Esclusione dall’eredità: che cosa si può fare per uscire da questa trappola?

Chi subisce l'esclusione da un eredità e non sa che fare ha la possibilità di difendersi attraverso uno strumento legale chiamato "impugnazione".

L’eredità è uno degli argomenti che creano più disguidi e scontri all’interno del nucleo familiare. Capita sovente, infatti, che qualcuno infatti potrebbe essere volontariamente escluso dal testatore. Generalmente, questo tipo di situazione si verifica quando non è presente un testamento e i contendenti più avidi cercano di buttare fuori dal cerchio gli altri.

Le dinamiche possono essere tante e questa che è stata appena citata risulta una delle più comuni. In altri contesti l’esclusione si può trovare persino nel testamento.

In ogni caso, la legge prevede le casistiche all’interno delle quali è possibile o meno l’esclusione: infatti, l’eredità non è sotto il pieno controllo di colui o colei che sottoscrive il testamento (de cuius).

Il Codice Civile identifica chi sono gli eredi legittimi e indica anche altri elementi importanti come le proporzioni che si possono ottenere.

Secondo il Codice esistono anche gli eredi legittimari, ossia coloro che non possono essere esclusi dalla distribuzione dell’eredità salvo casi particolarmente gravi.

Esclusione dall’eredità: l’importanza del testamento

Il testamento, come anzidetto, è un documento fondamentale per rendere il più chiaro e semplice possibile il processo di divisione dell’eredità.

Pertanto, se nel testamento è previsto in se nel testamento sta scritto in maniera precisa chi può essere beneficiario e chi no non ci si può sbagliare.

Bisogna considerare che, qualora il testatore dovesse decidere di cambiare idea e per un motivo o per l’altro non aggiornasse il documento, si fa fede sempre alla comunicazione scritta redatta precedentemente.

Occorre ricordare, a tal proposito, che gli eredi legittimi possono essere esclusi dall’eredità, ma non gli eredi legittimari, che nella maggior parte dei casi sono coniuge e figli, salvo gravi eccezioni in cui risultano esserne indegni.

Esclusione dal testamento: cosa significa “essere indegno”?

Ci sono alcune situazioni in cui persino un erede legittimario può essere escluso dall’eredità; al fine di identificare l’indegnità dell’erede vi sono specifiche fattispecie di reato che l’erede ha commesso al fine di aggravare la propria posizione nei confronti del de cuius.

Il primo caso riguarda l’omicidio o il tentato omicidio del proprietario del patrimonio. Il secondo riguarda il tentativo d’indurre al suicidio il proprietario, specie se dovesse essere malato o con qualche disabilità. La terza fattispecie, infine, consiste nel costringere il testatore a scrivere il testamento e a forzare modifiche attraverso minacce e violenza. In quest’ultimo caso l’erede ha modificato di proprio pugno il testamento per perseguire i suoi interessi.

Pertanto, a meno che uno degli eredi legittimari non si macchi di questi reati, non può essere escluso de iure né de facto dall’eredità.

Esclusione dall’eredità: come difendersi?

Generalmente, coloro che rischiano maggiormente l’esclusione dall’eredità non sono tanto gli eredi legittimari, quanto gli eredi legittimi.

L’azione legale che si utilizza per difendersi si chiama impugnazione del testamento e i tempi burocratici sono abbastanza variabili.

L’impugnazione ha come ultimo scopo l’annullazione, la nullità o l’annullamento del testamento, concetti apparentemente simili ma profondamente diversi tra di loro.

Il concetto di nullità concerne sostanzialmente che il testamento redatto sia in qualche modo irregolare ai sensi di legge.

L’annullamento entra in gioco nel caso in cui la scrittura di questo testamento sia il frutto di una costrizione. In questo caso si ha un tempo di 5 anni per impugnare il testamento. La nullità, invece, non presuppone limiti temporali. L’annullazione, infine, è la prosecuzione della nullità, ossia l’accertamento da parte del giudice dell’illegalità del documento.

L’impugnazione ha un tempo limite di 10 anni.

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
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