Legge 104: quali sono i requisiti? Ecco a cosa si ha diritto

Quali sono i requisiti per ottenere la Legge 104? Scopri chi può beneficiarne e a cosa si ha diritto!

Quali sono i requisiti per ottenere la Legge 104? Scopri chi può beneficiarne e a cosa si ha diritto!

Mostreremo inizialmente qual è la percentuale minima di invalidità e quali sono le patologie invalidanti, per poi andare a vedere che cosa prevede la Legge 104: quanti soldi si prendono, quando decadono i benefici, quando e come andare in pensione prima, cosa non pagano i disabili, ecc…

Qua sotto potrete prendere visione di un breve video, il quale è stato realizzato ed è stato pubblicato all’interno del canale YouTube di “Risarcimenti & Rimborsi”, nel quale viene spiegato, in una maniera estremamente chiara e precisa, tutto quello che riguarda la Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 ed, in particolare, quali sono le novità che sono previste nel corso del 2022, quali sono i benefici e chi ne ha diritto.

Inoltre, se vuoi avere maggiori informazioni, restare aggiornato su tutte le notizie relative al settore della legalità o per ricevere supporto, assistenza e consulenze da un team di esperti legali, ti consiglio di andare sul sito di Risarcimenti & Rimborsi.

Qual è la percentuale minima di invalidità per ottenere la Legge 104?

Quali sono i requisiti che bisogna necessariamente posseder al fine di poter ottenere i benefici derivanti dalla Legge 104? A questa domanda, alla quale tenteremo di rispondere al meglio all’interno di questo breve articolo, inizieremo andando a spiegare, per l’appunto, uno di questi, ossia qual è la percentuale minima di invalidità che è richiesta per ricevere assistenza dallo Stato italiano.

In particolare, la percentuale minima di invalidità richiesta per poter richiedere la Legge 104 si attesta al 33,33%, ovvero una riduzione della capacità di lavorare che sia pari ad almeno 1/3 di quella posseduta fino a quel momento.

Quali sono le patologie invalidanti per le quali si riceve la Legge 104?

Un altro requisito che permette di ottenere l’assistenza dello Stato italiano ed i relativi benefici è quello collegato alla tipologia di patologia per la quale si è ottenuta l’invalidità.

Nello specifico, ecco quali sono le patologie invalidanti che danno il diritto di poter richiedere la Legge 104:

  • Un’invalidità di almeno il 33,33%;
  • Patologie invalidanti congenite;
  • Patologie invalidanti ematologiche;
  • Patologie invalidanti neoplastiche;
  • Patologie invalidanti psichiche;
  • Patologie invalidanti rare;
  • Patologie invalidanti reumatiche;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato cardiocircolatorio;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato digerente;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato fonatorio;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato endocrino;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato neurologico;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato osteoarticolare e locomotore;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato respiratorio;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato uditivo;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato urinario;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato visivo.

Che cosa prevede la Legge 104? Quali sono i requisiti per poterla ottenere?

Adesso, per poter andare a terminare di approfondire questa tematica legata ai requisiti che bisogna necessariamente possedere per poter ottenere assistenza dallo Stato italiano, occorre andare ad osservare che cosa prevede la definizione della Legge 104.

In particolare, il soggetto che provvede a richiedere i benefici derivanti da questa particolare norma riesce ad ottenere questi ultimi, solamente se ha le qualità per essere ritenuto una persona portatrice di handicap.

E’ una persona affetta da handicap colei che si trova in una situazione di svantaggio sociale o di emarginazione dalla società a causa della presenza di una minorazione fisica, psichica o sensoriale, sia in una fase stabile che progressiva.

I campi nei quali si tenta, per lo più, di sollevare le sorti di questi soggetti, provando e con lo scopo di fargli avere gli stessi diritti e soprattutto una condizione di uguaglianza nei confronti degli altri soggetti facenti parte della società, sono:

  • L’apprendimento a livello scolastico e non solo;
  • Le relazioni sociali;
  • L’integrazione all’interno del mondo lavorativo.

Chi può usufruire della Legge 104?

Come abbiamo appena visto, il soggetto che può richiedere ed ottenere i benefici relativi alla Legge 104 è colui che risulta portatore di handicap e che, dunque, può rispecchiarsi all’interno della definizione che abbiamo indicato nel corso del precedente paragrafo.

Ma quali sono gli altri soggetti che possono ottenere delle agevolazioni, sia a livello economico che non, da parte dello Stato Italiano? In particolare, possono ricevere dei benefici anche:

  • Il coniuge;
  • Gli affini;
  • I parenti entro il secondo grado;
  • I parenti entro il terzo grado, ma solo in determinate situazioni che vengono disciplinate dalla legge.

Quanti soldi si prendono con la Legge 104?

Andando subito al sodo e apprestandoci a parlare nel corso di questo breve paragrafo dell’argomento di maggiore interesse da parte dei lettori, comunemente, passiamo direttamente a parlare di quanti soldi prendono coloro che sono tutelati da questa particolare norma.

Sono molti i bonus e le agevolazioni economiche che sono previste per i beneficiari della Legge 104, ma di questo argomento ne approfondiremo i suoi contenuti più in avanti, durante il corso di questa breve guida.

