Divorzio, cosa cambia con la Riforma Cartabia: quanti anni servono dopo la separazione

Il procedimento del divorzio seguirà un iter semplificato grazie all'aggiornamento della Riforma Cartabia.

Si teme l’arrivo di numerosi problemi con l’arrivo della nuova Riforma Cartabia. La semplificazione del procedimento riguardante il divorzio potrebbe causare, infatti, danni ai principali diritti di tutela della famiglia e dei minori.

L’argomento era stato affrontato per mesi quando, il 21 giugno 2022, è entrata in vigore – dopo non poche polemiche- la riforma dell’art. 403 specifico delle situazioni in cui i figli minori devono essere allontanati dal nucleo familiare di appartenenza. Ma approfondiamo meglio cosa prevede l’aggiornamento della riforma.

Divorzio, cosa cambia con la Riforma Cartabia: quanti anni servono dopo la separazione

E’ stato fissato all’1 marzo 2023 la discussione sul rito unico riguardante le questioni di separazione e di divorzio. Difatti, come precedentemente annunciato, la scadenza era invece prevista per la fine di giugno.

In realtà – stando a quanto emerso nella giornata odierna- c’è stata una modifica delle disposizioni transitorie grazie alla legge di bilancio. In questo modo la riforma potrà entrare in vigore prima del previsto e di sicuro non più tardi del mese di dicembre 2024.

Cosa è stato definito sul tema adozioni

La tematica del divorzio è una delle più spinose e da non sottovalutare. Ci sono numerosi aspetti da considerare nella rielaborazione della legge. La tutela dei figli adottivi sta generando molti dubbi. Non è quindi un caso che, al momento, non è stato ancora definito nel dettaglio. Bisognerà quindi aspettare che si decida sul da farsi per avere maggiori informazioni a riguardo.

Cosa cambia nel procedimento di separazione e di divorzio

Da domani entra in vigore il nuovo iter semplificato che prevede l’applicazione del rito unico per le coppie che decideranno di iniziare un percorso che li conduca alla separazione e al divorzio.

In questo modo si vuole semplificare la vita delle coppie che hanno deciso di chiudere definitivamente la loro unione matrimoniale.

Nello specifico con la nuova riforma si abolisce l’udienza presidenziale. Alla legge invece spetta puntualizzare requisiti e meccanismi del ricorso, della preclusione e della cadenza.

Non cambia, invece, la questione sull’affidamento dei figli nati al di fuori del matrimonio e già ben disciplinata dall’art. 711 del codice civile. Quindi, si continuerà a mettere in primo piano l’interesse dei minori ascoltando le loro richieste. Nel caso di minori con meno di dodici anni spetta al giudice valutare bene le circostanze in base alle informazioni in suo possesso.

Cosa sono le dedizioni scritte

Le dedizioni scritte sono dei documenti che la coppia – intenzionata a procedere con la separazione oppure con il divorziodeve presentare in prima udienza. Nello specifico, si tratta di un documento difensivo volto a chiarire la posizione del marito e della moglie.

Ci sono alcuni avvocati che, però, hanno evidenziato alcuni dubbi sulla buona riuscita di questa richiesta:

Scendere preventivamente nel dettaglio del conflitto tra coniugi potrebbe inasprire ulteriormente i rapporti. C’è il rischio – ricorrendo alle dedizioni scritte – di tramutare una separazione consensuale in una di tipo giudiziale?

In tale circostanza, infatti, si rischierebbe di aumentare non solo i tempi ma anche i costi e nuove pretese del coniuge in fase di divorzio.

Le aspettative riguardo al procedimento è che le tempistiche possano essere ridotte di circa il 40%. Ciò lo si deve al fatto che dal 2 marzo 2023 le domande, di separazione e di divorzio, potranno essere presentate mediante un solo atto. Mentre l’ottenimento del divorzio si potrà ottenere, in una seconda sentenza, solo dopo aver ottenuto la separazione.

Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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