Quali documenti servono per votare: qui l’elenco

Quali sono i documenti validi per votare alle elezioni amministrative e per il referendum abrogativo del 12 giugno? L'elenco completo.

Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati alle urne per votare sul referendum abrogativo in tema di giustizia. Inoltre, in molti Comuni italiani si terranno anche le votazioni per le elezioni amministrative. Molte persone dovranno presentarsi al voto ed alcuni potrebbero avere dei dubbi su che cosa serve e quali sono i documenti che sono considerati validi. A tal proposito andremo a delineare tutte le informazioni e tutti i documenti che sono idonei per l’identificazione dell’elettore, in modo che quest’ultimo abbia la possibilità di esprimere il proprio voto anche nel caso in cui il proprio documento di riconoscimento sia scaduto, sia smarrito oppure gli sia stato rubato.

Che cosa serve per votare

Per essere considerati “elettori” bisogna possedere precisi requisiti in merito all’età anagrafica, in base alla tipologia di elezioni per i quali si è chiamati alle urne. Ad esempio, per le elezioni che riguardano la Camera dei Deputati, gli elettori devono avere un’età anagrafica minima di diciotto anni; mentre, per le elezioni che riguardano il Senato della Repubblica, gli elettori devono avere, invece, un’età anagrafica minima di venticinque anni.

Oltre al requisito dell’età anagrafica, gli elettori devono anche possedere la cittadinanza italiana e dunque dimostrare il possesso di questi due requisiti necessari per essere ammessi alla votazione, costoro dovranno procedere con la propria identificazione, al momento del voto, attraverso una tra le seguenti modalità alternative, ovvero:

  • mediante la presentazione di un proprio documento d’identità, tra quelli che puoi leggere e trovare all’interno di questo articolo;
  • qualora, invece, l’elettore non possa identificarsi attraverso un proprio documento di riconoscimento valido, allora costui potrà avere accesso alla votazione mediante l’attestazione di uno dei membri della sezione elettorale nella quale vota, purché quest’ultimo conosca il soggetto votante (secondo quanto viene disciplinato all’interno dell terzo comma, dell’art. 57, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 30 marzo 1957);
  • se, invece, l’elettore non è in grado di fornire un proprio documento e qualora non possa essere riconosciuto mediante l’attestazione di un membro dell’ufficio elettorale, allora l’identità di questo soggetto potrà essere attestata da un altro elettore che vota all’interno dello stesso Comune (secondo quanto viene disciplinato all’interno dell quarto comma, dell’art. 57, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 30 marzo 1957).

Per l’identificazione e per andare a votare bisogna necessariamente presentare un documento d’identità che risulti munito di una propria fotografia e che venga rilasciato da un’amministrazione pubblica.

A questo proposito, infatti, secondo quanto viene disciplinato all’interno dell’art. 57, al secondo comma, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 30 marzo 1957 (“Testo Unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati”), ecco quali sono i documenti validi per l’identificazione degli elettori:

  • la carta d’identità oppure un altro documento di identificazione, anche se risultano essere scaduti;
  • una tessera valida per il riconoscimento che viene rilasciata dall’U.N.U.C.I. (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), basta che risulti essere munita di una propria fotografia e che venga convalidato da un Comando militare;
  • una tessera valida per il riconoscimento che viene rilasciata da un ordine professionale, basta che risulti essere munita di una propria fotografia.

Quali sono i documenti validi per votare

Oltre a quanto viene disposto all’interno del secondo comma, dell’art. 57 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 30 marzo 1957, in merito a quali sono i documenti validi per votare, di cui abbiamo parlato nel corso del primo paragrafo di questo breve articolo, le regole, che devono essere rispettate e che sono affidate ai compiti del presidente e degli altri membri delle sezioni elettorali, vengono definite dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.

Quest’ultimo, infatti, ha pubblicato le “Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione”, le quali prevedono che l’elettore debba presentarsi alla votazione munito di:

  • tessera elettorale, in modo da certificare la propria regolare iscrizione presso le liste elettorali del proprio Comune di residenza;
  • un documento di riconoscimento che sia valido per l’identificazione dell’elettore e, dunque, per avere il diritto di accedere alla votazione.

