Novità Dazn: addio all’abbonamento condiviso! Perché lo stop

Dazn fa ancora una volta parlare di sé, ma le notizie non sono positive: da metà dicembre stop alla doppia utenza con un unico abbonamento! Ecco cosa accadrà.

Cosa combina Dazn?

In questi primi mesi di campionato abbiamo potuto vedere tutta l’inadeguatezza del servizio fornito da Dazn, raccontato tante volte anche qui sul portale di Trend-Online.com. Ora però le carte in tavola cambiano e succede una cosa che in tanti temevano.

Sembra infatti ormai ufficiale che Dazn non si potrà più condividere come si è sempre fatto, in sostanza guardando due eventi (uguali o diversi) attraverso due dispositivi differenti contemporaneamente. Questo cambia radicalmente il comportamento degli utenti che, mediamente, non hanno l’abbonamento in solitaria ma appunto in coppia.

Una scelta spinta dalla stessa Dazn, come vedremo in seguito, che ora si rimangia quanto promesso e giuridicamente lo può fare… ma gli conviene?

La prima reazione dell’utente medio potrebbe essere disdire l’abbonamento ed effettivamente ne avrebbe le ragioni, ma ad oggi non è pensabile che nel bel mezzo della stagione venga stravolto così un servizio che, tra l’altro, è stato di qualità assolutamente insufficiente in queste prime dodici giornate di campionato.

Secondo qualcuno Dazn sta per farsi un clamoroso autogol, mentre secondo qualcun altro si sta ergendo a paladino della lotta alla pirateria ed ai servizi non esattamente legali che circolano in questi mesi (e che esistono da molto più tempo rispetto a questa stagione calcistica).

In effetti, Dazn sta comunicando la scelta con una modalità piuttosto singolare, che però a qualcuno sta facendo storcere il naso. La tutela dello spettacolo e dei diritti dei consumatori è certamente una priorità della Lega Serie A, apparentemente tutelata da questa scelta ma nei fatti in balia delle scelte, non sempre corrette, dell’emittente.

Ora si attende una reazione da parte di tutti: cosa dirà questa volta il Codacons? Ed invece la Lega Serie A come si muoverà per tutelare anche le società sportive? E le società sportive stesse, come accoglieranno la notizia?

Ovviamente ci si attende anche una reazione dura da parte degli spettatori, costretti ad accettare un servizio non all’altezza ed ora beffati con una novità che potrebbe stravolgere i piani famigliari ed anche economici, dopo solo dodici giornate di campionato.

In aggiunta, nei prossimi mesi cambierà la modalità di trasmissione del segnale per le televisioni degli italiani, motivo per cui chi ha una TV acquistata prima del dicembre 2018 dovrà comprarne una nuova. Per fare ciò, il Governo ha dato a disposizione un bonus, il cosiddetto bonus TV. Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTubeRedazione The Wam“, che in questo video parla proprio del bonus TV e del suo funzionamento:

Problemi Dazn: gli utenti insorgono

I problemi di Dazn non cominciano certo oggi, perché il servizio è stato insufficiente fin dall’inizio del campionato. Gli utenti, per questo motivo, si sono a lungo lamentati ed hanno chiesto a gran voce di poter vedere la Serie A come hanno sempre fatto, cioè attraverso i canali satellitari.

Nonostante Dazn abbia fatto grandi investimenti in partnership con Tim, come vedremo meglio in seguito, il servizio in streaming ha lasciato molto a desiderare, con inconvenienti continui e problemi che hanno praticamente impedito di vedere le partite come ci si aspetta.

L’ultimo in ordine cronologico è stato il big match tra Roma e Atalanta, con diversi problemi per tantissimi utenti. Si perde lo spettacolo, naturalmente, se ci sono interruzioni continue e in diverse fasi della partita la qualità video è stata molto bassa.

Come risolvere questo problema? Non si può, almeno non adesso, perché Dazn è l’unica emittente che ha i diritti per trasmettere interamente la Serie A, con Sky che ha la possibilità di trasmettere solo tre partite su dieci di ogni giornata, per di più non in esclusiva.

