Lavoro, domani obbligo di Super Green Pass o addio stipendio

Il Super Green Pass, o Certificato Verde Rinforzato entrerà domani 15 febbraio 2022 in tutti i luoghi di lavoro per i soli soggetti che hanno cinquant’anni o che compiranno cinquant’anni entro il 15 giugno 2022. Il Certificato Verde Rafforzato entra in vigore nonostante nel nostro Paese si stiano superando, poco a poco, tutte le misure emergenziali, come ad esempio l’obbligo di utilizzare la mascherina all’aperto, che è stato revocato lo scorso 11 febbraio. Da domani, verrà resa effettiva la norma introdotta con il decreto-legge n. 1 del 2022, che ha imposto il Super Green Pass per accedere in tutti i luoghi di lavoro. Tale obbligo rimarrà effettivo per cinque mensilità e, se non verrà ulteriormente prorogato nei prossimi mesi, cesserà il 15 giugno 2022.

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Il Super Green Pass, o Certificato Verde Rinforzato entrerà domani 15 febbraio 2022 in tutti i luoghi di lavoro per i soli soggetti che hanno cinquant’anni o che compiranno cinquant’anni entro il 15 giugno 2022.

Il Certificato Verde Rafforzato entra in vigore nonostante nel nostro Paese si stiano superando, poco a poco, tutte le misure emergenziali, come ad esempio l’obbligo di utilizzare la mascherina all’aperto, che è stato revocato lo scorso 11 febbraio. 

Da domani, verrà resa effettiva la norma introdotta con il decreto-legge n. 1 del 2022, che ha imposto il Super Green Pass per accedere in tutti i luoghi di lavoro. Tale obbligo rimarrà effettivo per cinque mensilità e, se non verrà ulteriormente prorogato nei prossimi mesi, cesserà il 15 giugno 2022.

Con il Super Green Pass, infatti, si attesta la guarigione dal virus, oppure l’avvenuta somministrazione del vaccino anti Covid-19. Fino ad oggi, il Green Pass è sempre stato obbligatorio per accedere al lavoro – sia nel settore pubblico che privato – anche se nella sua forma “di base”, dunque, ottenibile anche con i tamponi antigenici o molecolari. 

Tale certificazione di base, però, continuerà ad essere usata da tutti i cittadini con età inferiore ai cinquant’anni che, per scelta personale, non vorranno sottoporsi al vaccino – o che non sono guariti dal virus.

Andiamo, ora, a vedere cosa succede da domani 15 febbraio 2022 per le aziende e per i cittadini e cosa rischia chi non risulta in possesso del Super Green Pass.

Super Green Pass, per chi è scattato l’obbligo? Come funzionano i controlli delle aziende a lavoro?

Andiamo a vedere nel dettaglio a chi è rivolto questo obbligo di certificazione sanitaria rafforzata per accedere in tutti i luoghi di lavoro. 

Secondo il decreto-legge 7 gennaio 2022, tutti i cittadini a cui è già stato imposto l’obbligo vaccinale, dal 15 febbraio 2022 dovranno risultare in possesso del Super Green Pass per andare al lavoro. Chi sono i cittadini a cui era stato imposto l’obbligo vaccinale?

Semplice, stiamo parlando di tutti i cittadini italiani o stranieri che risiedono sul territorio italiano che hanno cinquanta o più anni. Per costoro, infatti, è stato dato più di un mese di tempo, dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, per adattarsi a tale obbligo. 

Ma da domani se un cittadino di cinquant’anni o più si recherà al lavoro senza il Super Green Pass verrà immediatamente allontanato. I lavoratori compresi in questo range anagrafico sono 8.8 milioni in totale. Alcuni lavoratori, anche con meno di 50 anni, sono già obbligati per legge ad avere il vaccino, come ad esempio il personale scolastico e sanitario, oltre che per i lavoratori del comparto sicurezza.

Passando ad analizzare i numeri. Il decreto-legge n. 1, che è entrato in vigore, come di consueto, il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha sortito qualche effetto: se, ad inizio anno, gli italiani e stranieri residenti in Italia non vaccinati erano circa 1 milione, ad oggi sono scesi a 681 mila.

Super Green Pass over 50, che tipo di controlli dovranno fare le aziende sul luogo di lavoro?

Come accade dall’introduzione del Green Pass di base sul luogo di lavoro, dallo scorso 15 ottobre 2021, le aziende sono tenute ad effettuare tutti i controlli per verificare che tutti i propri dipendenti con 50 o più anni siano in regola con il possesso del Super Green Pass. 

