Green pass addio, Draghi ci libera da mascherine e controlli

Il premier Mario Draghi ed il suo Governo sono pronti ad allentare la presa sul green pass e sui controlli per entrare al lavoro. L'Esecutivo avrebbe allo studio un programma per alleggerire drasticamente tutte le restrizioni che ci sono in questo periodo, purché entro dicembre almeno nove Italiani su dieci siano immunizzati e siano stati completati i richiami per le persone più fragili.

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Il premier Mario Draghi ed il suo Governo sono pronti ad allentare la presa sul green pass e sui controlli per entrare al lavoro. L'Esecutivo avrebbe allo studio un programma per alleggerire drasticamente tutte le restrizioni che ci sono in questo periodo, purché entro dicembre almeno nove Italiani su dieci siano immunizzati e siano stati completati i richiami per le persone più fragili. A questo punto i green pass e le protenzioni, come la mascherina, saranno obbligatori solo e soltanto per le discoteche, gli eventi sportivi ed i concerti, che avranno una capienza pari al 100%.

In pochi se lo aspettavano, ma il Governo starebbe preparando una bella sorpresa da mettere sotto l'albero di Natale: l'addio al green pass, per il quale sarebbe definitivamente stoppato l'obbligo generalizzato. L'uso della certificazione verde sarebbe rischiesta solo e soltanto in ambienti circoscritti e per determinati eventi e luoghi, nei quali il rischio di assembramento è alto. Tra questi rientrerebbero stadi, discoteche e concerti. Cts e Governo starebbero già lavorando al cronoprogramma, che prevede l'abbandono graduale del green pass dal 1° gennaio 2022. Prima di quella data sarà complicato; anche se tutto sarà legato dall'andamento della campagna vaccinale.

Addio al green pass!

L'obiettivo è quello di liberare gli Italiani dalle ultime restrizioni, ma soprattutto dall'incombenza del green pass. Per raggiungere questo scopo è necessario riuscire a raggiungere quota 90% di vaccinati. In questo momento l'asticella è ferma a quota 85,4%. Matematicamente parlando mancano almeno 2,5 milioni di Italiani all'appello. Fino ad oggi la campagna vaccinale ha fatto registrare una media di circa 400mila somministrazioni alla settimana: nel caso in cui questa media rimanesse inalterata, la soglia del 90% dovrebbe essere raggiunta entro la fine di dicembre. Questo, comunque, non sarebbe l'unico parametro da tenere in considerazione. Il Governo ha in programma di completare la somministrazione della terza dose agli anziani ed alle persone fragili, poi si potrà pensare ad allentare il campo di applicazione del green pass.

Comunque vada l'Italia non si libererà di questa incombenza prima dell'inizio di gennaio. L'Esecutivo non ha alcune intenzione di allentare le restrizioni che ci sono ad oggi, perché teme che l'influenza stagionale possa generare un'ulteriore pressione sugli ospedali. Ricordiamo, poi, che il 31 dicembre 2021 terminerà anche lo stato di emergenza: l'obbligo del green pass è vincolato allo stato di emergenza. Nel momento in cui usciremo dall'emergenza, l'obbligo della certificazione verde rimarrà solo e soltanto per alcuni eventi e settori.

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Stop al green pass!

Come cambierebbero i rapporti degli Italiani con il green pass? Lo schema allo studio del Governo prevede uno stop vero e proprio all'uso della certificazione verde per poter accedere a ristoranti, bar e pub al chiuso. Teoricamente non dovrebbe venire richiesto il green pass nemmeno per spostarsi all'estero, ma soprattutto dovrebbe saltare l'obbligo anche per i lavoratori. Ne rimarrebbero esclusi solo quanti abbiano delle mansioni a contatto con il pubblico, che dovranno continuare ad avere il green pass. Obbligo della certificazione verde anche per accedere a discoteche, concerti e stadi. Ma in questo caso ci sarà un'importante novità: saranno completamente aboliti i limiti della capienza. Ricordiamo che il tutto è vincolato al raggiungimento di una quota pari al 90% di vaccinati. 

Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, non si sbilancia su questa ipotesi:

Noi abbiamo lo stato di emergenza che arriva per ora a fine anno. Io credo che, se il quadro epidemiologico continuerà ad essere positivo e se i cittadini italiani continueranno a vaccinarsi, è ragionevole pensare che a fine anno potrebbero essere riviste alcune misure restrittive tra cui anche l'utilizzo del green pass. Il green pass è stato sicuramente uno strumento che ci ha consentito di progredire positivamente nella campagna vaccinale, ma io credo che l'obiettivo del 90% della platea vaccinabile è assolutamente un obiettivo raggiungibile e quella condizione che ci permette di gestire e governare la pandemia e una riduzione dell'utilizzo del green pass.

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Una strada tutta in sallita!

Questa ipotesi è appoggiata anche dalle regioni. Massimiliano Fedriga, Governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della conferenza Stato-Regioni, che, nel corso di un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, spiega:

Se la campagna vaccinale raggiunge il 90% (siamo all'85) penso che vi siano le possibilità di eliminarlo. Credo possa succedere entro la fine dell'anno.

Dobbiamo prepararci a dire addio non solo al green pass, ma anche all'uso della mascherina al chiuso. Nei bar e nei ristoranti sarà obbligatorio rispettare unicamente il distanziamento. Questi sono segnali che stiamo tornando lentamente alla normalità Anche gli esperti si dicono molto ottimisti. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, afferma: 

Io credo che, raggiunto il 90% che sarà dato da chi è vaccinato più chi è immune, allora si debba iniziare una rapida discesa verso l'eliminazione di tutte le restrizioni anti-contagio. Mascherina al chiuso-compresa.

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