Insomma, Dazn ha fatto un vero e proprio “colpaccio” nella scorsa primavera, aggiudicandosi i diritti della Serie A per il successivo triennio, ma il servizio offerto non è neanche lontanamente quello desiderato.

Problemi Dazn: ora sparisce l’abbonamento condiviso

Ad alimentare le polemiche più che mai ci ha pensato direttamente Dazn, con una novità che probabilmente farà discutere per diverse settimane: secondo indiscrezioni sempre più confermate, Dazn bloccherà la possibilità di usare due utenze contemporaneamente a partire da metà dicembre.

A riportare per primo questa notizia è stato il Sole 24 Ore, spiegando che Dazn è pronta ad attuare questa novità negli interessi della Lega Serie A ed indirettamente di tutte le società sportive del massimo campionato italiano. Ma è veramente così?

Prima ancora di andare a vedere quali potrebbero essere le conseguenze di questa scelta di Dazn, proviamo a capire meglio cosa accadrà. In sostanza, a partire indicativamenta dalla prossima stagione calcistica gli utenti non potranno più fare ciò che hanno fatto fino ad ora: condividere l’account e, quindi, l’abbonamento.

Molti hanno infatti sottoscritto l’abbonamento Dazn per poi fare “sharing economy” condividendo il costo con un amico o parente, in modo da spendere la metà ed avere comunque accesso alle partite di Serie A.

Due dispositivi potevano infatti essere contemporaneamente dentro lo stesso account, volendo anche dentro lo stesso evento, come per esempio una partita di Serie A. Dall’anno prossimo, però, non potranno più ed a quanto pare Dazn sarà inflessibile.

Notizie simili sono circolate negli scorsi mesi anche per esempio su Netflix, anche perché il meccanismo di condivisione dell’abbonamento è esattamente lo stesso. Netflix però, almeno per ora, non ci mai andata giù pesante ed ha continuato a permettere a più dispositivi di entrare nel medesimo account.

Dazn non lo farà ed i mesi che mancano perché questa novità sia effettiva è solo un “tempo tecnico”. In pratica, Dazn manderà tra poche settimane via mail la comunicazione riguardante questa novità e poi lascerà circa un mese di tempo per scegliere se recedere dal contratto.

Questa scelta tempistica sarà sufficiente per far digerire agli utenti questa importante novità? 

Problemi Dazn e non solo: perché così non va

Fino ad ora ci siamo limitati a vedere quelli che erano i fatti: il servizio streaming di Dazn non è adeguato e a breve ci sarà lo stop agli account condivisi, cioè nella pratica lo stop alla doppia utenza in contemporanea.

Ora però proviamo ad andare più a fondo per capire cosa sta accadendo veramente. Perché gli utenti sono certamente stufi dei disservizi di Dazn, ma questa potrebbe oessere una ciliegina sulla torta che fa male non tanto all’utenza, ma all’intero sistema calcio italiano, già pieno di problemi e non certo da questa stagione.

Partiamo dai dati: quest’anno gli ascolti delle partite sono più bassi rispetto agli scorsi anni. In tanti non hanno nemmeno sottoscritto un abbonamento Dazn e il “trucco” degli account condivisi, che è pur sempre legale, ha creato un po’ di confusione sul calcolo degli utenti connessi a vedere le partite.

In più, Auditel e Nielsen hanno fornito dati differenti riguardo il numero di spettatori e questo è ancora un problema da risolvere, perché sulla base di questi dati le società sportive di Serie A ricevono la cifra spettante a titolo di diritti TV.

Questo è un vecchio problema e per ora ci limitiamo ad archiviarlo, più che altro perché ce ne sono anche tanti altri: migliaia di spettatori non possono vedere la Serie A a causa della modalità di trasmissione in streaming, pensiamo per esempio agli anziani (che magari non hanno il Wi-Fi), oltre al fatto che l’account condiviso era praticamente sponsorizzato da Dazn.

