Green pass dopo prima dose: come cambiano le regole?

Tra la questione del green pass dopo la prima dose e l’annuncio riguardo al fatto che non verrà rinnovato lo stato di emergenza ci sono diverse novità.

Da poco è stato annunciato da Mario Draghi che lo stato emergenza non verrà rinnovato al suo scadere il 31 marzo 2022.  

Cosa succederà quindi alle regole attualmente in atto, come quella del green pass che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi.

Rimarranno gli obblighi attualmente in atto? Servirà ancora avere la certificazione verde? Sarà sempre possibile avere il green pass dopo la prima dose o verrà effettivamente ideato un green pass illimitato per un certo periodo di tempo? Cosa accadrà sul lavoro e sui luoghi pubblici?

Queste e altre domande si susseguono tra loro a seguito dell’annuncio riguardo lo stato di emergenza, ma comunque rimane ancora un intero mese di regole da seguire, in cui potranno cambiare diverse cose e, sicuramente, arriveranno precisazioni di diverso tipo a chiarire i dubbi.

La notizia ha infatti fatto nascere diversi interrogativi a cui si potrà ricevere risposta con il passare del tempo, ma una cosa è certa. Il fatto che, con tutta probabilità, lo stato di emergenza non verrà rinnovato, non significa il decadimento immediato delle varie regole anti-covid.

Per esempio, è già stato annunciato, riguardo al green pass, che questa certificazione continuerà ad accompagnare gli italiani ancora per i mesi a venire, oltre a essere sempre richiesta spesso quando si parla di Paesi esteri.

Cosa c’è da sapere, quindi, sul green pass per il momento e per il futuro?

Green pass dopo la prima dose: come si fa ad averlo e quanto aspettare

Dal 10 gennaio è cominciato il periodo che ha visto la comparsa dell’obbligo di possesso del cosiddetto “super green pass

Per chi ancora non lo sapesse, il super green pass si può ottenere in due modi: dopo aver contratto il covid-19 ed essere guariti, oppure a seguito della vaccinazione.

La differenza principale tra questa certificazione e il green pass normale è il fatto che il secondo si può avere anche semplicemente attraverso un tampone negativo ma, tuttavia, impedisce di accedere comunque a diversi luoghi.

Proprio per questo dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di super green pass si è visto un aumento non indifferente di persone che sono andate a fare la prima dose di vaccino.

Entrare in possesso del supergreen è semplice quindi, anche se i tempi cambiano a seconda della situazione.

  • Se si era già in possesso del green pass rafforzato e si fa la terza o la seconda dose, non si deve aspettare a meno che non si fosse scaduta la certificazione precedente. Verrà inviata una notifica via email per poterlo scaricare. La durata è di nove mesi.
  • Chi deve ancora fare la prima dose o l’ha appena fatta, deve aspettare 15 giorni perché il green pass sia attivo, tempo necessario per il vaccino per essere efficace, e dovrà poi anche rispettare le date dei richiami.
  • Coloro che guariscono dal covid riceveranno il super green pass una volta che saranno considerati guariti. In questo caso la durata è di sei mesi.

Per poter entrare in possesso del proprio green pass rafforzato, oltre che attraverso l’email che viene inviata automaticamente, si può accedere al sito www.dgc.gov.it utilizzando la tessera sanitaria, o scaricare le app Immuni o IOe accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico regionale.

Tuttavia c’è chi potrebbe chiedersi quale possa essere l’utilità del green pass e del super green pass ora che si conosce l’intenzione di non voler rinnovare lo stato di emergenza dopo il 31 marzo.

Tuttavia, anche se è vero che con lo scadere dello stato di emergenza le cose cambieranno, è anche vero che è già stato chiarito che l’obbligo di super green pass rimarrà per i mesi a seguire, venendo pian piano eliminato nel corso del tempo, proprio per evitare il ritorno a situazioni gravi.

Non si deve leggere questa situazione come un liberi tutti quindi, ma come l’entrata in una nuova fase.

Inizialmente, infatti, l’obbligo di green pass rafforzato decadrà per le varie attività e locali all’aperto, e solo dopo verrà tolto anche per quelle al chiuso. È anche già stato chiarito un altro punto riguardo al green pass al lavoro per gli over 50.

Come annunciato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, sicuramente per gli over 50 continuerà a essere obbligatorio dover essere in possesso del super green pass sul lavoro almeno fino al 15 di Giugno.

A cosa serve il green pass dopo la prima dose: le nuove regole e cosa cambia dopo lo stato di emergenza

Il super green pass al momento serve per poter usufruire di diversi servizi, in particolare quando si tratta di luoghi al chiuso. Essere in possesso di questa certificazione permette di poter accedere a una serie di attività altrimenti inaccessibili con il solo green pass normale ottenibile attraverso il tampone.

In particolare è richiesto, oltre che sul lavoro, anche per poter svolgere le seguenti attività, per esempio.

  • Utilizzare i mezzi pubblici, come treni e autobus.
  • Andare al ristorante al chiuso, così come anche per prendere il caffè al bancone del bar.
  • Poter partecipare a feste e cerimonie pubbliche, come, per esempio, le sagre.
  • Andare allo stadio, al teatro, in discoteca, o al cinema.