La tessera elettorale

Come abbiamo visto nel corso del precedente paragrafo, la tessera elettorale è un documento indispensabile, il quale deve essere necessariamente presentato presso il proprio seggio, nel momento in cui ci si appresta a votare, insieme ad un documento di riconoscimento valido che sia in grado di identificare l’elettore.

La tessera elettorale è gratuita, viene rilasciata dall’Ufficio Elettorale del Comune di Residenza ed è valida per diciotto votazioni. Viene spedita presso il luogo di domicilio del cittadino, quando costui ha compiuto il diciottesimo anno di età oppure quando ha spostato la propria residenza all’interno di un nuovo Comune.

All’interno di essa viene comunicato e sono contenuti:

  • i dati anagrafici relativi al soggetto elettore;
  • il luogo di residenza;
  • il numero identificativo dell’elettore;
  • la sezione elettorale;
  • la sede presso la quale l’elettore dovrà votare;
  • la circoscrizione o distretto elettorale di appartenenza;

Qualora, la tessera elettorale venga rubata, smarrita oppure non sia più leggibile, il soggetto titolare dovrà recarsi presso l’Ufficio Elettorale del proprio Comune di appartenenza, in modo da poter richiedere l’emissione di un duplicato.

Ecco l’elenco completo dei documenti validi per votare

Un documento di riconoscimento per poter essere considerato valido ai fini dell’identificazione dell’elettore, al momento della votazione, deve necessariamente possedere i seguenti requisiti, i quali vengono richiesti dall’ordinamento giuridico nazionale. In particolare, il documento di identificazione deve essere:

  • emesso da una Pubblica Amministrazione;
  • munito di una fotografia che sia riconoscibile e che, quindi, sia in grado di identificare il soggetto titolare;
  • in buono stato;
  • leggibile.

Ma, nello specifico, ecco l’elenco completo dei documenti validi per votare, così come viene disciplinato all’interno dell’art. 35, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000 (“Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”):

  • la carta d’identità;
  • la patente di guida;
  • la patente nautica;
  • il libretto di pensione;
  • il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici;
  • le tessere di riconoscimento che vengono rilasciate da una Pubblica Amministrazione, purché siano munite di una fotografia che sia in grado di identificare il soggetto titolare e purché venga apposto il timbro dall’amministrazione pubblica.

Carta d’identità scaduta: si può votare?

Come abbiamo avuto modo di vedere durante il corso del primo paragrafo di questa breve guida, il cittadino che si appresta ad andare a votare, potrà farlo anche se la propria carta d’identità risulta essere scaduta oppure se si dimentica di portarla con sé al momento della votazione, ma, in quest’ultimo caso, però, potrà farlo solamente se sussistono delle particolari circostanze.

Nello specifico, l’elettore senza documento di riconoscimento potrà essere identificato attraverso l’attestazione di un altro soggetto che lo conosce, il quale può essere un membro della propria sezione oppure un’altra persona che vota all’interno del suo stesso Comune.

Se, invece, l’elettore si presenta a votare presso il proprio seggio con un documento d’identità che risulta essere scaduto, costui, secondo quanto viene disposto dal Ministero dell’Interno, potrà avere l’accesso al voto, purché sia regolare in ogni suo aspetto e purché sia in grado di identificare in maniera chiara ed univoca l’elettore, dovendo necessariamente essere in buono stato e leggibile.

Documenti smarriti: come fare per votare

Qualora, invece, l’elettore che intenda votare, non possa presentarsi presso il proprio seggio munito di un documento di riconoscimento, anche scaduto, dal momento che quest’ultimo gli è stato rubato oppure se lo è perso, allora il soggetto in questione potrà procedere con una denuncia, da dover effettuare presso una Questura della Polizia di Stato oppure presso una Caserma dell’Arma dei Carabinieri.

Per conoscere tutta la procedura che bisogna seguire, sia nel caso in cui ci si trovi all’interno del territorio italiano e sia, invece, nel caso in cui ci si trovi all’estero, e per ogni altra informazione relativa alle tempistiche, ai documenti che bisogna presentare e su come fare la denuncia in modalità digitale, ti consiglio di prendere visione e di leggere questa guida intitolata “Documenti smarriti? Dove denunciare e tempistiche”.

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