Ecco tutte le informazioni sul cambio delle lire in euro!

Come scambiare le Lire in euro nel 2022? Cosa posso fare con le vecchie banconote e monete in Lire? Si possono cambiare le Lire in euro?

Hai delle vecchie lire sparse un po’ ovunque in casa, piccoli ricordi di cui non ti sei mai liberato. O, semplicemente, hai trovato tra gli oggetti della nonna delle vecchie Lire, apparentemente senza valore, se non quello affettivo. E, se ti sbagliassi? Si possono cambiare le vecchie lire che siano banconote o monete in euro? La banca accetta il cambio delle lire convertendole in valuta attuale?

Ci mancano le vecchie lire, qualcuno potrebbe rispondere con forza di “Sì”, ma questo non è il luogo dei ricordi. Non è la prima volta che senti parlare del nonno che ha custodito gelosamente le vecchie Lire. Un’eredità dal valore sorprendente, se viene monetizzata in euro. A questo punto la domanda è lecita: “Nel 2022 si possono convertire le lire in euro?”

A questa domanda che può apparire estremamente semplice sono seguiti gli interventi della Corte di Cassazione, nonché la Corte Costituzione per sbrogliare una questione dall’aspetto elementare. L’elemento rilevante è stata l’illegittimità della norma sui termini sul cambio delle Lire fissati per il 2012. Una scadenza a cui i cittadini dovevano far riferimento per procedere alla conversione della moneta o banconota Lire in euro. 

Una norma costituzionalmente illegittima, a cui seguono le diverse prescrizioni dei diritti, che trovano il fondamento sull’assenza del corso legale, ne consegue che le Lire non possono essere portate presso la Banca d’Italia per richiedere lo scambio in euro. Medesimo discorso viene applicato per le altre banche o istituti di credito che non sono obbligati ad accettare le vecchie Lire, se la richiesta non rientra nei termini disposti dalla normativa vigente. 

Una guida alle informazioni sul cambio delle Lire in euro. Ti spiegheremo, chi può ancora reclamare la conversione delle monete e banconote. Cosa fare quando il cambio delle Lire in euro non è più possibile.

Ecco tutte le informazioni utili sul cambio delle Lire in euro!  

Come riportato dalla Legge per Tutti, non sono pochi i cittadini che hanno portato in giudizio la propria banca, per il mancato cambio delle Lire in euro o, ancora, che hanno attivato un giudizio contro lo Stato italiano per le mancate disposizioni in cui si prevedeva questa “possibilità”, così come esposto dalla Cassazione nella sentenza n.   n. 3592 del 04.02.2022.

 Nella quale, gli Ermellini hanno spiegato la presenza dell’interruzione della prescrizione per il cambio delle Lire. Per cui, la ruota viene rigirata. Tuttavia, esiste un cavillo da tener conto, ovvero la presenza della richiesta di cambio esercitata prima del periodo temporale in cui la prescrizione si ritiene maturata. Se puoi dimostrare di aver presentato nei termini la prima richiesta per il cambio delle Lire in euro, fai in tempo per richiedere la conversione in Lire. 

Dalle Lire in euro: un cambio amaro

La Lira con l’inserimento dell’euro ha terminato il suo corso legale. L’applicazione delle disposizioni contenute nell’articolo 3, comma 1, della Legge n. 96/1997, ha reso operativo il termine fissato nella data del 28 febbraio 2012 indicato per la conversione delle Lire (monete o banconote) in euro. Una scadenza presentata in forma accelerata attraverso l’ufficialità delle disposizioni presenti nell’articolo 26 del decreto Legge n. 201/2011, convertito nella Legge n. 214/2011. 

Non sono pochi i cittadini speranzosi nel lungo periodo che non sono riusciti nel termine prestabilito a effettuare il cambio delle Lire in euro.  Ecco, perché, la Corte Costituzionale nella sentenza n. 216/2015, è intervenuta stabilendo l’illegittimità della norma che difatti ha bruciato la scadenza. Il percorso anticipato dello scambio delle Lire in euro ha creato un enorme disagio ai cittadini. 

