Legge di Bilancio 2022, tutte le misure da RdC al Superbonus

Legge di Bilancio 2022 molte misure approvate, altre restano ancora da discutere, come la tampon tax o la riforma delle pensioni: Quota 102 si farà o no? Rifinanziato RdC per un miliardo di euro e prorogato il Superbonus al 2023, ma solo per i condomini.

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Nel Consiglio dei ministri del 19 ottobre 2021 è stato approvato all’unanimità il documento programmatico di bilancio. 

A presiedere il consiglio il Premier Mario Draghi. Tra le misure discusse c’è ancora qualche tentennamento della Lega sulla nuova riforma pensionistica che andrà a sostituire Quota 100, ovvero Quota 102. 

Tra le altre misure è stato approvato un rifinanziamento di un miliardo di euro della misura targata Cinquestelle, il Reddito di Cittadinanza, ma anche una proroga del Superbonus fino al 2023, disposta, però, solamente per i condomini.

Inoltre, è stato disposto un fondo di un miliardo di euro per calmierare i costi che riguardano le bollette di luce e gas e, una notizia tanto attesa dal mondo femminile, una riduzione dell’Iva sugli assorbenti igienici.

Nonostante l’approvazione della Legge di Bilancio 2022 fosse stata prevista proprio per questa settimana, gli impegni del Professor Draghi a Bruxelles hanno fatto sì che slittasse alla prossima settimana. 

Il vertice europeo previsto per le giornate di giovedì e di venerdì ha reso impossibile la convocazione di un altro Consiglio dei ministri. Esaminiamo, nel frattempo, misure approvate dal Governo.

Legge di bilancio 2022, rifinanziato il RdC

La misura del Reddito di Cittadinanza, emblema del partito politico Movimento Cinquestelle è stata rifinanziata per un ulteriore miliardo. La misura di contrasto alla povertà avrà a disposizione, in questo modo, 8.8 miliardi di euro. 

Lo stanziamento di un miliardo di euro aggiuntivo non ha trovato ostacoli, né da parte del Centrodestra, né da parte di Italia Viva. Ricordiamo che negli scorsi mesi il leader di sinistra, Matteo Renzi, aveva proposto un referendum abrogativo per la misura del RdC. La raccolta firme, d’altro canto, non è mai partita; insomma, solo parole.

Anche per la Legge di Bilancio 2022, come per la misura prevista per quest’anno, è stato disposto un miliardo di euro. Ricordiamo che i fondi stanziati lo scorso anno, infatti, sono stati aumentati a più riprese proprio a causa della crisi economica portata dalla pandemia di Coronavirus. 

Ma non è finita qui, poiché finalmente la misura vede la luce in fondo al tunnel per combattere gli evasori del reddito. Nella manovra, infatti, lo stanziamento miliardario è accompagnato da dei ‘correttivi’ che serviranno a punire gli evasori della misura. 

Ecco, infatti, quanto affermato subito dopo la riunione di Palazzo Chigi dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento, il pentastellato Federico D’Incà, su Facebook:

“Abbiamo anche previsto dei correttivi per punire quei cittadini disonesti che pensano di poter fare i “furbetti”.”

E che di “furbetti” che percepiscono il Reddito di Cittadinanza ce ne sono molti, già lo sappiamo. Proprio oggi, infatti, è stata data la notizia di 109 denunce partite nei confronti di mafiosi che percepivano in maniera illecita la prestazione. Ecco quanto leggiamo da Adnkronos:

“Condannati per mafia, percepivano illecitamente il reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di oltre 900 mila euro.”

Legge di Bilancio 2022, la nuova riforma pensionistica

Se per il RdC tutto è filato liscio, ciò non è accaduto per la nuova riforma delle pensioni. Il 31 dicembre, infatti, avrà fine Quota 100 dopo il triennio sperimentale. 

L'articolo 14 del dl n. 4/2019 convertito con legge n. 26/2019 ha introdotto dall’anno 2019 la possibilità di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi, possibilità che poteva ai canali di pensionamento tradizionali previsti dalla Legge Fornero: pensione anticipata e pensione di vecchiaia.

Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, per una nuova riforma pensionistica che partirà da gennaio 2022, ha proposto Quota 102, che consentirebbe ai lavoratori di accedere alla pensione con 64 anni di età e 38 di contributi. 

Questa Quota 102 passerebbe, poi, nel 2023 a Quota 104. Secondo alcune fonti sindacali, coloro che riuscirebbero, nel corso dei due anni, ad accedere al pensionamento sarebbero poco meno di 50 mila persone. 

Aumentando l’età pensionabile ai 62 anni, infatti, vengono esclusi tutti coloro che non sono riusciti ad accedere alla Quota 100, ossia tutti coloro che sono nati nel 1960 e negli anni successivi. 

Nel Consiglio dei ministri di ieri sulla Legge di Bilancio 2022, però, ci si è trovati davanti a un’impasse. La Lega, infatti, che dava il proprio sostegno alla Quota 41, ha espresso una “riserva politica” sulla proposta del ministro Franco, Quota 102. 

Quota 41, infatti, è stata definita troppo costosa dalla Corte dei conti nei mesi passati. Resta, pertanto, in stand-by la nuova riforma pensionistica. Si ritornerà sull’argomento durante il prossimo Consiglio dei ministri. 

