Detenzione di armi in casa, si devono sempre denunciare? Regole e sanzioni

Quali sono le regole per la detenzione di armi in casa, quando è necessario il porto d’armi e quando, invece, c’è bisogno di comunicarne il possesso.

Quali sono le regole per la detenzione di armi in casa? Si tratta di una domanda che deve essere posta da parte di coloro che intendono acquistarne una per diversi motivi, che si tratti di strumenti da caccia, sportive o anche in quei casi in cui ci si ritrova a ereditarne una. 

Questo perché la legge stabilisce determinate condizioni perché sia possibile detenere un’arma in casa e anche perché non tutti conoscono la differenza tra il possesso dell’arma e il porto d’armi, spesso immaginando che si tratti della stessa cosa. Altri, ancora, non sanno cosa sia il nulla osta.

 In realtà, però, ci sono delle importanti differenze da tenere a mente, soprattutto per evitare di compiere reato e pagarne le conseguenze. 

Proviamo, dunque, a rispondere a tutte le domande più frequenti sulla detenzione in casa, dagli adempimenti da ricordare per evitare rischi al modo per custodirle, fino alla durata del nulla osta. 

Cos’è il nulla osta all’acquisto, come funziona e quando è necessario

Per prima cosa, è importante capire cos’è il porto d’armi e quali siano le differenze tra quest’ultimo, la detenzione e il nulla osta. 

In effetti, non sempre per detenere un’arma in casa è necessario possedere anche il porto d’armi, ma di certo non è possibile acquistare un’arma se non si è in possesso di una specifica autorizzazione. 

Si tratta proprio del nulla osta all’acquisto, una autorizzazione che viene rilasciata dalla Questura e permette di comprare e di detenere l’arma, anche se si tratta di un’arma bianca. Ciò che non è possibile fare con il solo nulla osta è trasportare l’arma, eccetto che per il trasporto della stessa dal negozio al domicilio dove poi verrà conservata. 

Sono previste, inoltre, alcune limitazioni. Prima di tutto il nulla osta ha validità per 30 giorni e dà la possibilità di acquistare esclusivamente l’arma (e le relative munizioni) per la quale il questore ha dato autorizzazione (per fare un esempio, non posso fare richiesta per una beretta e acquistare un fucile). 

Cos’è il porto d’armi e come funziona 

Come abbiamo visto, tenere in casa un’arma senza di esso è possibile, a meno che, dopo l’acquisto, questa non venga portata altrove. 

È proprio per questo motivo che, qualora invece si intenda trasportare con sé l’arma, è sempre necessario richiedere il porto d’armi che sarà soggetto a diversi limiti in base allo scopo per il quale viene richiesto. 

È, infatti, possibile richiederlo: 

per difesa personale;

per uso sportivo;

per uso venatorio.

Cosa serve per la detenzione armi 

Come si evince da ciò che abbiamo detto finora, non è certo possibile, in Italia, acquistare una pistola o anche un’arma bianca senza alcuni precisi obblighi da rispettare. 

Come abbiamo già visto, per poter detenere un’arma in casa è innanzitutto necessario che l’autorità di pubblica sicurezza rilasci o il nulla osta all’acquisto e detenzione oppure il porto d’armi. 

Per ottenerlo è fondamentale compilare un modulo apposito al quale vanno allegati una certificazione, rilasciata dall’ASL, che attesti l’idoneità psico-fisica del richiedente e una dichiarazione sostitutiva nella quale vengono indicate le generalità delle persone conviventi. 

Anche quando si è ottenuto il porto d’armi (o il nulla osta) e si è proceduto all’acquisto dell’arma, è necessario un ultimo passaggio: presentare denuncia di detenzione. 

In sostanza, la denuncia consiste in una comunicazione alla Questura e deve essere effettuata anche nei casi in cui si sia entrati in possesso di un’arma per eredità o anche nei casi in cui avvenga una variazione del luogo di detenzione (quindi, per esempio, se chi le detiene cambia casa). 

La denuncia va fatta in Questura o alla stazione dei Carabinieri e deve essere effettuata entro 72 ore dall’acquisto o comunque dal momento in cui si è entrati in possesso dell’arma.

La denuncia va effettuata anche quando si tratta di quelle bianche (quindi, per esempio, nel caso di acquisto di pugnali, baionette, stiletti, spade ecc.). Non è, invece, richiesta la denuncia per spade o katane ornamentali e, in generale, per quelle che non hanno filo né punta. 

Dove devono essere custodite le armi in casa 

Una volta ottenuta la licenza, acquistato l’arma e denunciata, dove deve essere custodita? 

In merito a questo punto, la legge italiana non pone dei limiti restrittivi alla custodia di un’arma in casa. In linea generale, come si legge nel TULPS (Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza): 

“Il detentore deve assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza […]”

In sostanza, è nelle responsabilità del detentore dell’arma assicurarsi che questa non vada a finire nelle mani sbagliate (per esempio, di un minore di 18 anni, di persone anche parzialmente incapaci, di tossicodipendenti e così via). 

Non è dunque obbligatorio, per legge, dotarsi di una cassaforte o conservare l’arma in altro luogo specifico. 

È sempre importante ricordare, però, che anche in caso di una variazione della residenza, o anche qualora si volesse detenere l’arma in una casa diversa da quella in cui si vive, è sempre necessario presentare la denuncia per comunicare il luogo in cui viene conservata. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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