Green pass: come ottenerlo, durata, dove serve? La guida

Come ottenere il Green pass e il Super Green pass? Quali sono le differenze? Quanto dura la mia certificazione? Dove è obbligatoria? La guida completa.

Green pass base, Super Green pass, vaccino, tampone e quarantena: le regole continuano a cambiare e non ci si capisce nulla! Ecco una guida utile per la sopravvivenza al tempo del Covid-19.

Se hai ancora dubbi su come si ottiene il Green pass base, quali sono le differenze con il Super Green pass, qual è la durata delle certificazioni e quando è necessaria l’una piuttosto che l’altra, sei nel posto giusto. Se ancora ti confondi sulle scadenze e sugli obblighi, ecco un calendario con tutte le regole in vigore fino al 31 marzo 2022.

Infatti, il Green pass è una certificazione obbligatoria per alcune attività produttive e commerciali, oltre che per il lavoro, ma solo fino alla fine dello stato di emergenza. E anche l’obbligo vaccinale ha una sua scadenza: ma quali sono le categorie di lavoratori o cittadini che devono sottoporsi alla vaccinazione per non incorrere in sanzioni? E quali sono le multe previste per chi non rispetta le regole sul Green pass?

Tutte le risposte ai dubbi più comuni le trovi in questo articolo: cos’è e come funziona il Green pass, quali sono le diverse tipologie di certificazione esistenti, come si possono ottenere, quanto durano, scadenze, regole, obblighi e molto altro!

Green pass: cos’è il certificato verde?

La certificazione verde, conosciuta anche come Green pass, è uno strumento introdotto a livello europeo per garantire la libera circolare delle persone all’interno dell’Unione Europea. Una proposta della Commissione europea che si è poi concretizzata in uno strumento versatile, applicabile a diversi ambiti della vita sociale.

Inizialmente, infatti, per spostarsi tra un Paese e un altro, tra una regione e un’altra, e talvolta anche tra un comune e un altro, avevamo bisogno di compilare un’autocertificazione. Ci si poteva spostare solo per motivi di salute, lavoro o estrema necessità.

Ad oggi, invece, grazie al Green pass possiamo muoverci liberamente sul territorio italiano, oltre a poter accedere a qualsiasi attività economica in sicurezza e tranquillità.

Il certificato verde consiste in un codice QR che, una volta scannerizzato, contiene una serie di informazioni sul cittadino: il nome, il cognome, la data di nascita, la data di effettuazione della vaccinazione, del tampone o la data di guarigione dal Covid, la scadenza.

Il Green pass viene rilasciato dal Ministero della Salute a tutti i cittadini dai 12 anni in su, in versione digitale (stampabile), è gratuito, valido in tutta l’Unione Europea, e disponibile in più lingue diverse.

Green pass base e Super Green pass: tutte le tipologie!

Esistono però diverse tipologie di certificazione che variano al variare della modalità con la quale sono state ottenute e in base alla loro validità. 

Possiamo distinguere, in particolare, due tipologie principali: 

  • il Green pass base;
  • il Super Green pass.

Recentemente è stato introdotto anche un Green pass booster, così chiamato per il fatto che viene elargito soltanto a quei cittadini che hanno effettuato anche la terza somministrazione del vaccino. 

Molto spesso c’è confusione sulle modalità di ottenimento delle diverse certificazioni, sulla loro durata e sul loro utilizzo. Le regole sono in continuo cambiamento e orientarsi è diventato quasi impossibile. 

Cerchiamo di fare chiarezza specificando tutto quello che c’è da sapere sulle tre tipologie di Green pass disponibili.

Green pass base: come si ottiene e quanto dura?

Il Green pass base è il primo certificato che si ottiene nel momento in cui viene effettuata la prima o la seconda somministrazione del vaccino, ma questo non è l’unico modo per ottenerla. 

Esistono tre modalità diverse che permettono di ottenere il Green pass base:

  • effettuando la somministrazione del vaccino, la cui validità è variabile dai 6 dopo la seconda dose ai 9 mesi dopo la terza dose (booster);
  • una volta guariti dal Covid-19, con apposita certificazione medica e validità pari a 6 mesi;
  • effettuando un tampone (rapido o molecolare) con risultato negativo.

Ricorda che anche i tamponi permettono di ottenere la certificazione di base, ma con alcuni limiti: effettuando un tampone rapido la validità del Green pass si limita a 48 ore successive; mentre effettuando un tampone molecolare la validità si estende per le 72 ore successive.

Super Green pass con vaccino: come si ottiene e quanto dura?

La prima modalità che abbiamo ricordato nel paragrafo precedente, utile per ottenere il Green pass base ma anche il Super Green pass, è l’effettuazione della vaccinazione contro il Covid-19.

Le tempistiche per l’ottenimento del Super Green pass con il vaccino sono variabili: dopo la prima dose il certificato viene generato entro le successive 48 ore, ma la validità è limitata dal 15esimo giorno successivo alla somministrazione alla data di prenotazione della seconda dose; per la dose successiva, invece, il Green pass è valido dalle 48 ore successive alla somministrazione e per i 9 mesi successivi (dal 1° febbraio la validità si riduce a 6 mesi). 

Super Green pass per i guariti: come ottenerlo?

Tutti coloro che sono risultati positivi al Covid-19 possono ottenere il Green pass rafforzato, o Super Green pass. Come fare?

