Maiale in casa: il condominio lo può vietare? Scopriamo cosa dice la legge

Il condominio può vietare di tenere degli animali domestici in casa? Tra questi vi può rientrare anche un maiale? Su questo punto la legge è chiara.

Il condominio può vietare di tenere degli animali domestici in casa? Tra questi vi può rientrare anche un maiale? Su questo punto la legge è chiara. Tanto che recentemente è intervenuto addirittura il Tar di Pescara, per chiarire se un proprietario di un alloggio abbia la possibilità di tenere in casa un maiale, anche se vive all’interno di un condominio.

Il Tar dell’Abruzzo, con la sentenza n. 291 del 2 luglio 2022, ha ricordato che la riforma del condominio, approvata dieci anni fa (era il 2012), ha introdotto un vero e proprio divieto: quello di impedire l’ingresso degli animali domestici negli appartamenti privati. Questo divieto può essere introdotto solo e soltanto da un regolamento di condominio approvato all’unanimità: in questo caso, i proprietari possono decidere di introdurre delle restrizioni per gli animali domestici o per una parte di questi. È necessario, però, che ci sia l’unanimità dei consensi, in caso contrario qualsiasi condomino sarà libero di introdurre degli animali domestici all’interno della propria abitazione, senza alcuna restrizione.

Condominio: che cosa si intende per animale domestico

Prima di procedere è necessario chiarire che cosa si intenda per animale domestico. Ma soprattutto cercare di capire se in questa categoria è possibile far rientrare anche un maiale vietnamita. Con animale domestico si intende quell’animale con il quale, generalmente, gli esseri umani convivono per compagnia. Sicuramente un animale esotico, come potrebbe essere un serpente, non può essere considerato come tale: il condominio potrà opporsi al fatto che il singolo proprietario ne tenga uno all’interno del proprio alloggio. Anche senza dover ricorrere al regolamento approvato all’unanimità.

La sentenza n. 291 del 2022 del Tar dell’Abruzzo si è occupata esplicitamente di una richiesta di un condominio, che si era rivolto direttamente al sindaco, perché emettesse un ordine di allontanamento di un maiale vietnamita, che veniva ospitato presso una corte privata per la pet-therapy. Il maiale era stato iscritto all’anagrafe canina. Il Tar, però, ha ritenuto che l’animale in questione dovesse essere considerato, a tutti gli effetti, un animale da compagnia, come un qualsiasi cane o gatto. Essendo un pet, non se ne potrà vietare la detenzione all’interno della propria abitazione e

non può subire alcuna rimozione (del microchip, n.d.a.) pena l’applicazione della disciplina e delle relative sanzioni sul maltrattamento degli animali che ricorre anche se solo l’animale viene messo in condizioni di soffrire quale essere senziente capace di percepire dolore fisico e psichico.

Condominio: problemi di igiene pubblica

Il timore sollevato dal condominio era quello che un maiale in casa potesse rappresentare un problema ed un pericolo per l’igiene pubblica e privata. Nel caso esaminato dai giudici, l’animale era tenuto all’interno di un piccolo cortile davanti all’appartamento, che è di proprietà privata dello stesso condomino. Una volta appurato che non vi fossero degli odori molesti e certificato che le condizioni igieniche erano buone, ma soprattutto data l’assenza di liquami sversati sul suolo, non può essere impedito al singolo proprietario di detenere un maiale in casa. Questo, almeno, è quanto stabilisce direttamente la legge.

Nel caso preso in esame, il maialino aveva un peso di circa 43 chili, ritenuto modesto. L’animale era stato preso per cercare di curare i disturbi di comportamento del figlio ed era stato regolarmente iscritto all’anagrafe canina. Il maialino aveva un microchip identificativo, come un cane. L’appartamento aveva un accesso autonomo e distinto, ma soprattutto aveva una corte privata, alla quale il resto del condominio non poteva accedere, che veniva riservata al maialino. Il piano terra e il piano sovrastante erano di proprietà esclusiva della famiglia. Le deiezioni dell’animale erano assorbite e raccolte con la segatura.

come attestato dal Servizio Veterinario dell’Asl nel verbale del 12 giugno 2020 e dallo studio veterinario Vestina […], quale animali d’affezione addetto a pet-therapy, può finanche vivere in una civile abitazione, dato che la sua gestione non si discosta molto da quella di un cane.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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