Diritti TV calcio: Dazn down, tutto su Sky! Ecco le ultime!

Cosa sta succedendo tra Sky e Dazn per l'assegnazione dei diritti TV della Serie A? Di tutto, perché il campionato è iniziato da un po', ormai, ma il servizio continua ad essere scadente. Intanto, Dazn prova comunque ad accaparrarsi la Premier e gli scenari sono imprevedibili... ecco il punto della situazione.

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Sky e Dazn continuano a farsi guerra.

Strategia e pianificazione contro imprevisti ed errori di calcolo, da entrambe le parti.

Se infatti da un lato Dazn ha vinto la battaglia dei diritti TV della Serie A per il prossimo triennio, dall'altro c'è stato più di un problema nella qualità del servizio offerto e di questo Sky non può che essere contenta.

Molti utenti sperano che accada di nuovo ciò che è già successo negli scorsi anni: accordo tra Sky e Dazn in modo da rendere visibile l'intero campionato (o comunque la maggior parte delle partite) in via satellitare, anziché in streaming.

Al momento nulla del genere è accaduto, ma se i disservizi continuano quella sembra essere l'unica soluzione possibile, anche perché la questione è già arrivata in Parlamento e anche dal punto di vista dell'immagine Dazn non ne sta uscendo per niente bene.

Sbucano anche indiscrezioni, risalenti a qualche giorno fa, secondo cui Dazn avrebbe fatto richiesta BT Sport per avere i diritti della Premier League, il campionato britannico. 

La Premier, però, in Italia è visibile proprio su Sky. In sostanza, Dazn potrebbe ottenere ciò che vuole solo con il benestare di Sky, che naturalmente vorrà ottenerne un tornaconto.

Vedremo meglio la questione nei prossimi paragrafi, facendo il punto della situazione anche sugli abbonamenti, in modo da offrire agli interessati una panoramica completa di ciò che è possibile vedere (ed a che prezzo).

Escono indiscrezioni, nel frattempo, anche sul futuro del mondiale in Qatar del 2022. Il discussissimo mondiale invernale, infatti, dovrebbe essere trasmesso interamente dalla Rai, ma negli ultimi mesi si è parlato di un forte interessamento di Amazon Prime Video.

Quest'ultimo ha anche i diritti in esclusiva per una partita del mercoledì di Champion's League di questa stagione e, sorprendentemente, sta offrendo un servizio di gran lunga migliore rispetto a Dazn.

Vediamo dunque cosa succederà nei prossimi giorni.

Se fossi interessato a questa tematica, ti suggeriamo il seguente video che spiega come cambiare televisione con l'aiuto del Governo (sconto del 20% fino a 100 euro), dato che altrimenti non sarà più possibile vedere i canali a causa del cambiamento della forma di trasmissione:

Diritti TV calcio: cosa è successo?

Partiamo innanzitutto dal capire cosa è successo all'assegnazione dei diritti TV della Serie A di quest'anno. Li ha sì vinti Dazn, ma come?

I diritti TV, per chi dovesse essere meno pratico, sono assegnati ad ogni triennio all'emittente televisiva che offre la cifra maggiore, la quale può poi concludere accordi con altre emittenti per spartirsi le partite.

Sostanzilmente acquistando i diritti TV una emittente "comanda" sulla trasmissione di quella competizione in TV, cosa che naturalmente è particolarmente delicata quando si tratta della maggiore competizione a livello nazionale, cioè il campionato di Serie A.

Dazn ha offerto la bellezza di 2,5 miliardi per ottenere tali diritti, cioè poco più di 800 milioni per ogni annata a partire proprio dal 2021/2022, che ormai è iniziato.

A prescindere dai problemi avuti in queste prime giornate, di cui parleremo diffusamente in seguito, Dazn ha fatto qualcosa di rivoluzionario per il calcio in TV: ha trasformato la trasmissione principale da satellitare a streaming, cioè legata fondamentalmente alla rete internet.

Per poter offrire un servizio di qualità sufficiente, si è rivolta a Tim, con cui ha anche un altro tipo di accordo, ed ha investito quasi un miliardo per rendere migliore la trasmissione del segnale ed il servizio in generale.

Un investimento importante se si considera sia la spesa per i diritti che quella per migliorare il servizio ed il risultato, purtroppo, è stato molto deludente.

Prima di arrivare ai problemi di Dazn, va però detto che Sky è rimasta praticamente con un pugno di mosche in mano, dopo che Lega Serie A non ha mantenuto una promessa che aveva fatto.

La promessa era quella di mettere in palio anche un "pacchetto highlights" che, se vinto, permettesse di trasmettere le azioni salienti ed i gol di tutte le partite, anche senza i diritti per trasmetterle.

Sky avrebbe certamente fatto di tutto per aggiudicarsi tale pacchetto che, però, Lega Serie A non ha più messo a disposizione, lasciando Sky anche senza highlights.

Dazn down: tutti i problemi dell'emittente

Lo streaming sembra il futuro, ma non ancora il presente.

Se da un lato è evidente e lo si vede da anni che lo streaming prende e prenderà sempre più piede, dall'altro il servizio offerto da Dazn non è assolutamente parso all'altezza del campionato di Serie A, seguitissimo nel nostro Paese, e neanche all'altezza delle promesse fatte (e dell'investimento fatto...).

Gli abbonati Dazn si lamentano da settimane, cioè dall'inizio del campionato, della mancanza di continuità nel servizio: tante interruzioni, momenti in cui la partita si vede male ed a scatti e addirittura momenti di down in cui non si visualizza proprio nulla, se non lo schermo nero.