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, dopo il consiglio di ieri ha dichiarato che:

“Sulle pensioni ci sono diverse ipotesi in ballo, ma questa sera nessuna decisone su quota 100 è stata presa, così come chiesto dai ministri della Lega. Nei prossimi giorni si decideranno modalità e tempi delle modifiche del sistema pensionistico. Escludo qualsiasi ritorno alla legge Fornero.”

Legge di Bilancio 2022, il taglio del cuneo fiscale

Italia Viva e Forza Italia hanno avanzato la richiesta di incrementare lo stanziamento che riguarda il taglio del cuneo fiscale. Ricordiamo che si tratta dell’Ex Bonus Renzi di 80 euro al mese che, con la Legge di Bilancio 2019 è stato incrementato a 100 euro al mese. Il bonus è erogato dall’INPS e viene chiamato Bonus Irpef. 

Probabilmente si tratterà di uno stanziamento che raggiungerà quota 10 miliardi per favorire sia le imprese che i lavoratori

Per ora lo stanziamento è rimasto a 8 miliardi di euro, ma potrebbe aumentare nel corso della prossima riunione a Palazzo Chigi. L’obiettivo del Governo è quello di favorire maggiormente il ceto medio, in particolar modo tutti coloro che rientrano nel terzo scaglione Irpef. 

Legge di Bilancio 2022, ammortizzatori e bonus

Non è ancora stata ben definita una riforma di aiuti per tutti coloro che perdono il lavoro. Nel Consiglio dei ministri, però, si sta cercando di dare un taglio universalistico alla riforma. 

Tra gli obiettivi c’è sicuramente quello di far rientrare anche i lavoratori subordinati con anzianità minima, gli apprendisti e i lavoratori a domicilio. Tra le altre cose è prevista l’estensione della cassa integrazione ordinaria, un potenziamento di quella straordinaria e una riduzione più graduale della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, NASpI.

Nella nuova riforma dovrebbero essere inseriti degli esoneri contributivi per i lavoratori che provengono dalle imprese in crisi con un rifinanziamento per le misure che favoriscono l’autoimprenditorialità giovanile, ma soprattutto femminile

In tema bonus, invece, ci sono buone notizie: verranno rinnovati i superbonus, gli ecobonus e i bonus sugli elettrodomestici e sui mobili per la propria abitazione, che prima avevano come scadenza il 31 dicembre 2021. La data di scadenza, ora, è stata prorogata di ben due anni e arriverà fino al 2023.

Per quel che concerne il Superbonus 110%, però, in Legge di Bilancio 2022 sparisce il bonus per le facciate. La nuova legge per il bilancio ridefinirà tutti i dettagli, ma probabilmente potrà riguardare solo le facciate di condomini, escludendo abitazioni singole e villette. 

In tema bonus per televisori e decoder, invece, arrivano buone notizie. Chi vorrà adattarsi ai nuovi standard trasmissivi, partiti proprio oggi, infatti, potrà richiedere il bonus del valore massimo di 100 euro per rottamare il proprio dispositivo tv e, per chi ha un ISEE sotto i 20 mila euro, invece, ci sarà a disposizione il bonus decoder del valore di 50 euro. 

Nella riforma, infatti, questi due bonus sono stati rifinanziati.

Legge di Bilancio 2022, le altre riforme in arrivo

Tra le misure più urgenti v’è sicuramente il taglio delle bollette. I prezzi dell’energia, infatti, stanno avendo dei picchi vertiginosi e continueranno a salire soprattutto durante l’inverno. Nel Consiglio dei ministri, a tal proposito, è stato previsto uno stanziamento di 1 miliardo di euro per il taglio delle bollette energetiche. 

Con la Legge per il Bilancio pluriennale del 2022 verrà reso strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. Inoltre, per la felicità di tutte le donne, verrà ridotta l’Iva sull’acquisto degli assorbenti, anche nominata con il termine inglese “tampon-tax”.

Non dobbiamo, però, aspettarci un taglio drastico, dal 22 al 4 per cento, perché in Consiglio dei ministri è stato deciso che gli assorbenti resteranno con Iva al 10%.

La sinistra, però, con Movimento Cinquestelle, Italia Viva e Partito Democratico, chiedono che l’Iva sugli assorbenti venga ulteriormente ridotta, fino a toccare la percentuale minore: 4%. Anche di questo si discuterà alla prossima riunione a Palazzo Chigi.

Rinviate la plastic tax e la sugar tax, pensate per la riduzione di plastica e di zuccheri, al 2023. Le due imposte non troveranno spazio nella legge di bilancio 2022. 

Buone notizie in tema sanità, con un incremento di 2 miliardi di euro per ogni anno, fino al 2024, per il Fondo Sanitario Nazionale. Inoltre, nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia.

Ultimi aggiornamenti riguardanti la Legge di Bilancio 2022

Buone notizie per le scuole e le università con un incremento del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza. Viene, poi, ideato un nuovo fondo per la ricerca applicata. 

Buone notizie anche per le borse di studio degli specializzandi in medicina, che salgono e vengono confermate in via permanente, alla cifra di 12 mila euro all’anno. Infine, sono disposte le proroghe dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza epidemiologica, fino a giugno 2022.

Infine, durante l’ultimo Consiglio dei ministri è stato disposto un incremento del Trasporto Pubblico Locale e sono state stanziate risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.