Green Pass dal 1 febbraio: lock down per i non vaccinati!

Green pass, dal 1 febbraio sarà necessario praticamente per accedere a qualsiasi tipo di attività ritenute non essenziale. Nella lista anche i tabaccai.

A partire dal 1 febbraio chi non avrà il Green Pass rilasciato tramite la vaccinazione, guarigione dal Covid-19 o ottenuto mediante tampone negativo, dovrà subire una pesante stretta a causa delle pesantissime limitazioni contenute nel nuovo Dpcm.

Un vero e proprio lock down per non vaccinati, il nuovo decreto infatti prevede una lunga lista di attività alle quali a partire dal 1 febbraio 2022 si potrà accedere solo presentando la certificazione verde.

La misura è ancora in fase di definizione, il tema è delicato, decidere il confine delle nuove limitazioni è una missione delicata ragion per cui prima di ufficializzare il tutto il Governo si sta prendendo ancora qualche ora.

L’accesso senza green pass verrà garantito solo per quelle attività primarie necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali, ma quali sono?

La lista redatta dal ministro della Pubblica amministrazione con la collaborazione degli altri altri dicasteri è quasi pronta.

Nella giornata di oggi, martedì 18 gennaio, è previsto un altro tavolo in cui le forze al Governo si riuniranno per discutere gli ultimi dettagli.

La certezza sui luoghi in cui ci si potrà recare senza certificato verde sono: farmacie, ospedali, supermercati, tribunali se chiamati a testimoniare e distretti di polizia.

Per il resto è tutto in fase di definizione con il ministro Giorgetti che spinge per un allentamento delle restrizioni, ma molto probabilmente la lista degli risulterà molto più serrata di quanto ci si potesse immaginare.

Per chi fosse interessato all’argomento, di seguito un video pubblicato dalla redazione di Speedy News Italia nel quale viene approfondito il Decreto del 5 gennaio riguardo l’obbligo vaccinale per gli over 50.

Dove si potrà entrare senza green pass dal 1° febbraio

Cerchiamo di fare chiarezza in merito alle numerose misure di contrasto che si susseguono per cercare di contrastare l’aumento dei contagi da covid-19 in un periodo in cui la pandemia sembra aver toccato il picco.

Dal 1 febbraio la lista delle attività in cui ci si potrà recare solo presentando un Green Pass valido si allunga.

Banche, uffici postali, uffici pubblici e attività ritenute non essenziali si potranno raggiungere solo con la certificazione verde.

Il nuovo Dpcm non arriva all’improvviso, ma va ad ampliare quanto previsto dal decreto Covid-19 varato in data 5 gennaio che ha introdotto di fatto l’obbligo vaccinale per gli over 50 per poter recarsi nei rispettivi posti di lavoro pubblici e privati.

Successivamente a partire dal 20 gennaio il Green Pass base (ottenibile anche con un tampone fatto 48 ore prima) sarà obbligatorio anche per andare da barbieri, parrucchieri ed estetisti.

Ora tale decreto, in vigore fino al 31 marzo sembra non bastare più non si vuole rischiare di mandare all’aria i progressi fatti contro il virus che vedono a fronte di moltissimi contagi un calo importante del numero delle ospedalizzazioni e dei decessi, dati provenienti dall’ultimo bollettino consultabile cliccando qui.

Ecco il motivo di una nuova stretta e la necessità di nuovo Dpcm.

La lista ancora da completare delle attività commerciali e dei servizi ai quali si potrà accedere da non vaccinati sarà comunque molto corta.

Si parla di macellai, supermercati e farmacie, restano esclusi invece tabaccai, negozi di abbigliamento (ad eccezioni dei banchi degli ambulanti all’aperto) oltre che a librerie e negozi di giocattoli.

La stretta è talmente importante che si può parlare di vero e proprio lock down per i non vaccinati, le attività ritenute essenziali infatti pare sia addirittura più corta di quella prevista da un eventuale area geografica in zona rossa.

Al documento stanno lavorando i vari ministeri guidati dal ministro della Pubblica amministrazione e dello Sviluppo Economico.