Chiedendo al proprio medico curante l’apposita certificazione attestante la guarigione dall’infezione, anche dopo la guarigione dal Covid-19 è possibile ottenere un Green pass valido 6 mesi (in Italia). Tale certificazione è valida solo per 180 giorni (dopo il primo tampone molecolare positivo) negli altri Paesi dell’Unione Europea.

Un caso particolare è costituito da coloro che, nonostante abbiano effettuato al vaccinazione, hanno contratto il Covid. Come ci si comporta in queste situazioni?

Tutti coloro che sono risultati positivi al Covid-19 entro i 14 giorni successivi alla somministrazione della prima dose di vaccino, riceveranno un Green pass – derivante da guarigione – valido 6 mesi dalla data di emissione.

Chi, invece, risulta positivo al Covid-19 dopo i 14 giorni successivi alla somministrazione della prima dose, oppure dopo il completamento del ciclo vaccinale, anche con booster, riceverà una certificazione derivante da guarigione valida 9 mesi dalla data di emissione (validità ridotta a 6 mesi dal 1° febbraio 2022). 

Green pass booster: come si ottiene?

Il Green pass booster è la certificazione che si ottiene dopo l’effettuazione della terza dose di vaccino (chiamata appunto booster).

Quest’ultimo certificato è valido 9 mesi dalla data di effettuazione della terza dose di vaccino (ridotto a 6 mesi dal 1° febbraio 2022) e viene generato a distanza di 48 ore dalla somministrazione. La terza dose si può prenotare a distanza di 4 mesi dalla seconda somministrazione.

Un altro metodo attraverso il quale ottenere il Green pass booster è l’effettuazione di un tampone rapido o molecolare – con risultato negativo – eseguito nelle 48 ore precedenti, per tutti coloro che non hanno ancora effettuato la dose booster, ma che hanno ricevuto la seconda somministrazione da non più di 6 mesi.

Ricordiamo che il Green pass booster è obbligatorio per recarsi presso strutture residenziali, socio assistenziali, socio sanitarie e hospice.

Green pass obbligatorio: per chi?

Alcune categorie di lavoratori, oppure alcuni cittadini oltre un certo limite di età, sono sottoposti all’obbligo vaccinale per una questione di tutela della salute personale e sociale. A queste categorie di soggetti si applicano opportune sanzioni in caso di mancata vaccinazione.

Per esempio, i primi ad essere sottoposti all’obbligo vaccinale sono stati i medici, gli infermieri e gli operatori delle strutture sanitarie. In seguito, a partire dal 1° settembre 2021, a queste categorie sono state aggiunte anche le forze dell’ordine, i militari, il personale scolastico e i professori universitari.

Infine, a partire dal 1° febbraio 2022 anche tutti gli over 50 sono sottoposti all’obbligo vaccinale, mentre per accedere al lavoro – a partire dal 15 febbraio – sarà necessario il Green pass derivante da vaccinazione per tutti gli over 50.

Le sanzioni previste per i lavoratori che non rispettano la normativa, ovvero coloro che si recano sul posto di lavoro privi di vaccinazione, è compresa tra 400 e 1.000 euro, con relativa sospensione dal lavoro e dalla percezione dello stipendio. 

Per tutti gli over 50 che non rispettano l’obbligo vaccinale, invece, è prevista la ricezione di una notifica dall’Agenzia delle Entrate, con relativa multa pari a 100 euro una tantum. Se non vaccinati, a partire dal 15 febbraio, i lavoratori over 50 rischiano di incorrere anche in una sanzione da 600 a 1.500 euro.

A partire dal 1° ottobre 2021, infine, tutti i lavoratori di qualsiasi categoria produttiva dovranno recarsi sul posto di lavoro presentando un Green pass valido, derivante da tampone negativo, vaccinazione o guarigione. 

Green pass: dove è obbligatorio in Italia. Le regole

Il Green pass, ad oggi, è diventato obbligatorio per accedere a moltissimi luoghi della vita sociale: se inizialmente era necessario solo per spostarsi o viaggiare al di fuori dell’Italia, ad oggi è richiesto anche per accedere ai luoghi pubblici.

Per esempio, è obbligatorio possedere il Super Green pass per accedere alle palestre e alle piscine, ai centri culturali e ricreativi, ai cinema e ai teatri, alle sagre e agli eventi, ai concerti, ai centri benessere e ai centri termali. Per consumare un pasto caldo al ristorante, sia all’aperto sia al chiuso, o per le consumazioni al bar, anche al bancone.

Il Green pass è obbligatorio anche per accedere ai mezzi di trasporto pubblico, anche locale, con l’aggiunta dell’obbligo di mascherina ffp2.

Green pass – anche derivante da tampone negativo – richiesto anche per accedere ai centri estetici, dal parrucchiere e dal barbiere (a partire dal 20 gennaio 2022). E ancora: dal 1° febbraio 2022 è richiesto il Green pass anche per accedere agli uffici pubblici, in Posta, in banca, e nei negozi. Anche per ritirare la pensione in Posta è obbligatorio esibire il Green pass.

Persino per continuare a percepire il reddito di cittadinanza è obbligatorio il Green pass. Insomma, si tratta di un must-have: il Green pass è diventato ormai come la carta di identità.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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