Introdotta nel 2011 dal governo tecnico di Mario Monti, e in vigore dal 2012, l’Imposta Municipale Unica viene applicata sugli immobili dei quali un soggetto è titolare.
L’IMU viene riscossa dai comuni, e si paga per tutte le abitazioni diverse dalla prima casa. Per prima casa si intende l’immobile in cui il proprietario ha anche dimora fisica e residenza anagrafica.
Ci sono diversi modi in cui è possibile non pagare l’IMU, ma in questo articolo vedremo che cosa succede a chi non paga l’Imposta Municipale Unica dovuta al comune in cui ha sede l’abitazione.
Che succede se a dicembre l’IMU risulta non pagata?
L’acconto dell’IMU è scaduto lo scorso 16 giugno, ed è ormai prossimo il termine ultimo per saldare la seconda e ultima rata dell’imposta.
Il ritardo nel versamento della rata, comporta delle sanzioni amministrative che prevedono, oltre alla multa in sé, anche degli interessi.
In base al ritardo nel quale il debitore adempie, la somma da pagare sarà così determinata:
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Per il pagamento che avviene fino a 14 giorni dopo il termine, si paga una sanzione quantificata nello 0,1% dell’imposta su ogni giorno di ritardo. In aggiunta bisognerà saldare anche gli interessi;
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Da 14 a 30 giorni si dovrà pagare una sanzione fissa, pari all’1,5% più interessi.
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Da 30 a 90 giorni, verrà applicata una sanzione fissa pari all’1,67% più interessi;
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Da 90 giorni a 1 anno la componente fissa della sanzione sarà del 3,75%, e in aggiunta andranno pagati anche gli interessi;
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Da 1 anno a 2 anni oltre il termine si dovrà pagare una sanzione pari al 4,29% più interessi.
Il saldo dell’IMU non pagata
Per saldare l’importo dovuto dopo la scadenza delle rate, è possibile compilare il modello F24 da scaricare online, oppure cartaceo.
Questa modalità di pagamento oltre i termini prende il nome di ravvedimento operoso, e mediante tale correzione non si dovranno saldare delle sanzioni più alte.
È inoltre possibile effettuare il calcolo dell’imposta on line con lo strumento predisposto sui siti di molti comuni italiani.
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