Troppo, decisamente troppo, per chi ha pagato per questo servizio ed ha sottoscritto un abbonamento appositamente per vedere il campionato di Serie A.

La questione è diventata grande molto in fretta, arrivando addirittura ad essere discussa in Parlamento ed a coinvolgere AGCOM (che garantisce le comunicazioni) e FederConsumatori, che tutela invece chi ha acquistato un servizio inefficiente.

Dazn ha continuato a difendere la propria posizione con un semplice "problemi temporanei che verranno risolti a breve", anche se questo breve sembra non arrivare mai.

Sono state cinque le giornate di campionato ed i problemi si sono continuati a vedere, soprattutto durante i big match che tengono attaccati alla partita tantissimi spettatori, come accaduto con Juventus-Milan.

Dazn down: il problema dello share

Oltre ai problemi legati alla connessione ed al servizio, ecco che Dazn si ritrova un altro grosso problema, sui cui AGCOM sta indagando.

Nielsen è l'ente che certifica i dati che Dazn ha reso pubblici riguardo lo share delle singole partite e della Serie A in generale in queste prime cinque giornate. 

Auditel, però, ha reso pubblici dati completamente diversi (in quelli Nielsen i dati sono del 58% più alti). Siccome lo share significa più o meno soldi per le società, la questione si fa molto seria e per questo sta intervenendo AGCOM che deve verificare i dati di Nielsen, che potrebbero esser stati ritoccati in eccesso.

Se dovesse essere confermato questo scarto fra i due dati ufficiali, Dazn sarebbe seriamente in difficoltà e le società per prime potrebbero premere per far tornare la Serie A su Sky.

Le società calcistiche, che secondo la Legge Melandri ricevono una quota degli introiti legati alla trasmissione delle partite in base allo share, non possono certo far fronte ad ulteriori riduzioni delle entrate, dopo tutti i problemi che la pandemia ha causato.

Siamo ora in una situazione di stallo che preoccupa tutti gli attori coinvolti, dato che dai dati Auditel (quelli ufficiali) risulta davvero una riduzione significativa che potrebbe segnare un momento di svolta per il calcio in Italia.

Anche l'interrogazione parlamentare potrebbe portare a conseguenze gravi e difficili da prevedere, quindi non resta altro da fare che attendere gli sviluppi.

Diritti TV calcio: e la Premier?

In un momento in cui Dazn appare nettamente in difficoltà e rischia di perdere clienti, credibilità e di conseguenza soldi, ecco che arriva una notizia inaspettata: Dazn sta provando ad accaparrarsi i diritti della Premier League.

Lo starebbe facendo consultando la disponibilità di BT Sport, anche se poi dovrebbe fare i conti con Sky. Dazn potrebbe trasmettere la Premier in Italia solo se Sky lo accettasse, condividendo così i diritti per questo campionato come fanno per 3 partite su 10 della Serie A.

Sky però non starà certo a guardare e chiederà sicuramente qualcosa in cambio, come è lecito aspettarsi.

La domanda che ci si pone ora è: Dazn sta provando a prendere la Premier perché ha paura di perdere la Serie A? Oppure agisce semplicemente per allargare la propria offerta, fiduciosa nel servizio che offre?

Difficile dirlo, ma dietro c'è anche tanta strategia.

Vedremo chi vincerà a questo gioco in cui a farne le spese sono però le società calcistiche (se la riduzione netta di share fosse confermata) e sicuramente i consumatori, che ad oggi stanno usufruendo di un servizio insufficiente.

Diritti TV calcio e abbonamenti: cosa fare?

Passiamo ora all'aspetto pratico che magari alcuni calciofili ancora non hanno chiaro. In sostanza, che abbonamenti conviene fare per vedere i migliori campionati?

Purtroppo la parte negativa della storia è che non basta più un solo abbonamento per avere le competizioni principali, cioè quelle europee e la Serie A.

Bisogna orientarsi in un mare di offerte differenti in cui domina Dazn grazie ai diritti di Serie A e soprattutto grazie al suo accordo con TimVision.

Infatti, il pacchetto più completo è ad oggi quello offerto da TimVision: 29,99 euro al mese per avere Dazn (con tutta la Serie A), Infinity+ (con la maggior parte della Champion's League) e la TimBox per convertire la tua TV in una smartTV.

Con Sky, invece, si ha quasi tutta la Champion's League, dopo vedremo perché quasi, e solo 3 partite su 10 di Serie A di ogni giornata, per altro non in esclusiva. Per questo motivo, però, Sky ha tolto dai suoi abbonati 15 euro per alcuni mesi, proprio per non dover far fronte ad un'ondata di disdette.

Ricordiamo che Sky Business (quello sottoscritto dalle attività come bar e ristoranti) ha invece tutte e dieci le partite di Serie A di ogni giornata.

Dazn, se acquistato da solo, costa 29,99 euro al mese ed ha diritti per la Serie A e per l'Europa League e la Conference League, ma allo stesso prezzo si è visto che TimVision si accede ad un'offerta più completa.

Infine, Amazon Prime Video ha una partita in esclusiva alla settimana di Champion's League, motivo per cui Sky e Infinity+ non hanno l'intera competizione, e costa 36 euro all'anno (con accesso anche a film e serie TV).

Orientarsi tra questi pacchetti è una vera e propria impresa, ma certamente ora è un po' più chiaro cosa potrebbe succedere nel prossimo futuro e quale abbonamento, almeno per ora, fare rispetto alle proprie esigenze.