Dove viaggiare con permesso di soggiorno e senza passaporto

Hai il permesso di soggiorno ma non hai il passaporto? Ecco quali sono le regole su come muoverti e dove viaggiare.

Se non hai il passaporto ma possiedi un permesso di soggiorno valido, allora potrai comunque viaggiare all’interno di alcuni Paesi: ovvero degli Stati che appartengono e che hanno aderito all’accordo che prevede la libera circolazione all’interno nella cosiddetta area Schengen.

In questa guida vedremo quali sono questi Paesi e quali sono le regole per poter effettuare gli spostamenti e mostreremo come muoversi tra uno Stato e l’altro e come tornare in Italia.

Dove viaggiare con il permesso di soggiorno

Le regole che sono attualmente in vigore per poter viaggiare con il proprio permesso di soggiorno e quelle relative all’utilizzo e all’esibizione del passaporto sono diverse a seconda di due specifici fattori, ovvero:

  • a seconda del Paese di destinazione presso il quale è diretto il cittadino.

Le regole, dunque, essendo variabili in base alla destinazione del viaggio del cittadino, si differenzieranno a seconda che il Paese di destinazione si trovi:

  • all’interno dell’area Schengen;
  • al di fuori dell’area Schengen.

Proprio a questo proposito, nel corso dei successivi paragrafi andremo a delineare quali sono tutti quei Paesi che fanno parte dell’area Schengen, per poi andare a spiegare come è possibile muoversi e viaggiare, sia all’interno dei questi che al di fuori dello Spazio Schengen.

Quali sono i Paesi dell’Area Schengen

I Paesi che hanno aderito all’accordo Schengen ove la circolazione è libera:

  • l’Austria;
  • il Belgio;
  • la Danimarca;
  • l’Estonia;
  • la Finlandia;
  • la Francia;
  • la Germania;
  • la Grecia;
  • l’Islanda;
  • l’Italia;
  • la Lettonia;
  • il Liechtenstein;
  • la Lituania;
  • il Lussemburgo;
  • la Repubblica di Malta;
  • la Norvegia;
  • i Paesi Bassi;
  • la Polonia;
  • il Portogallo;
  • la Repubblica Ceca;
  • la Spagna;
  • la Svezia;
  • la Svizzera;
  • la Slovacchia;
  • la Slovenia;
  • l’Ungheria.

Come muoversi in un Paese dell’Area Schengen

Lo Spazio Schengen è un libero accordo che è stato stipulato da alcuni Paesi, che si trovano all’interno dell’Europa e che abbiamo già provveduto ad elencare nel durante il corso del precedente paragrafo, con la finalità di istituire una precisa area all’interno della quale ci si può spostare e si può circolare liberamente, disciplinando a questo proposito, tutte le condizioni e le regole che bisogna rispettare per poter effettuare questi spostamenti.

In sostanza, qualsiasi cittadino che faccia parte di uno dei Paesi di questa area, che potrai consultare andando a visualizzare l’elenco presente nel corso del precedente paragrafo, può circolare liberamente ed effettuare gli spostamenti all’interno dello Spazio Schengen senza dover fornire e presentare necessariamente il passaporto, ma esibendo semplicemente il proprio documento di identità in corso di validità, valido per l’espatrio.

Al contrario, se, invece, a viaggiare in un Paese che è situato all’interno dell’area Schengen è un cittadino che si trova al di fuori di questo spazio, allora sarà necessario mostrare il passaporto per potersi spostare.

Infine, se lo spostamento in uno Stato facente parte dello Spazio Schengen viene effettuato da un cittadino extracomunitario, allora quest’ultimo potrà circolare all’interno dei suddetti Paesi, semplicemente fornendo il proprio permesso di soggiorno ed il passaporto, senza dover possedere necessariamente anche il visto turistico per l’ingresso all’interno del nuovo Paese.

Come muoversi in un Paese al di fuori dell’Area Schengen

Invece, se lo spostamento da parte di un cittadino extracomunitario viene effettuato all’interno di uno Stato che si trova al di fuori dello Spazio Schengen, allora questo soggetto dovrà osservare quali sono le leggi e le regole che sono previste per viaggiare all’interno di ogni singolo Paese, dal momento che ognuno di questi delinea delle normative diverse per tale questione.

Per poter verificare i requisiti di accesso all’interno di un determinato Paese, occorre presentare presso il proprio consolato situato all’interno dello stesso, in modo da controllare tutte le indicazioni che bisogna seguire.

Se, invece, non possiedi attualmente il permesso di soggiorno, ma hai, comunque, presentato in Italia la domanda per il rilascio oppure per il rinnovo del medesimo, allora appena arriverai all’ingresso del nuovo Paese, dovrai esibire i seguenti documenti:

  • il passaporto;
  • la ricevuta delle Poste Italiane, all’interno della quale viene dichiarato, in maniera esplicita, che hai presentato la domanda per il rilascio o per il rinnovo del permesso di soggiorno;
  • il visto di ingresso, per poter effettuare lo spostamento all’interno dello Stato situato al di fuori dell’area Schengen.

Come tornare in Italia

Il cittadino extracomunitario, per poter tornare all’interno del territorio italiano, quando si trova all’estero, deve necessariamente presentare il permesso di soggiorno.

La regola attualmente vigente e le condizioni che sono necessarie affinché sia consentito il reingresso del cittadino extra UE all’interno del nostro Paese, è che quest’ultimo abbia soggiornato all’interno dello Stato estero per un periodo di tempo non superiore a sei mesi.

