Libretto postale: quanto contante è possibile versare? Tutte le regole da rispettare

Quanto contante è possibile versare sul proprio libretto postale? Quali sono i limiti entro i quali dobbiamo muoverci per trasferire dei soldi?

Quanto contante è possibile versare sul proprio libretto postale? Quali sono i limiti entro i quali dobbiamo muoverci per trasferire dei soldi? Possiamo spostare quanto abbiamo sul nostro conto corrente in banca in un libretto postale? Senza dubbio una delle missioni che i vari governi italiani stanno cercando di portare a termine è la lotta al contante. Nel tentativo di combattere l’evasione fiscale, in questi anni la normativa ha tentato di favorire l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili. Grazie a loro, infatti, è possibile verificare ogni singola transazione e avere sotto mano l’identità dei vari soggetti coinvolti.

Il bonifico, le carte di credito, il bancomat e le varie app presenti sullo smartphone sono diventati degli strumenti alla portata di tutti. Il legislatore, poi, ha posto dei veri e propri limiti all’uso del contante, in modo da bloccare le operazioni fraudolente. A questo punto, i risparmiatori hanno ancora la possibilità di versare del contante nel loro libretto postale? Quali sono i limiti di questa operazione? Ma soprattutto, possono andare incontro a particolari sanzioni? Lo scopriremo insieme in questo articolo.

Libretto postale, rispolveriamo i nostri ricordi

Senza dubbio il libretto postale è uno dei prodotti di Poste Italiane più noto. Sicuramente è uno dei più antichi, insieme ai buoni fruttiferi. In estrema sintesi il libretto postale è un vero e proprio documento cartaceo, che gli uffici preposti rilasciano nel momento in cui un risparmiatore effettua un deposito. Questo significa, detto molto sinteticamente, che il libretto postale non è altro che un’attestazione con la quale viene certificato un determinato deposito: una persona consegna alle Poste una determinata somma di denaro e questi gli rilasciano una ricevuta.

Oltre a questo, il libretto postale è utile per segnare tutti i movimenti che sono stati effettuati su quel capitale versato: prelievi, versamenti, interessi maturati e quant’altro.

Ma andiamo avanti. Il libretto postale può essere di due tipi: nominativo o al portatore. Ma è bene entrare un po’ di più nello specifico:

  • quello nominativo è intestato al suo titolare. Questo significa, in estrema sintesi, che potrà essere utilizzato solo e soltanto dall’intestatario;
  • quello al portatore, invece, può essere utilizzato da un qualsiasi soggetto che in quel momento lo detenga. La persona che ha il documento in mano può liberamente prelevare o depositare presso lo sportello di riferimento. Questo tipo di prodotto, però, a partire dal 2019 è stato estinto. I libretti di deposito a risparmio possono essere solo e soltanto nominativo, per rispettare le misure antiriciclaggio.

Contante: quali sono i limiti al suo utilizzo

La normativa italiana impone dei limiti molto stringenti sull’uso del contante. Entrando un po’ più nel dettaglio, la soglia di divieto di trasferimento di denaro cash tra soggetti diversi è pari a 2.000 euro per il 2022. Questo significa che potranno essere effettuate tutte le operazioni fino a 1.999,99 euro. Oltre questa cifra devono essere utilizzati dei sistemi di pagamento tracciabili, come i bonifici o la carta di credito. Dal 1° gennaio 20223, salvo ripensamenti dell’ultimo momento, la soglia dovrebbe ridursi a 1.000 euro.

Cosa significa tutto questo? Nel momento che dovremmo fare un pagamento pari a 2.000 euro o superiore, dovremo necessariamente utilizzare uno strumento tracciabile, dal bonifico alla carta di credito. Alla luce di tutto questo, è bene chiedersi quanto si possa versare in contanti sui libretti postali? È necessario rispettare anche in questo caso la legge per l’utilizzo dei contanti?

Rispondiamo immediatamente ai dubbi dei nostri lettori. Il limite di 1.999,99 euro, che dal 1° gennaio 2023 scenderà a 999,99 euro, vale solo e soltanto per i pagamenti. Questa regola vale unicamente per gli spostamenti di denaro da un soggetto all’altro: il limite all’uso del contante non si applica nel momento in cui un risparmiatore versa dei soldi sul proprio conto corrente o sul proprio libretto postale. Quindi è possibile affermare, senza ombra di dubbio, che non ci sia alcun limite al versamento dei contanti!

Libretto postale: quanto si può versare

Per sapere quanto contante si può versare su un libretto postale, è necessario fare delle distinzioni. Il titolare di un libretto postale ordinario potrà, sostanzialmente, versare quanto vuole, perché non ci sono limiti. Quindi potrà versare delle quantità molto consistenti di denaro. Le cose cambiano, invece, per i libretti postali dedicati ai minorenni: in questo caso sarà possibile versare al massimo 15.000 euro: su questo tipo di prodotto non sarà possibile versare una somma di denaro che sia superiore a quanto abbiamo appena indicato.

Fino ad adesso abbiamo parlato di versamenti in contanti sul libretto postale. Ricordiamo che è pur sempre possibile versare dei soldi attraverso un bonifico, trasferendo il proprio denaro direttamente dal conto corrente bancario al libretto postale. Per poter ricevere dei bonifici, è comunque necessario recarsi in un ufficio postale e chiedere di collegare l’iban del conto bancario all’iban del libretto: sarà possibile collegare fino a dieci iban bancari contemporaneamente.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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