Se fino ad una certa età i genitori si sono occupati dei figli, arriva sempre, prima o poi, il momento in cui anche i figli sono chiamati ad occuparsi dei propri genitori anziani. Pilastri e spalle sicure, arrivati ad un’età avanzata anche i genitori hanno bisogno di essere accuditi, ma, spesso, nessuno ha voglia di accudirli e occuparsene.
Tuttavia, non c’è solo in ballo l’aspetto morale della questione, ma anche legale: la legge stessa, infatti, prevede alcuni obblighi di assistenza. Nel testo ci focalizzeremo solo ed esclusivamente sull’aspetto normativo della questione, tralasciando l’aspetto morale, esclusivamente personale, e spiegheremo chi e quando deve occuparsi dei genitori anziani.
Chi deve occuparsi dei genitori anziani
Anche i genitori, prima o poi, hanno bisogno di assistenza. Quando non sono in grado di provvedere a se stessi e ai propri bisogni, anche economici, allora tocca ai figli prendersene cura. Non ci stiamo riferendo ad un obbligo morale, ma a stabilirlo è la legge: dopo molti anni, i ruoli potrebbero ribaltarsi.
Si tratta di situazioni molto delicate, soprattutto quando si è in presenza di più figli. Uno di essi, infatti, potrebbe non volersene prendersene cura per problemi di varia natura: economici, lavorativi, familiari o, semplicemente, per mancanza di tempo – e di volontà.
Abbiamo detto che si tratta di un obbligo previsto dalla legge: è stabilito dall’articolo 433 del Codice Civile, secondo il quale i figli rientrano tra le persone tenute al versamento degli alimenti. Ricordiamo che gli alimenti spettano a tutti coloro non economicamente autosufficienti e riguardano le esigenze primarie di una persona. Pertanto, i figli sono i primi a doversi occupare dei genitori, versando gli alimenti quando questi ultimi non sono in grado di provvedere economicamente a se stessi. Ovviamente, i figli devono contribuire in proporzione alle entrate economiche e sono esonerati dall’obbligo quando non ne hanno oggettivamente le possibilità.
La legge non fa distinzioni tra chi è coniugato e chi no e, quindi, tutti i figli sono tenuti ad occuparsi dei genitori. Spesso, però, i problemi non sono di natura economici, ma sopraggiungono quando è necessaria una costante assistenza domestica. Proprio la suddivisione dei ruoli, il più delle volte, è causa di litigi tra i fratelli e le sorelle.
Assistenza ai genitori anziani, ecco le agevolazioni economiche
L’assistenza domiciliare agli anziani, molto spesso, si dimostra particolarmente onerosa. Le spese da affrontare diventano ingenti soprattutto nei casi in cui il genitore è malato e deve sottoporsi a continue cure mediche e sanitarie. I figli sono tenuti anche a provvedere a queste spese, quando il genitore non ha la possibilità economica per far fronte ai costi di assistenza.
Tuttavia, in parte, è possibile detrarre le spese sanitarie per l’assistenza alle persone non autosufficienti in sede di dichiarazione dei redditi. Per chi non lo sapesse, infatti, gli anziani e le persone disabili possono beneficiare di alcune detrazioni e deduzioni fiscali nei modelli dichiarativi. Possiamo fare l’esempio delle spese della casa di riposo, delle prestazioni specialistiche o di quelle rese da un medico generico, così come l’acquisto di medicinali e così via.
Per conoscere quali spese si possono detrarre, è consigliabile leggere le istruzioni di compilazione del Modello 730/2023 e del Modello Redditi PF 2023.
Quando i genitori hanno diritto a ricevere gli alimenti
Torniamo a parlare dell’obbligo da parte dei figli di versare gli alimenti ai genitori non in grado di provvedere a se stessi.
L’obbligo dipende da alcune condizioni, a partire dallo stato di bisogno dei genitori. Gli altri requisiti da considerare sono i seguenti:
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L’esistenza del vincolo relazionale;
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La capacità economica di sostenere le spese per gli alimenti;
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L’incapacità dei genitori di provvedere in altra maniera al proprio sostentamento.
Anche se i genitori, la maggior parte delle volte, rifiutano – per diverse ragioni – l’aiuto economico e assistenziale dei figli, potrebbero a ragione promuovere un giudizio civile e ottenere il pagamento delle somme spettanti. D’altro canto gli stessi figli potrebbero rischiare l’accusa di abbandono di persone incapaci.
L’obbligo di versare gli alimenti ricade, indistintamente, su tutti i figli. Capita che un fratello non si voglia occupare del genitore. Si potrebbe citarlo in giudizio? Tra fratelli non è possibile citarsi in giudizio, ma può farlo solo il genitore perché in qualità di creditore può far valere i propri diritti. Se il genitore non agisce, non ci sono altri modi per far pagare anche i fratelli inadempienti. C’è solo un’alternativa: rivolgersi all’amministratore di sostegno, ma sempre e solo se il giudice tutelare lo ritenga opportuno.
Facciamo, infine, una breve distinzione tra gli alimenti e il mantenimento. Nel primo caso, si tratta di garantire esclusivamente i beni primari. Il mantenimento, invece, serve a provvedere ad altre esigenze, più ampie rispetto al vitto e all’alloggio.