Se infatti il problema dei diritti TV riguarda più Lega Serie A e società piuttosto che l’utente/tifoso, quest’ultimo è un colpo basso durissimo da digerire.

Dazn ha spinto molto sulla campagna abbonamenti in vista della stagione 21-22, giunta ormai a tre quarti dell’intero campionato e tra le leve per spingere all’acquisto, ha sponsorizzato proprio la possibilità di “condividere la passione” con un amico, dividendo anche i famosi 29,99 euro al mese.

Ora però, a distanza di pochi mesi, c’è questo dietrofront… serve aggiungere altro?

Problemi Dazn: e ora?

Ora c’è da capire quale sarà la reazione degli utenti, perché se chi rimane tagliato fuori da questa novità dovesse sottoscrivere un nuovo abbonamento in solitaria, allora Dazn rischierebbe di fare jackpot, ma se invece ciò non dovesse accadere, sarebbe un grosso problema per l’emittente britannica.

Come giustificherebbe un ulteriore calo del pubblico e, di conseguenza, delle entrate delle società?

Probabilmente ci sarebbe un’ennesima insurrezione e Dazn sarebbe costretta a fare i conti con la realtà, cedendo forse definitivamente alla possibilità di mostrare le partite anche sulla tv satellitare, magari appoggiondosi ancora una volta a Sky.

Dazn ad ora è davanti ad un bivio, una sorta di all-in che costituisce un grosso rischio. Ci si chiede se sia un tentativo disperato o una cosciente scelta di perseguire i propri interessi piuttosto che quelli degli spettatori, nonché clienti di Dazn.

Vedremo, perché solo il tempo dirà quale sia stata la giusta scelta.

Dazn rischia: è giusto?

Dazn ha sostanzialmente fatto una scelta strategica per provare a sopravvivere a questa difficile stagione 21-22, ma lo ha fatto sulla pelle degli utenti, dei suoi clienti.

Senza voler fare gli ingenui: è giusto?

Semplicemente, è giusto che Dazn sponsorizzi l’abbonamento condiviso e poi faccia un passo indietro dopo pochi mesi? 

È giusto che la Serie A venga trasmessa solo in streaming, escludendo di fatto una fetta di utenza e tifosi ed offrendo per altro un servizio di pessima qualità?

È giusto che Dazn eserciti in questo modo quello che è un vero e proprio monopolio, dato che la Serie A non è visibile altrove?

Domande retoriche per gli utenti ed anche per i lettori, perché la risposta è palesemente no, non è giusto.

A tal proposito vedremo come si schiererà il Codacons, che si era mostrato molto agguerrito contro Dazn ed il suo mala-servizio.

Nel frattempo, però, questo è un ulteriore danno al calcio italiano, perché il disinteresse degli spettatori ed il disaffezionamento visto a partire dall’inizio di questa stagione non è un buon segno per nessuno… nemmeno per Dazn.

Dazn e stagione 2022-2023: cosa potrebbe succedere?

A campionato ormai inoltrato e vicino alla fase finale, ci si chiede cosa accadrà nella prossima stagione. Al momento non ci sono grandi novità anche perché naturalmente non c’è ancora l’esigenza da parte degli utenti di comprendere cosa accadrà tra circa cinque o sei mesi.

In realtà, però, possiamo già immaginare che i dubbi cominceranno a venire a breve, probabilmente intorno al mese di maggio. Il servizio di Dazn come funzionerà? Sky avrà ancora i diritti per trasmettere tre partite a turno e per trasmettere tutte le partite per chi ha l’abbonamento business?

La domanda al momento ha come risposta un timido sì. Funzionerà tendenzialmente come nel 2021-2022, con quindi Sky business (anche chiamato Sky bar) che potrà trasmettere tutte le partite per chi le trasmette in luoghi pubblici come bar, ristoranti ed attività di questo genere.

Per chi invece ha l’abbonamento da privato, la situazione dovrebbe rimanere quella attuale. Su Dazn saranno presenti tutte le partite del turno di Serie A, di cui ben sette su dieci in esclusiva. Le altre tre saranno invece visibili anche su Sky.

