Green pass per pensioni, RdC e negozi: le nuove regole Covid

Dal 1° febbraio 2022 scattano nuove regole Covid: Green pass obbligatorio per ritirare la pensione, per il reddito di cittadinanza, e per entrare nei negozi!

Da oggi, 1° febbraio 2022, scattano nuove regole Covid sull’utilizzo del Green pass e sull’obbligo vaccinale: non solo la certificazione verde di base si estende anche ai titolari di pensione e del reddito di cittadinanza, ma il Green pass (derivante da tampone) servirà anche per entrare in moltissimi negozi.

E se non vogliamo rimanere senza pensione (per chi ritira l’assegno in Posta), è bene preparare il Green pass per accedere allo sportello. Anche per pagare i bollettini sarà obbligatoria la certificazione, così come per entrare in banca o per fruire dei servizi finanziari.

Infine, l’ultimo decreto Covid approvato dal Governo a inizio gennaio prevede anche l’estensione dellobbligo vaccinale per tutti gli over 50: dal 1° febbraio scattano le multe dell’Agenzia delle Entrate. Dal 15 febbraio, invece, agli over 50 servirà il Super Green pass per recarsi al lavoro. Cosa si rischia, come si paga, quanto tempo c’è per mettersi in regola? 

Scopriamo insieme quali sono le novità di febbraio su Green pass, pensioni, reddito di cittadinanza e restrizioni Covid-19. È in arrivo un nuovo decreto ristori? Ecco i dettagli!

Green pass: le nuove regole dal 1° febbraio 2022

Il 1° febbraio 2022 è una nuova data spartiacque che andrà a modificare la nostra quotidianità. Il Green pass entra anche nei negozi, negli uffici postali, nelle banche, e nelle vite di tutti noi con ancora più forza.

Dopo lo step intermedio di estensione del Green pass ai servizi alla persona (parrucchieri e barbieri, centri estetici, e simili) a partire dal 20 gennaio 2022, ci si prepara alla nuova stretta.

Dal 1° febbraio la certificazione verde sarà da tenere sempre in tasca, per qualsiasi evenienza. Per andare nei tabaccai, nelle edicole al chiuso, nei negozi di abbigliamenti, nei centri commerciali (solo per citare alcuni negozi). È stato il Dpcm del Governo a fissare le poche attività esenti dall’obbligo di presentazione del Green pass per accedervi, e non si tratta dei soli servizi primari per la persona.

Ricordiamo che per alcuni negozi, per la Posta, la Banca, gli uffici pubblici, e per tutti i luoghi ove viene esteso l’obbligo di Green pass, è possibile svolgere un tampone per poter avere accesso. Chiaramente tutti i vaccinati e guariti che possiedono il Super Green pass saranno in regola.

Vediamo nel dettaglio quando sarà obbligatorio presentare il Green pass e quando si potrà accedere nei negozi liberamente: ecco le nuove regole in vigore dal 1° febbraio 2022.

Green pass obbligatorio per ritirare la pensione in Posta

Partiamo da un tema scottante: le pensioni. Purtroppo non vi è stata una comunicazione efficace in merito alla relazione tra Green passe e pensioni: è obbligatorio possedere la certificazione per ricevere l’assegno? Si rischia di perdere la pensione senza Green pass? Assolutamente no.

La questione è un’altra: il Green pass, dal 1° febbraio 2022, diventa obbligatorio per andare a ritirare l’assegno pensionistico presso al Posta. Tutti i pensionati che seguono il calendario dei pagamenti anticipati delle pensioni in Posta, quindi, dovranno esibire il Green pass derivante da tampone, vaccino o guarigione per poter andare allo sportello.

È ancora possibile ritirare l’assegno alla pensione senza Green pass? Sì! Esistono diversi modi, tra i quali la delega ai Carabinieri e la consegna direttamente a casa per coloro che hanno più di 75 anni di età, oppure la delega al ritiro a terzi. (Per conoscere i dettagli puoi leggere il nostro articolo dedicato).

Chi, invece, riceve l’accredito della pensione in Banca non avrà alcun problema: certo è che per recarsi in filiale è necessario esibire il Green pass e fissare un appuntamento.

Green pass obbligatorio per i titolari RdC: chi rischia di perderlo?

Lo stesso discorso vale anche per i titolari del reddito di cittadinanza: non è stata fatta una comunicazione chiara in merito all’obbligo di Green pass e la confusione regna tra i cittadini. Si rischia di perdere il sussidio senza il Green pass? Per chi scatta l’obbligo dal 1° febbraio 2022?

Come abbiamo spiegato in un precedente articolo, sono tante le novità di febbraio sul reddito di cittadinanza: la più discussa è proprio l’introduzione dell’obbligo di Green pass. Tale obbligo, lo specifichiamo, non riguarda tutti.

Dal 1° febbraio 2022, infatti, scatta l’obbligo di presentazione del Green pass per accedere a qualsiasi tipo di ufficio pubblico, compresi anche i centri per l’impiego. Visto che una norma inserita nella Legge di Bilancio 2022 prevede la formazione obbligatoria (e in presenza) dei titolari RdC “occupabili”, tutti coloro che si recheranno presso i centir per l’impiego dovranno aver effettuato un tampone, la vaccinazione oppure essere guariti dal Covid.

I controlli del Green pass presso i centri per l’impiego potrebbero avvenire a campione, come avviene già per i mezzi di trasporto pubblico anche locale.

