Denunciare i vicini rumorosi: chi chiamare in questi casi e quando rivolgersi alla Polizia

Se i vicini sono troppo rumorosi non sempre si possono chiamare i carabinieri o l'amministratore di condominio. Vediamo cosa si può fare.

Se non vi è mai capitato di essere disturbati da un vicino che fa troppo rumore, siete fortunati. Al contrario per molti condomini il rapporto con il vicinato può essere difficile proprio per questo motivo. Urla, musica a tutto volume o discussioni accese sono solo alcuni degli inconvenienti con cui ci si può scontrare quando si vive in un palazzo o in case l’una accanto all’altra. Ma come ci si deve comportare in questi casi? L’azione che ne consegue può infatti produrre diversi risultati, tra cui la denuncia vera e propria o il risarcimento del danno.

Ecco cosa fare e chi chiamare per denunciare i vicini rumorosi

Quando (e come) denunciare il vicino di casa 

Se un vicino provoca disturbo alle altre persone e ne impedisce il riposo allora è corretto denunciare la situazione a chi di dovere, ricordando di aver bisogno di un buon numero di inquilini e persone che percepiscono lo stesso fastidio. Ma ecco quando il rumore del vicino diventa reato:

  • quando gli schiamazzi e i rumori sono sistematici;
  • quando utilizza strumenti che fanno rumore (ad esempio musicali, ma anche il clacson dell’auto nel parcheggio);
  • quando impedisce alle persone intorno di riposare;
  • quando si posseggono cani e questi abbiano sempre, anche la notte;
  • quando la sua professione o attività arreca disturbo sonoro. 

Come dimostrare il fatto

Se il vicino di casa è un soggetto piuttosto chiassoso, ti sarai chiesto come puoi dar prova dei suoni molesti che percepisci. La prova, infatti, può essere un elemento indispensabile per avvalorare la denuncia presentata alle Forze dell’ordine. Fortunatamente la giurisprudenza ci dice che non è necessario avere per forza una prova registrata, ma basta una testimonianza. Per esempio, accade che si interpellino gli altri inquilini e si chieda loro se è vero che tale vicino arreca disturbo. Paradossalmente, conviene avere qualche persona confinante che abita nel condominio a testimoniare, poiché se tutti partecipassero al processo mancherebbe la prova. 

Talvolta invece si ricorre ad una perizia fonometrica per capire se si siano superati o meno i decibel tollerati o ancora, si può fare una registrazione con un semplice smartphone. In questo caso però, deve essere presente la data in cui è stata eseguita altrimenti non è una prova valida. 

Il giudice terrà conto inoltre di tre elementi:

  • l’intenzione nel procurare disturbo: può capitare a tutti di far cadere qualcosa in casa. Se capita occasionalmente può essere visto come un caso isolato;
  • il rumore continuo nel tempo: anche la ripetitività è importante, se ad esempio i vicini festeggiano un compleanno e fanno baccano, l’evento resta comunque raro e non succede ogni notte;
  • l’area in cui si abita: c’è differenza tra un appartamento nel condominio e una casa in campagna, questo fa percepire i suoni a distanze diverse, quindi il danno non ha un peso equivalente nei due casi. 

Cosa fare se i vicini fanno rumore di notte 

La legge precisa, comunque, che in linea generale si dovrebbe far attenzione a tenere i suoni della casa in una misura tollerabile, così che non impediscano agli altri un sereno svolgimento della vita quotidiana. 

Ecco cosa dichiara l’art.884 del Codice civile:

“Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e  simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.”

Se il vicino fa rumore quando è ora di dormire, la situazione è sicuramente più impattante e difficile da sostenere. Il cane abbaia tutta notte? La coppia litiga in modo acceso fino alle 5 del mattino? Questo è il caso in cui bisognerebbe fare una diffida tramite avvocato per fermare la condotta molesta. Altra possibilità più veloce è quella di un provvedimento d’urgenza, ovvero un ricorso che però esclude la possibilità di ottenere un risarcimento. Per gli schiamazzi notturni, se il semplice dialogo tra inquilini non basta, la diffida tramite avvocato sembra essere la soluzione in assoluto più efficace per far cessare le molestie. 

Per completezza ricordiamo quali sono gli orari in cui i decibel non devono superare una certa soglia:

  • 06.00-22.00: in questa fascia oraria il rumore non deve superare i 5 decibel;
  • 22.00-06.00: il rumore non può superare i 3 decibel.

Leggi anche: Quali sono gli “orari del silenzio” in condominio

Chi chiamare quando i vicini fanno rumore 

Quando una persona decide di denunciare un vicino solitamente lo fa a seguito di lunghi e reiterati episodi che hanno reso la convivenza insopportabile. Prima di questo atto, però, ci sono delle avvisaglie che si possono mandare nella speranza che tali comportamenti vengano cessati. 

La Corte d’Appello di Cagliari ha recentemente pronunciato una sentenza dove sottolinea la differenza tra quello che si definisce illecito civile e penale. Più nel dettaglio se in un palazzo uno solo dei condomini si lamenta del rumore dei vicini, siamo di fronte a illecito civile, mentre se molti degli inquilini ne percepiscono il fastidio allora si parla di reato. La penale scatta per il disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, che rende difficile la vita quotidiana di chi vive nel condominio. 

Ma chi si deve chiamare quando i vicini fanno troppo rumore? Innanzitutto, bisogna valutare la tipologia di rumore: se non è tale da infastidire troppe persone come ad esempio una discoteca o qualsiasi locale rumoroso con la musica molto alta, allora non bisognerebbe chiamare i carabinieri o la polizia, perché come abbiamo precisato, non saremmo di fronte ad un reato. Talvolta non è nemmeno possibile fare una segnalazione all’amministratore di condominio, perché quest’ultimo potrebbe intervenire solo se nel regolamento condominiale è presente una specifica clausola in cui si precisa che in quel condominio non si può assolutamente arrecare disturbo. Sostanzialmente, l’amministratore non si occupa di gestire il conflitto tra gli inquilini, ma perché si possano davvero segnalare suoni e schiamazzi, serve un numero massiccio di persone che ne lamentano il disagio. 

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