Interessi legali: cosa sono e come si calcolano

Quando si chiede un prestito la legge prevede l'applicazione di un tasso di interesse sull'importo dovuto. Vediamo cosa sono gli interessi legali e come ne si calcola l'importo.

Interessi

Il termine “interessi”, riferito al pagamento di una somma supplementare di denaro rispetto a quella dovuta, è ormai entrato a far parte del vocabolario comune.

 Non tutti, però, sono a conoscenza di cosa si intenda davvero per interessi, quali siano le diverse tipologie e come effettivamente vadano calcolati.

Immaginiamo di chiedere un prestito. Il denaro viene considerato a tutti gli effetti come una merce e, dunque, considerata come tale, può essere venduto ad un prezzo. Tale prezzo, è appunto l’interesse. L’interesse sarà dunque l’importo da restituire in aggiunta a quanto già ottenuto come prestito.

Ma quali sono le diverse tipologie di interesse? Nello specifico, cosa sono gli interessi legali e come si calcolano?

Cosa sono gli interessi legali

Gli interessi legali, applicati specialmente in caso di prestiti tra privati, sono quegli interessi che, nati in base alla legge, sono prodotti da un credito di somme liquide ed esigibili.

Si distinguono da quelli legali, gli interessi convenzionali. Come facilmente evincibile dal termine, questi interessi sono aggiunti alla somma base del prestito sulla base di un accordo tra le parti.

Si ricorda, inoltre, che gli interessi convenzionali possono superare il tasso legale se indicati per iscritto, mentre non possono mai essere applicati tassi eccessivi detti “usurari” in quanto vietati dalla legge e ritenuti nulli qualora previsti dalle parti.

Altro genere di interesse è poi quello moratorio. L’interesse moratorio viene applicato quando il debitore è in ritardo nel saldare il debito.

Se gli interessi convenzionali sono stabiliti dalle parti, come vanno invece calcolati gli interessi legali?

Come si calcolano gli interessi legali

Come anticipato, se gli interessi non sono stabiliti in modo convenzionale tra le parti, vengono calcolati secondo il tasso legale. Quando non indicati per iscritto, seppur non usurari, gli interessi convenzionali vengono comunque riportati al tasso legale.

Gli interessi legali possono mutare di anno in anno in base ad alcuni indici economici e sono stabiliti con decreto del Mef pubblicato in Gazzetta Ufficiale non oltre il 15 dicembre dell’anno precedente a quello al quale il tasso si riferisce. Qualora entro questa data non venga fissata una nuova misura del tasso, questo resterà uguale a quello dell’anno precedente.

Il calcolo degli interessi legali si ottiene moltiplicando il capitale investito per il tasso di interesse annuo per il tempo cui si fa riferimento dividendo tutto per 100.

Il tasso degli interessi legali può inoltre mutare in base ad alcuni fattori come il rendimento lordo annuo dei titoli di stato e il tasso di inflazione dell’anno di riferimento.