Le persone che non possono fare il vaccino per motivi medici comprovati sono escluse da queste limitazioni, ma devono comunque mostrare una certificazione che attesti la situazione.

Inoltre, nel momento in cui una regione dovesse passare dal bianco a un altro colore (giallo, arancione, o rosso) le limitazioni vanno a colpire principalmente chi non è in possesso del super green pass, tranne che nel caso di zona rossa.

Proprio riguardo al colore delle regioni, questo è sicuramente uno dei primi cambiamenti a cui si potrà trovare davanti. Infatti, a partire dal primo aprile 2022, si sa per certo che ci saranno alcuni cambiamenti.

  • Non ci sarà più l’obbligo di mascherine all’aperto in nessuna regione.
  • Le scuole rimarranno sempre aperte, senza più dover affrontare la quarantena da contatto e in classe cesserà anche l’obbligo di indossare la mascherina ffp2.
  • Cambieranno le regole riguardanti lo smart working, che sarà da concordare con accordi personali e trattativa diretta tra azienda e dipendente.
  • Non ci sarà più il sistema a colori per le restrizioni.

Proprio l’ultimo punto è quello che può interessare di più il discorso legato al green pass rafforzato. Non dovendo più affrontare il sistema a colori delle regioni significa che coloro che non hanno ancora questa certificazione verde non dovranno comunque preoccuparsi di dover affrontare ulteriori restrizioni in caso di aumento dei contagi.

Super Green pass illimitato: per chi e per quanto servirà ancora?

Come accennato già prima, non si sa ancora di preciso in che ordine e in che date andranno a decadere tutte le varie limitazioni, per il momento si possono solo fare delle teorie su come potrebbe essere sviluppata la road map.

Sicuramente l’obbligo di super green pass continuerà a esserci ancora per alcuni mesi, anche se meno rigido. Non solo, infatti, la percentuale di vaccinati è molto alta in Italia, ma andando verso la stagione calda si è visto, anche negli anni passati, un miglioramento per quel che riguarda la gestione dei contagi.

Al momento, inoltre, chiunque abbia fatto la terza dose di vaccino o sia guarito dal covid può accedere alla maggior parte dei servizi e con il decadimento delle limitazioni, dovrebbe essere possibile rimanere in questa situazione senza dover fare un ulteriore richiamo.

Infatti c’è da notare come, anche se il primo aprile si entrerà in questa nuova fase, questo non significhi che non ci si troverà più di fronte alla possibilità di doversi far vaccinare o rispolverare il green pass.

Nel Lazio, per esempio, è già possibile per i soggetti fragili prenotare la quarta dose di vaccino, mentre si valuterà dopo l’estate se rendere obbligatorio il richiamo per le persone sopra i 50 o i 60 anni, o far sì che la vaccinazione annuale, come quella per l’influenza, sia necessaria per tutti.

Con la fine dello stato di emergenza quando finiranno gli obblighi?

Si tratta ancora di una situazione tutta in divenire e fino al 31 marzo rimangono in vigore gli obblighi attuali, ma con il 1° aprile le cose inizieranno a cambiare. Dovremmo aspettare ancora un po’ per avere un piano più preciso, ma si possono comunque fare alcune teorie al riguardo.

Infatti Mario Draghi ha annunciato che i primi obblighi a sparire saranno quelli legati all’utilizzo e alla richiesta del super green pass per le manifestazioni e i luoghi all’aperto.

È probabile che l’obbligo di essere in possesso della certificazione verde rafforzata sui mezzi pubblici continuerà ancora per alcune settimane, mentre per fiere e sagre, così come per concerti all’aperto, la situazione dovrebbe essere diversa.

Lo stesso discorso vale per chi fa sport all’aperto e, in generale, per ogni tipo di evento che non si tiene al chiuso, per poi allentare gradualmente le limitazioni anche per i luoghi al chiuso.

L’unica precisazione fatta al momento è stata quella riguardo l’obbligo di super green pass sul lavoro per gli over 50, che rimarrà fino al 15 di giugno. Seguendo questa data è quindi sensato pensare che per allora la maggior parte delle restrizioni sarà decaduta.

Inoltre con la fine dello stato di emergenza si va anche verso lo scioglimento del CTS creato per gestire l’emergenza stessa.

Come fare se non si può essere vaccinati per ora

Chi non può fare il vaccino contro il covid per motivi medici può richiedere un’esenzione che permette quindi di muoversi come se si fosse in possesso del green pass rafforzato.

Il rilascio di questo tipo di certificazione avviene anche sulle piattaforme regionali già preposte al rilascio della certificazione verde.

Per poter ottenere questo permesso però è necessario che un medico esamini lo specifico caso clinico in questione e controlli la presenza di possibili situazioni che potrebbero dar vita a problematiche, come può avvenire nel caso di chi soffre di forti allergie.

Chiunque abbia dei dubbi riguardo alla propria vaccinazione e non se la sente di aspettare fino alla fine delle restrizioni, può richiedere l’esame del suo caso, e, nel caso in cui non venisse considerato adatto alla vaccinazione, potrà accedere alla certificazione appropriata.

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