Il mese di dicembre, e con esso le festività natalizie, si sta avvicinando.
Tuttavia, stando a quanto emerge dallo studio sull’andamento della pandemia di Coronavirus in Italia, i contagi sono in aumento, come riporta ilsole24ore.com:
“Il virus rialza la testa anche in Italia dove cominciano a correre i contagi.”
La situazione preoccupa gli esperti anche se, grazie alla diffusione della vaccinazione anti Covid-19, la pressione sugli ospedali pare esser tenuta sotto controllo.
Nonostante ciò, si teme che il picco dei contagi possa verificarsi a dicembre, poco prima di Natale.
Di conseguenza, il Governo ipotizza di pianificare una serie di manovre volte a salvaguardare le festività degli italiani ed evitare nuove chiusure e restrizioni, come riporta fanpage.it:
“La priorità è salvare il Natale, anche se nessuno dal Governo lo valuta (almeno pubblicamente) realmente in pericolo.”
Tali azioni di contenimento dei contagi riguarderanno diversi ambiti: il Green Pass, il cui uso dovrà essere ridefinito, le somministrazioni della terza dose di vaccino e l’uso della classificazione a colori delle Regioni Italiane.
Tuttavia, è bene precisare che l’introduzione di ogni misura restrittiva sarà valutata all’inizio del mese di dicembre, analizzando l’andamento dell’epidemia nel nostro Paese.
Intanto, nella speranza di vivere le feste natalizie privi delle limitazioni imposte dalle misure di contenimento dei contagi da Coronavirus, sono già molte le persone che iniziano a programmare le vacanze invernali. Ciò rappresenta un segnale positivo per il settore turistico, che è stato duramente provato nel corso del 2020, e l'economia italiana.
Come potrebbe cambiare l’uso del Green Pass?
L’aumento nel numero dei contagi rischia di mettere a repentaglio il periodo delle festività natalizie ed avvicinare il pericolo di nuove chiusure, esattamente come accadde in occasione del Natale nell’anno 2020.
Per evitare ciò, il Governo valuta di ridefinire il Green Pass, le modalità con cui esso dovrà essere rilasciato e la sua durata.
Innanzitutto, il periodo di validità del Green Pass potrebbe essere abbassato da un anno fino a 9 mesi.
La durata di 6 mesi, che precedentemente era stata presa in considerazione, è stata esclusa poiché comporterebbe il rischio di lasciare le persone sprovviste del Green Pass, nel tempo d’attesa che intercorre prima di ricevere la somministrazione della terza dose.
Il motivo per cui il Governo ha scelto di rivedere la durata del Green Pass risiede nel fatto che, così facendo, sarà possibile allineare la scadenza della certificazione sanitaria con il periodo in cui si potrà effettuare il terzo richiamo della vaccinazione.
Tuttavia, il ministro per gli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, in un’intervista a tg24.sky.it, ha dichiarato che:
“Al momento la validità del Green Pass resta di 12 mesi.”
Il ministro Gelmini ha precisato che il Governo continuerà a monitorare l’andamento della pandemia, con massima attenzione, nel corso delle prossime settimane
In aggiunta a ciò, potrebbero essere esclusi dall’ottenere il Green Pass coloro che si sottopongono ai tamponi, eliminando definitivamente tale scorciatoia che è largamente sfruttata da chi si rifiuta di ricevere la somministrazione della dose di vaccino.
A tale ipotesi, si è dichiarato favorevole l’immunologo Guido Rasi, consulente del commissario Francesco Paolo Figliuolo.
Inoltre, il consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi valuta di collegare la possibilità di ottenere il Green Pass solo per coloro che si sottopongono alla terza dose e di toglierlo definitivamente a chi la declina.
Novità in arrivo per i tamponi e la terza dose
Le novità che il Governo ipotizza di introdurre, pur di salvare il Natale 2021, riguardano anche i tamponi e le somministrazioni della terza dose di vaccino anti Covid-19.
Per quanto concerne la questione dei tamponi, vi sono numerosi dubbi su quanto essi siano affidabili al fine di contenere l’aumento dei contagi ma è innegabile che siano, ormai, indispensabili.
A tale proposito, il Governo vuole ridurre il tempo in cui tamponi sono considerati validi: quelli molecolari avranno una durata di 48 ore invece che di 72 mentre i tamponi rapidi saranno considerati efficaci per 24 ore invece che 48.
Ciò potrebbe rendere più frequenti, e di conseguenza maggiormente precisi, questi test finalizzati ad individuare chi abbia o meno contratto il Coronavirus.
In merito alla terza dose di vaccino anti Covid-19, il Governo pianifica di incrementare il numero delle somministrazioni ed espandere l’obbligo di sottoporsi al richiamo anche alla popolazione al di sotto dei 40 anni.
In questo modo, sarà possibile evitare nuove chiusure, soprattutto a ridosso delle festività che danneggerebbero ulteriormente l’economia, ed imporre ulteriori limitazioni o restrizioni alla popolazione.
Il modello a cui si fa rifermento è quello di Israele.
Infatti, nella città di Tel Aviv, a seguito di un breve rialzo nella curva dei contagi e nell’accesso alle terapie intensive, si è deciso di somministrare la terza dose in maniera capillare.