Il ministero dell’Economica e Finanze per convalidare la sentenza della Consulta, nel 2016 ha ufficializzato un decreto permettendo lo scambio in euro delle vecchie Lire. Tuttavia, la concessione si riferiva ai cittadini che avevano presentato l’istanza di conversione in euro nel periodo temporale tra il 6 dicembre 2011 e non oltre la data del 28 febbraio 2012. 

Le disposizioni bancarie sulla conversione dalle Lire in euro 

Nel sito dedicato della Banca d’Italia è presente una postilla ben precisa che permette il cambio delle Lire in euro, se i cittadini riescono a provare di aver presentato l’istanza della richiesta di conversione delle monete o banconote in Lire in euro nell’intervallo di tempo intercorso tra il 6 dicembre 2011 e non oltre il 28 febbraio 2012.

In altre parole, i cittadini che nel periodo indicato hanno presentato la richiesta per ottenere la conversione in euro delle proprie monete e banconote in Lire, possono ancora effettuare il cambio della moneta.  

La prova dovrà consistere nella richiesta presentata nei termini alla propria banca, istituto di credito o Banca d’Italia. Tale richiesta formale datata e siglata, potrà essere inoltrata alla sede centrale o anche a mezzo Pec o e-mail alle filiali periferiche. 

L’assenza di questo documento non permette il riconoscimento del cambio delle Lire in euro. Intanto, se è presente la prima richiesta formulata alla propria banca per la conversione delle banconote o monete in Lire è ancora possibile procedere allo scambio della moneta. Medesimo discorso vale per color che riesco a dimostrare la presenza di tale condizione. 

Occorre, sottolineare, che si tratta di disposizioni italiane, non valide negli altri Paesi dell’Unione europea. Questo, perché, ogni Stato ha optato per le norme da applicare nel proprio Paese, indicando termini, modalità di conversione e condizioni successive.  

Conversione Lire in euro: quando scatta la prescrizione? 

 La Cassazione nella sentenza n. 3592 del 04.02.2022, ha chiarito che in materia di formula anticipata della norma, vengono applicate le disposizioni stabilite nell’articolo 2949 del Codice civile, che prevede la presenza di una prescrizione decennale da incollare al cambio di Lire in euro. 

Un principio che va assemblato alla normativa, per cui è necessario sempre dimostrare di aver richiesto la conversione delle proprie monete in tempo utile. In questo moto, viene stroncata la prescrizione prima di giungere ai 10 anni. 

Tali criteri trovano il fondamento nella pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, la quale ha respinto l’istanza di un cittadino sul cambio di un importo complessivo di 110 milioni di Lire. In questo caso, gli Ermellini hanno chiarito che la nota di dichiarazione espressa sull’incostituzionalità del termine anticipatorio, ha portato alla revisione della scadenza precedente. 

Per questo motivo, hanno ritenuto ammissibile la richiesta della Banca che ha richiesto al cliente la presenza della prova riconducibile alla prima istanza di cambio dalle Lire in euro, se presentata nel lasso di tempo intercorso tra il 6 dicembre 2011 e non oltre il 28 febbraio 2012. In altre parole, sono stati riammessi i termini originari. 

Non è stata ammessa la richiesta del cittadino che ha richiesto come prima istanza, il cambio delle Lire in euro dopo la scadenza fissata nella data del 28 febbraio 2012

Cosa fare quando il cambio delle Lire in euro non è più possibile?

Non sono pochi i lettori interessati alla vendita delle monete rare. Sappi che se hai delle banconote o monete Lire e non rientri nelle condizioni innanzi riportate, non ti resta che beccare l’appassionato o collezionista utilizzando diversi canali di vendita. Molti sono i sistemi per vendere le proprie monete rare dal negozio di numismatica ai siti online come: eBay e Catawiki. 

Per maggiori dettagli sulla vendita delle monete rare, ti consiglio di leggere questo articolo: Monete rare: occhio alle Lire. Ecco, come e a chi venderle!

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