In serata è dunque attesa l’ufficialità con la firma del presidente del consiglio Mario Draghi.

Green Pass: tutta le attività in cui ci si potrà recare senza il certificato verde

Fra poche ore scopriremo dove ci si potrà recare senza green pass, tutto lascia pensare però ad un vero e proprio lock down mascherato per i non vaccinati.

l Dpcm entrerà in vigore a partire dal 1 febbraio prossimo giorno in cui le attività aperte ai non vaccinati saranno, pescherie, macellerie, alimentari ed ipermercati.

L’accesso senza Green Pass sarà anche consentito ai mercali rionali dove ci si potrà recare per fare la spesa o acquistare capi di abbigliamento.

Certificato verde invece per accedere a negozi di abbigliamento e negozi per bambini compresi quelli che vendono giocattoli.

Libero acceso a farmacie, parafarmacie, benzinai, negozi per animali, meccanici di auto e moto tutte attività per le quali non sarà previsto l’obbligo vaccinale.

Ingressi permessi ai non vaccinati in ospedali, per urgenze al pronto soccorso così come in cliniche e laboratori per sottoporsi a visite specialistiche ed analisi.

Niente Green Pass anche nel caso in cui si debba recare in centrale di Polizia per dover effettuare una denuncia o presso i tribunali come testimone in un processo.

Green Pass per i tabaccai ed edicole

Discorso a parte per edicole tabaccherie.

Per quanto riguarda le edicole potranno vendere riviste e giornali a chi no possiede il Green Pass ma solo chioschi all’aperto, vendita proibita invece se libri , riviste e quotidiani sono in cartolerie o librerie.

Per quanto riguarda i tabaccai invece il governo ha pensato, a differenza di quanto accaduto sino ad ora, di includerli nella lista di attività ritenute non essenziali e per le quali servirà il Green Pass.

Proibito l’ingresso anche nei bar per l’acquisto di sigarette, insomma l’unica possibilità per i fumatori, non vaccinati sarà rappresentata dai distributori automatici.

Il nuovo Dpcm in sintesi: la validità del Green Pass scende a sei mesi

Tutte le attività che non verranno contemplate nella lista del nuovo Dpcm saranno ritenute non essenziali e quindi ci si potrà accedere solo con un Green Pass ottenibile tramite vaccinazione o tramite l’esito di un tampone molecolare (che avrà una durata di 72 ore ) o antigenico (in questo caso la validità sarà di 48 ore) in alternativa si potrà ottenere anche successivamente alla guarigione dopo aver contratto il Covid-19.

Riassumendo il tutto, di seguito la mappa temporale dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni con le principali date da segnare in calendario: 

  • a partire dal 20 gennaio tutte le attività per la cura del corpo come estetisti e centri massaggi, oltre che barbieri e parrucchieri dovranno richiedere ai propri clienti un Green Pass valido;
  • il 31 gennaio termina lo stop a concerti ed eventi all’aperto. Finalmente ci sarà l’ok per la riapertura delle discoteche;
  • dal 1 febbraio Green Pass obbligatorio per accedere a uffici e negozi.

Importantissimo segnalare anche la riduzione della validità del Green Pass che da 9 mesi a partire dal giorno della somministrazione della seconda dose scenderà a 6 mesi, questo entrerà in vigore a partire dal 1 febbraio e non sarà retroattivo, ciò significa che il certificato verde scadrà anche a coloro che hanno ricevuto  la seconda dose da più di 180 giorni.

Insomma continuano ad aumentare le restrizioni non senza discussioni, l’Italia ad oggi è il paese europeo con le regole più stringenti. Giusto o sbagliato continuare in modo così insistente con la politica del Green Pass?

Ad oggi gli italiani non vaccinati sono sempre di meno, esperti virologi e la maggior parte della politica è convinta che la situazione attuale che vede un netto calo di ospedalizzazioni e deceduti sia merito dei vaccini ecco il motivo di misure che spingono la popolazione a dover necessariamente ottenere il Green Pass.

Redazione Trend-online.com
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