In particolare, per ora posso parlarvi di un nuovo incentivo economico che è stato istituito a parte dal 1° gennaio 2022, ossia del Bonus Caregiver, un assegno che viene rilasciato dall’INPS, contenente una somma di denaro pari a 1.800 euro, che viene rilasciato ai soggetti elencati nel paragrafo precedente, i quali si occupano di un loro famigliare che risulta avere un’invalidità di almeno il 60%.

Quando decadono i benefici della Legge 104?

Andiamo adesso a parlare di quando decadono i benefici che vengono corrisposti a coloro che sono tutelati da questa particolare norma. In sostanza, l’assistenza dello Stato italiano nei confronti dei soggetti svantaggiati portatori di handicap e, nonché, dei loro caregiver non cessa mai, nemmeno quando l’invalido si trova in una situazione vegetativa.

C’è da dire, però, che l’unico caso in cui cessano di esistere questi benefici e, perciò, decade la Legge 104 è quando il soggetto disabile viene ricoverato a tempo pieno all’interno di una struttura ospedaliera, sia di tipo pubblico che privato.

Chi usufruisce della Legge 104 può andare in pensione prima?

In particolare, coloro che beneficiano dell’assistenza dello Stato italiano grazie a questa norma presente all’interno del nostro ordinamento giuridico, possono andare in pensione in maniera anticipata, ma solamente nel caso in cui essi provvedano all’assistenza di un ulteriore loro famigliare, il quale risulta affetto da una disabilità grave.

A parte questo, però, non ci sono ulteriori deroghe ed eccezioni previste per i soggetti disabili, i quali, però, possono decidere di sfruttare i vari scivoli che sono previsti per andare in pensione in maniera anticipata.

Quanto si prende di pensione con la Legge 104?

Dopo aver visto le notizie non propriamente positive che riguardano la possibilità di usufruire di pensioni anticipate per i beneficiare di assistenza dallo Stato italiano, passiamo adesso a parlare di una notizia positiva, anche se non farà proprio fare salti di gioia.

Nello specifico, il Governo Draghi ha previsto dei leggerissimi aumenti per quanto riguarda le pensioni che vengono erogate ai soggetti disabili. In particolare, costoro avranno diritto ad una pensione pari a 291,69 euro, ma solo nel caso questi siano in possesso di un reddito inferiore a 17.050,42 euro all’anno.

Questi importi sono migliorati rispetto al 2021, dal momento che nell’anno precedente risultavano pari a:

  • 287,09 euro di pensione mensile (4,60 euro in meno rispetto al 2022);
  • 16.982,49 euro di reddito annuo massimo (67,93 euro in meno rispetto al 2022).

Chi ha la 104 paga la spazzatura?

Stando a quanto è previsto finora all’interno della normativa a livello nazionale, non esiste nessuna legge che preveda un’esenzione oppure una riduzione dal versamento dell’imposta sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, perciò, ne conviene che i soggetti disabili sono obbligati al pagamento della Tassa sui Rifiuti (TARI).

Detto questo, però, nulla impedisce ai singoli Comuni di prevedere degli sconti sul versamento della TARI a quei soggetti che sono titolari della Legge 104.

Cosa non pagano i disabili?

Anche se questi devono pagare la TARI, possono avere l’esenzione dall’obbligo del versamento del bollo auto, nel caso in cui abbiano una delle seguenti patologie invalidanti:

  • Patologie invalidanti mentali con annesso riconoscimento dell’indennità di accompagnamento;
  • Patologie invalidanti psichiche;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato osteoarticolare e locomotore;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato uditivo;
  • Patologie invalidanti legate all’apparato visivo.

A cosa si ha diritto con un’invalidità al 100%: quanto si prende di pensione?

Addentriamoci ora all’interno dei singoli casi ed andiamo, dunque, a vedere a che cosa si ha diritto quando si dispone di una determinata percentuale di invalidità. A seconda dei casi, infatti, ci saranno dei diversi benefici, soprattutto per quanto riguarda le pensioni.

In particolare, infatti, un soggetto invalido al 100% avrà il diritto di percepire una pensione mensile pari a 364,93 euro se rispetta i requisiti relativi all’età e al reddito posseduto.

A cosa si ha diritto con un’invalidità al 75%?

Dopo aver parlato della questione che riguarda i soggetti invalidi al 100%, passiamo adesso a vedere, invece, a che cosa si ha diritto con un’invalidità pari al 75%.

In particolare, questi soggetti possono usufruire di:

  • Un congedo per effettuare quelle cure che servono per la patologia riconosciuta;
  • Appositi servizi di collocamento e servizi di sostegno per quanto riguarda il mondo del lavoro.

Quando si può andare in pensione con il 75% di invalidità?

Dopo aver parlato degli ambiti che riguardano l’assistenza sanitaria ed il lavoro, passiamo a vedere quando si può andare in pensione con un’invalidità pari al 75%.

In particolare, i soggetti invalidi al 75% percepiscono un assegno mensile sin dall’età di 18 anni e fino a quando non hanno l’età nella quale maturano i requisiti necessari per ricevere la pensione di vecchiaia.

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