I titolari RdC che non devono recarsi presso i centri per l’impiego, invece, non hanno alcun obbligo di possesso del Green pass.

Green pass obbligatorio nei negozi: dove NON serve?

Il decreto Covid approvato il 7 gennaio scorso prevede l’estensione del Green pass anche nei negozi a partire dal 1° febbraio 2022. Tuttavia, è il successivo Dpcm, approvato il 21 gennaio 2022, a fissare quali attività sono esenti da tale obbligo.

L’elenco è assolutamente dettagliato, ma non prevede troppi negozi. Rimangono ad accesso libero, infatti, tutti i servizi primari per la persona: supermercati e ipermercati (per l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, a differenza di altre comunicazioni diffuse erroneamente), farmacie e parafarmacie, ottici, studi medici e veterinari, distributori di carburanti, uffici giudiziari e caserme per le denunce.

Accesso libero anche nei mercati rionali e nelle edicole, ma solo per i baracchini situati in uno spazio aperto. Per tutte le altre attività – non riportate nel decreto al quale si rimanda per un approfondimento completo dell’argomento – scatta l’obbligo di certificazione base, ovvero derivante anche da tampone negativo.

L’obbligo di Super Green pass (derivante quest’ultimo da vaccino o guarigione), inoltre, rimane confermato per i bar e i ristoranti; per le palestre, le piscine, gli impianti sciistici, per tutte quelle attività per le quali era già richiesto dai precedenti provvedimenti.

Il mancato controllo da parte dei titolari delle suddette attività comporta l’applicazione di una sanzione da 400 a 1.000 euro, oltre alla possibile chiusura temporanea dell’attività stessa.

Obbligo vaccinale per over 50: scattano le multe!

In parallelo all’estensione dell’obbligo di Green pass anche per i negozi, sempre dal 1° febbraio 2022 scatta anche l’obbligo di somministrazione di almeno una dose di vaccino per tutti i cittadini che hanno compiuto almeno 50 anni. Che si tratti di disoccupati, lavoratori o pensionati, il vaccino è obbligatorio.

Tutti coloro che non avranno effettuato almeno la prima somministrazione del vaccino o coloro che non avranno rispettato le date di richiamo per la seconda dose o il booster, entreranno nel mirino dell’Agenzia delle Entrate, che provvederà a notificare multe da 100 euro ai trasgressori

Si tratta – secondo alcune stime del Corriere del Mezzogiorno – di circa 116.684 italiani, con più di 50 anni di età, che non hanno ancora effettuato nemmeno una dose di vaccino.

O meglio: i controlli scatteranno dal 1° febbraio, ma le tempistiche per i pagamenti potrebbero estendersi addirittura ai 180 giorni successivi. La cartella esattoriale verrà notificata tramite Pec o raccomandata ai diretti interessati: sarà il Ministero della Salute a irrorare la sanzione, mentre la Riscossione provvederà alla notifica.

Non solo: dal 15 febbraio 2022 scatta l’obbligo di Super Green pass anche sul posto di lavoro per gli over 50. Non saranno più accettate le certificazioni derivanti da tampone negativo: chi non ha effettuato la vaccinazione oppure non è guarito dal Covid-19 rischia la sospensione dal lavoro e dallo stipendio sino a quando non presenterà un Super Green pass valido. 

Inoltre, è prevista anche l’applicazione di una sanzione da 600 a 1.500 euro per i lavoratori over 50 non in regola con la vaccinazione. I datori di lavoro che non effettueranno i dovuti controlli, invece, dovranno saldare un conto da 400 a 1.000 euro.

Green pass illimitato, discoteche chiuse, nuovi ristori: altre novità in arrivo

Un altro Consiglio dei Ministri – convocato in settimana per i temi più importanti – dovrà decidere nuove regole, ordinanze, obblighi da inserire in un successivo provvedimento. In ballo ci sono ancora moltissimi temi che spaziano dalla durata del Green pass all’addio al sistema a colori delle Regioni. Cosa può cambiare?

Il Governo dovrà decidere se prorogare o meno l’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto: alcuni quotidiani hanno già anticipato che l’esecutivo ha intenzione di confermare tale obbligo in tutta Italia almeno per le prossime settimane. 

Sulla durata del Green pass dopo la terza dose addizionale (il cosiddetto booster), invece, si pensa all’estensione illimitata della certificazione, che ad oggi è valida solo per i successivi 6 mesi. Dal mese di marzo, infatti, sarebbero in scadenza almeno 100 mila certificati.

Un’altra decisione importante riguarda, invece, le discoteche: nel decreto Festività, infatti, le sale da ballo e locali similari sono stati costretti a chiudere dal 30 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022. In scadenza di tale provvedimento il Governo dovrà decidere se riaprire queste attività o meno. Alcune fonti ufficiali indicano una nuova chiusura, almeno per i prossimi 10 giorni. Sono già stati stanziati – nel decreto Sostegni ter 2022 – opportuni ristori per le attività chiuse a causa della pandemia.

E sempre nel nuovo decreto del Governo dovrebbero confluire anche novità in merito a ristori e sostegni per le attività colpite dalle chiusure e dalla crisi. Si dovrà decidere su un eventuale scostamento di bilancio per intervenite ulteriormente su più fronti, compreso l’enorme aumento del costo delle bollette.

Nei prossimi giorni, con tutta probabilità, conosceremo dettagli importanti.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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