vi è la comodità di non dover certificare i propri dati ad ogni amministrazione, oppure di affrettarsi a comunicarne ogni variazione. Pensiamo per esempio al cambio del numero civico fatto a seguito di una revisione dello stradario, che prima imponeva il giro di ufficio per comunicare il nuovo indirizzo. Questo sistema permette al nostro comune di fare con un click il cambio presso tutte le amministrazioni collegate.
Dati anagrafici accessibili con un click per i cittadini
Per i cittadini ci sarà la possibilità di chiedere certificati con dati anagrafici che riguardino sia il richiedente che la sua famiglia, da qualsiasi comune siano detenuti. Oltre a quello
ci sarà la possibilità di ottenere il cambio di residenza direttamente online. Resteranno valide le regole relative alla verifica fatta dalla polizia locale dell’effettivo trasferimento nel nuovo alloggio, ma tutta la parte prettamente burocratica sarà notevolmente alleggerita.
Ogni modifica chiesta dal cittadino, o ogni aggiornamento che venga inserito da parte del comune di residenza sarà fatto in tempo reale. Abbattuti, quindi i temi di attesa per vedersi per esempio modificato un dato anagrafico.
Dati anagrafici subito disponibili per tutti
Tra gli importanti benefici di questo portale ci sarà quello che provvederà lo stesso sistema in modo immediato a comunicare ogni variazione dei dati anagrafici sia a INAIL, INPS, motorizzazione civile e agenzia delle entrate.
Finita quindi la necessità di correre da un ufficio all’altro o di attendere ore al telefono che un call center risponda per comunicare la variazione dei propri dati anagrafici ai vari enti con cui dobbiamo per forza di cose avere a che fare.
Come chiedere la rettifica dei dati anagrafici
Dopo aver verificato che il proprio comune abbia già aderito al portale, ogni cittadino, semplicemente accedendo alla sezione rettifica dati può correggere gli eventuali errori. L’accesso è consentito con l’uso come identificativo della carta di identità elettronica e inserendo i dati della stessa richiesti dal sistema. Per chi non ne sia in possesso è possibile utilizzare la tessera sanitaria, purché sia stata abilitata come Carta Dei Servizi Nazionali e purché si sia in possesso di un lettore di smartcard abilitato.
Ultima opzione è quella di utilizzare come identificativo per accedere ai propri dati anagrafici lo SPID. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale già in possesso di molti italiani, perché alcuni servizi della pubblica amministrazione vengono erogati in modalità digitale sono con l’uso di questa credenziale.
Come saranno coordinati i dati anagrafici
Secondo quando disposto dall’articolo 62 del Codice delle Amministrazioni Digitali ANRP si propone come obiettivo quello di essere il portale subito accessibile con un click per tuti i principali dati anagrafici che identificano i cittadini, ma non sarà solo un contenitore, perché avrà un ruolo anche attivo. Secondo quanto disposto dalla norma confluiranno nel portale anche l’archivio nazionale informatizzato dei servizi di stato civile e i dati del servizio di leva. Inoltre questo portale contribuirà a formare l’anagrafe digitale dei numeri civici, che sarà utilizzata anche per gli aggiornamenti del catasto.
ANPR costituirà anche il metodo preferenziale per il controllo dei dati anagrafici, fatti sia a livello della pubblica amministrazione, che dello stesso cittadino. Sarà anche il nodo principale da cui tutte le amministrazioni locali o a livello nazionale potranno scambiarsi i dati anagrafici nella loro disponibilità. Scopo finale sarà sempre quello di avere un sistema tanto veloce da essere quasi immediato, sicuro sia per le modalità con cui i dati anagrafici saranno protetti, sia perché difficile da alterare.