Ad oggi, in Israele, la situazione risulta sotto controllo.
Mantenute la classificazione “a colori” delle Regioni italiane
L'uso del Green Pass e la diffusione su vasta scala della vaccinazione anti Covid-19, non bastano a contenere la pandemia e permettere di vivere in sicurezza il prossimo Natale.
Dato che il numero dei contagi legati al Coronavirus è in rapida evoluzione, così come i posti letto occupati nei reparti Covid, rimane l’importanza della suddivisione delle Regioni italiane in fasce colorate (rossa, arancione, gialla e bianca) in base all’indice di trasmissibilità del virus, che viene periodicamente registrato.
La decisione in merito spetta sia ai governatori delle singole Regioni o ai sindaci, che avrebbero la facoltà d’imporre zone rosse locali, oppure al Governo con il supporto degli esperti del Comitato Tecnico Scientifico (Cts).
In tale modo, sarà possibile monitorare l’evoluzione della pandemia nei singoli territori.
Inoltre bisognerà impedire che, soprattutto durante il periodo delle feste in cui numerose persone scelgono di mettersi in viaggio per raggiungere la famiglia o i luoghi di vacanza, si venga a creare una circolazione del virus a livello interregionale.
Ciò potrebbe rappresentare un grave pericolo poiché si rischierebbe di compromettere la capacità di gestione della pandemia sul territorio italiano oltre che far aumentare la pressione sulle strutture sanitarie ed i reparti Covid.
Al momento, la Regione del Friuli Venezia-Giulia e la provincia di Bolzano rischiano di passare in zona gialla già a partire da lunedì 22 novembre.
In aggiunta, resta vigile l'attenzione sulla pressione negli ospedali delle Marche e della Campania.
Come sarà il Natale 2021? Le parole di Speranza e Sileri
Manca ancora parecchio tempo all’arrivo del Natale ma in tanti si pongono un’unica domanda in merito: come potranno vivere le festività gli italiani, quest’anno?
Secondo Roberto Speranza, ministro della Salute, nulla è già stato deciso e tutto dipenderà dalla capacità o meno di mettere in pratica dei comportamenti corretti, nel corso delle prossime settimane.
Nello specifico, il ministro Speranza ritiene che un ruolo determinante sia svolto dai vaccini, come riportato da fanpage.it:
“L'indice del contagio tra un mese dipenderà dalla campagna di vaccinazione.”
In aggiunta a ciò, Speranza ritiene che sia fondamentale continuare ad usare la mascherina, in quanto valido strumento per evitare la libera circolazione del virus.
Oltre a ciò, anche il Green Pass, che consente di accedere a determinati luoghi solo se si è stati sottoposti alla vaccinazione, permette di creare ambienti sicuri.
L'unione di questi elementi potrebbero rivelarsi utili nel corso delle prossime settimane, quando l’Europa intera sarà travolta da un innalzamento pericoloso nella curva dei contagi.
La stessa opinione è condivisa dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri secondo cui la campagna vaccinale è stata un successo poiché è stato raggiunto un vasto numero di persone vaccinate senza che fosse necessario introdurre l’obbligo.
Sileri sostiene che, grazie alla diffusione dei vaccini anti Covid-19 e del Green Pass, il Natale 2021 sarà libero da restrizioni.
Coldiretti: il Natale libero incentiva le prenotazioni
Le parole rassicuranti del sottosegretario Pierpaolo Sileri sono state commentate dalla Coldiretti, la quale ha voluto specificare che la promessa fatta dal Governo, ovvero che quest’anno sarà un Natale privo da ogni limitazione, ha spinto molte persone a programmare le partenze durante le festività.
Secondo le stime di Coldiretti, ben 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio per Natale: alcuni per raggiungere parenti o amici che vivono in altre città, altri per godersi le vacanze invernali in qualche località turistica.
Si preannuncia dunque, sempre secondo Coldiretti, un periodo natalizio completamente diverso rispetto a quelle che fu lo scorso anno e ciò rappresenta una speranza anche per il turismo, motore dell’economia italiana che durante lo scorso anno ha subito una forte crisi nel settore.
Difatti, durante gli ultimi mesi del 2020, il Governo aveva attuato un drastico Dpcm che vietava gli spostamenti tra Regioni, comuni ed aveva predisposto la chiusura degli impianti sciistici, generando forti proteste da parte dei gestori che vedono nel periodo invernale la loro fonte principale di guadagno.
Lo scopo di contenere la diffusione del Coronavirus, in un periodo in cui la mobilità di un vasto numero di persone poteva aggravare la situazione già, di per sé, instabile.
Al contrario, se tutto andrà per il meglio, quest’anno sarà possibile celebrare il Natale esattamente come avveniva durante il periodo precedente alla pandemia.
Infatti, grazie alla vaccinazione e al Green Pass, sarà consentito viaggiare o poter festeggiare, magari con un cenone al ristorante durante la Viglia o a Capodanno, seduti a tavola con parenti e amici e con l'augurio che il Coronavirus possa diventare, nel 2022, un amaro ricordo.