Ad ogni modo, il periodo di tempo dedicato al soggiorno all’interno di uno Stato estero, da parte del cittadino extra UE, non potrà mai essere superiore rispetto alla metà della durata del permesso di soggiorno stesso e, dunque, potrà essere pari ad un anno, nel caso in cui questo specifico documento abbia una durata biennale.

Qualora, invece, il permesso di soggiorno sia scaduto, allora il cittadino extracomunitario dovrà necessariamente presentarsi presso l’ambasciata oppure presso il consolato italiano situato all’interno del Paese estero, in modo da ottenere il visto di reingresso per poter tornare in Italia.

Per ottenere questo visto di reingresso, il cittadino extracomunitario dovrà presentarsi presso gli uffici dell’ambasciata o del consolato italiano obbligatoriamente entro il termine di tempo pari a sessanta giorni dal momento in cui risulta essere scaduto il rispettivo documento. In caso contrario, invece, costui perderà il diritto di reingresso all’interno del nostro Paese.

A questo termine di tempo sono previste delle specifiche deroghe e, dunque, il permesso di soggiorno continuerà ad essere valido per un periodo di tempo pari a sei mesi oppure in maniera illimitata, nel caso in cui il cittadino extracomunitario si sia recato presso uno Stato estero per motivazioni legate all’adempimento degli obblighi di leva, per questioni militari o per qualsiasi altra motivazione, la quale, però, dovrò essere di grave entità.

Nella circostanza in cui, invece, al cittadino extracomunitario sia stato rubato oppure abbia smarrito il proprio permesso di soggiorno, durante il periodo di permanenza all’interno dello Stato estero, allora costui dovrà, anche in questo caso, presentarsi presso l’ambasciata oppure presso il consolato italiano, il quale è situato presso il Paese nel quale si trova, in modo da richiedere il visto di reingresso per poter tornare in Italia.

Questo visto di reingresso sarà concesso presso l’ufficio competente, solamente nel caso in cui il cittadino extra UE provveda a fornire, unitamente alla richiesta del medesimo, anche una denuncia relativa allo smarrimento oppure al furto di questo specifico documento.

Ma, queste regole e queste condizioni, che abbiamo appena terminato di elencare, sono valide solamente nel caso in cui si presentano le circostanze appena delineate e solamente nel caso in cui il cittadino extracomunitario disponga e sia in possesso di una tipologia di permesso di soggiorno, che sia stato richiesto per motivazioni di lunga durata, come ad esempio il caso di richiesta per motivi di lavoro.

Ci sono, però, anche delle motivazioni diverse, secondo le quali il cittadino extra UE potrà soggiornare all’interno del territorio italiano solamente per brevi periodi di tempo, in sostanza, fino al momento in cui non cesserà il bisogno del soggetto relativo alla motivazione per la quale questo specifico documento gli è stato rilasciato.

In particolare, ecco quali sono le motivazioni eccezionali, secondo le quali il cittadino extracomunitario non potrà ottenere il visto di reingresso e non potrà tornare, dunque, in Italia:

  • quando il permesso di soggiorno viene richiesto per motivi di cura, per cui la durata di questo specifico documento sarà pari al periodo nel quale devono essere effettuate le cure per proprio conto, per il proprio coniuge, per i propri figli oppure per i propri genitori;
  • quando il permesso di soggiorno viene richiesto per motivazioni legate alla richiesta di asilo politico;
  • quando il permesso di soggiorno viene richiesto per motivi di giustizia, per cui la durata di questo specifico documento sarà pari al periodo nel quale sarà effettuato il processo contro il cittadino extracomunitario.

LEGGI ANCHE Carta d’identità dimenticata? Ecco come prendere l’aereo

Dove si può viaggiare senza passaporto solo con la carta d’identità

Ecco quali sono i Paesi europei all’interno dei quali si può viaggiare senza dover esibire necessariamente il passaporto, ma semplicemente muniti di una carta d’identità, la quale deve risultare in corso di validità e valida per l’espatrio. In particolare, questi Stati sono:

  • Austria;
  • Belgio;
  • Croazia;
  • Danimarca;
  • Estonia;
  • Finlandia;
  • Francia;
  • Grecia;
  • Lettonia;
  • Lituania;
  • Lussemburgo;
  • Malta;
  • Paesi bassi;
  • Polonia;
  • Portogallo;
  • Repubblica Ceca;
  • Romania;
  • Slovacchia;
  • Slovenia;
  • Spagna;
  • Svezia;
  • Ungheria.

Ecco, invece, quali sono i Paesi, i quali non fanno parte dell’Unione Europea, ma all’interno dei quali è comunque possibile viaggiare senza passaporto, ma semplicemente esibendo il proprio documento d’identità in corso di validità, valido per l’espatrio:

  • Albania;
  • Andorra;
  • Azzorre;
  • Bosnia-Erzegovina;
  • Città del Vaticano;
  • Egitto;
  • Georgia;
  • Gibilterra;
  • Guadalupa;
  • Guyana francese;
  • Irlanda;
  • Islanda;
  • Kazakistan;
  • Kirghizistan;
  • Liechtenstein;
  • Madeira;
  • Marocco;
  • Martinica;
  • Moldavia;
  • Nauru;
  • Norvegia;
  • Principato di Monaco;
  • Repubblica di Macedonia del Nord;
  • Repubblica di Montenegro;
  • Réunion;
  • San Marino;
  • Serbia;
  • Svizzera;
  • Tunisia;
  • Turchia.

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