Come potranno controllare che il cittadino abbia il certificato giusto? Innanzitutto, con il sistema GreenPass50+ che è stato messo a disposizione dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Si legge sulla pagina ufficiale dell’INPS:

“Greenpass50+ è il servizio che consente la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni verdi Covid-19 (green pass) per l’accesso ai luoghi di lavoro. Il servizio è rivolto a tutti i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici, non aderenti a NoiPA.”

Ad oggi, le aziende con più di 50 dipendenti che utilizzano questo sistema sono 9.381. Un altro modo per verificare il possesso del Super Green Pass è l’Applicazione Verifica C-19, messa a disposizione dal Governo. Inoltre, potranno essere effettuati controlli ai tornelli o facendosi consegnare direttamente i Super Green Pass dai lavoratori all’ingresso.

Tutti coloro che, per motivi di salute, sono esentati dalla somministrazione del vaccino anti Covid-19 potranno essere controllati come tutti gli altri colleghi, poiché dallo scorso lunedì 7 febbraio 2022 la Certificazione di Esenzione dal vaccino è stata digitalizzata e potrà essere visualizzata con un normale codice QR, come il Green Pass. 

Lavoro e Super Green Pass, ecco cosa accadrà a chi non risulta in regola

Proprio come è accaduto sino ad oggi per tutti i cittadini non in possesso del certificato verde di base, i cinquantenni o over 50 che non avranno il Super Green Pass verranno allontanati dal posto di lavoro e saranno considerati degli assenti ingiustificati.

Non verrà preso alcun provvedimento di tipo disciplinare per i cittadini non in possesso del certificato Verde rafforzato. Costoro, infatti, avranno il diritto a conservare il posto di lavoro fino al termine di tale obbligo, fissato, per ora, al 15 giugno 2022. Questi cittadini senza Super Green Pass, però, non riceveranno la retribuzione. 

Secondo il provvedimento gli inadempienti all’obbligo potranno essere sostituiti da altri lavoratori mediante contratti a termine della durata di dieci giornate. Questi contratti saranno rinnovabili più volte. 

Secondo l’avvocato e data protection officer Marco Accorrà i lavoratori di 50 o più anni che non vorranno sottoporsi al vaccino e che, dunque, non saranno in regola con il possesso del Super Green pass potrebbero invocare il trattamento non corretto dei dati personali per avviare contenziosi con le aziende o fare segnalazioni al Garante della privacy.

Sappiamo, però, che ad oggi è stato approvato anche il sistema delle sanzioni “una tantum” a tutti i cittadini non vaccinati che hanno 50 anni, o più di cinquant’anni. A costoro, infatti, verranno inviate multe del valore di 100 euro attraverso un sistema di dati incrociati tra l’anagrafe vaccinale e l’Agenzia delle Entrate, sfruttando la Tessera Sanitaria.

Super Green Pass, come prenotare il vaccino anti Covid-19

Partiamo con il fornire ai più restii il commento dell’Istituto Superiore di Sanità inerente ai vaccini approvati sino ad oggi contro il Covid-19:

“La vaccinazione è l'arma più preziosa per diminuire l'incidenza del virus e il rischio di complicanze gravi e decessi, oltre che per proteggere i soggetti per cui l'immunizzazione è impossibile per assenza di un vaccino autorizzato, come i bambini, o che non possono comunque accedere alla vaccinazione.”

Il vaccino non consente solo di ottenere il Super Green Pass o qualsiasi altro certificato per muoversi e svolgere attività sociali, ma è l’unico strumento, assieme al distanziamento sociale e all’igiene, che consente di proteggerci dagli effetti più gravi del virus

Il vaccino può essere prenotato online sul sito ufficiale della vostra Regione. Occorrerà inserire in n. della tessera sanitaria e il vostro codice fiscale. Potrete poi scegliere la Provincia e il Comune in cui potrete recarvi con maggior comodità per effettuare il vaccino. Ad esempio, un cittadino che vive a Lecco potrà farsi somministrare il vaccino a Brescia. 

Potrete, poi, telefonare ai Call Center Regionali per prenotare il vaccino, oppure potrete recarvi in farmacia. Anche in questi due casi occorrerà portare con voi la tessera sanitaria. Ricordiamo, infine, che lo scorso dicembre la FDA ha autorizzato i mix di vaccini differenti.