Come sappiamo, su Sky è possibile vedere le partite attraverso la classica trasmissione via cavo (con ovviamente decoder Sky), mentre per quanto riguarda Dazn continua ad essere necessario un segnale Wi-Fi, elemento che rende la trasmissione della partita decisamente meno lineare, ma che soprattutto costringe alcuni soggetti a fare i conti con un altro abbonamento che altrimenti non avrebbero, come per esempio gli anziani.

Una scelta che ha fatto discutere soprattutto per quanto riguarda la Lega, vista come troppo attaccata al denaro e poco al servizio offerto che coinvolge utenti semplici e famiglie. Famiglie di cittadini che hanno una passione e che per seguirla devono fare sempre più i salti mortali.

Detto ciò, la situazione resta sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno.

Dazn e trasmissione: addio ai problemi durante i big match? Ecco cosa potrebbe succedere

I big match per Dazn sono stati un problema, soprattutto nella prima parte della stagione. Si parlava di problemi ai server, non sufficientemente robusti per reggere il grande numero di utenti connessi contemporaneamente, problema che naturalmente si verificava soprattutto durante i big match.

Almeno dall’inizio del 2022 il problema sembra essere praticamente rientrato, perché non ci sono più stati malfunzionamenti durante le partite, neanche durante quelle che hanno tenuto più utenti incollati ai propri televisori e smartphone. 

Un risultato importante che Dazn aveva promesso, quando ormai diversi mesi fa si parlava di problema temporaneo in via di soluzione (parole di Dazn stessa nei suoi comunicati) e che invece gli utenti avevano accolto come un’illusione che la situazione potesse migliorare. La situazione è veramente migliorata, in questo caso bisognare “dare a Cesare ciò che è di Cesare”.

In questo modo, si attenua anche la pressione su Lega Serie A, “colpevole” secondo tanti di aver privilegiato l’aspetto economico (Dazn ha vinto i diritti perché ha offerto di più, è così che funziona) rispetto invece al servizio offerto. Non resta ora che rendere conto a Dazn dei miglioramenti del servizio e capire, quindi, se è finalmente tempo di accettare lo streaming come la nuova modalità per seguire il calcio in televisione.

Sembrava una discussione quasi ideologica fino a pochi mesi fa, con alcuni utenti contenti di essere “nel futuro” e poter vedere le partite con lo smartphone ed in streaming in maniera sistematica (anche se già esisteva SkyGo, ma non esisteva un servizio solo in streaming come Dazn) ed altri che invece sono ed erano legati alla modalità classica, con zero problemi di segnale o simili.

Ora la discussione non è neanche particolarmente necessaria, perché nel momento in cui il servizio funziona, le lamentele sono ridotte a zero. Nell’interesse di tutti ci si augura che la situazione resti questa, ma non è naturalmente così semplice e vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Dazn e gli altri campionati: chi avrà i diritti nel 2022-2023?

Anche per quanto riguarda gli altri campionati la situazione potrebbe rimanere praticamente invariata nel 2022-2023, con il maggior punto di forza di Sky che sarà ancora la Premier League, per molti il miglior campionato di club del mondo. Dazn manterrà la Serie A, come detto, ma ci sono in gioco anche i mondiali.

I diritti TV dei mondiali 2022, già tra mille polemiche per la scelta del paese ospitante, sono però della Rai. Rai che potrebbe aver fatto l’azzardo sbagliato se l’Italia non si dovesse qualificare, ipotesi che però resta un’incognita fino alla fine di marzo.

In caso, Rai potrebbe addirittura cedere i diritti, ma è troppo presto per parlarne. La situazione degli altri campionati dovrebbe invece rimanere invariata, con Bundesliga e Ligue 1 su Sky e Serie B condivisa tra le due emittenti. A questo punto per Rai c’è un motivo in più per sperare che l’Italia vada effettivamente ai mondiali, mentre su tutti gli altri fronti la situazione è praticamente identica alla stagione in corso, sempre che non arrivino novità nei mesi che ci dividono dalla prossima stagione.

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