Cosa devi assolutamente sapere sulla manutenzione del condizionatore (in casa e ufficio)

In alcuni casi la manutenzione del condizionatore è obbligatoria, secondo le normative. Ecco quando e cosa sapere.

Con l’arrivo della stagione calda, riparte per molti l’utilizzo di condizionatori per la regolazione della temperatura, tuttavia questi impianti spesso consumano grandi quantità di energia, per cui è indispensabile una corretta manutenzione per evitare qualsiasi forma di dispersione.

Non tutti sanno inoltre che la manutenzione dei condizionatori in alcuni casi è obbligatoria per legge, in base ad una normativa che si applica a partire dal 2014. Anche se quest’obbligo non è per tutti, si tratta di un passaggio importante per risparmiare sui consumi, e per non incorrere in sanzioni.

Ma come sapere se la pulizia dell’impianto in uno specifico caso è obbligatoria oppure no? Per conoscere i dettagli della norma, continua a leggere l’articolo.

Quando la manutenzione del condizionatore è obbligatoria

L’obbligo di effettuare una manutenzione periodica dei condizionatori è stato istituito a partire dal 2014, tuttavia non si tratta di un passaggio necessario sempre, ma solamente per determinati tipi di impianti.

Per la precisione, i condizionatori che necessitano di una revisione periodica sono quelli che superano i 12 kW di potenza, mentre quelli che rimangono sotto questa soglia non prevedono alcun obbligo in tal senso.

Essere informati sulla potenza del condizionatore è importante per sapere se si è obbligati alla manutenzione, tenendo presente che in caso di mancata revisione si può incorrere in sanzioni in denaro.

Ma a cosa serve questa manutenzione? Nel dettaglio, in questa fase un tecnico incaricato si occupa della pulizia delle varie parti dell’impianto, compreso il motore e il filtro dell’aria.

Queste operazioni consentono di apportare maggiore efficienza agli impianti, inoltre è un ottimo modo per ottenere un discreto risparmio energetico. Tuttavia è consigliato affidarsi ad un esperto per le operazioni di pulizia, ovvero un tecnico che conosce le procedure.

Per chi non è sicuro di quale sia la potenza del proprio condizionatore, è possibile verificarlo nel libretto dell’impianto, dove viene anche indicata l’eventuale necessità di procedere con la manutenzione obbligatoria oppure con un rapporto di efficienza energetica.

Può essere necessario svolgere sia una pulizia di tipo ordinario, che si può fare in autonomia, sia una di tipo straordinario, affidandosi ad un tecnico esperto. Nel primo caso le tempistiche possono variare in base all’impianto, ma generalmente si parla di due volte all’anno per la pulizia.

La pulizia straordinaria invece deve essere effettuata una volta all’anno, per cui è necessario l’intervento del tecnico.

Perché fare manutenzione del condizionatore

Come anticipato, effettuare una corretta manutenzione del condizionatore comporta alcuni vantaggi, oltre ad essere un obbligo di legge. L’impianto garantisce migliori condizioni di salute nell’ambiente, e anche un discreto risparmio energetico.

Questi impianti infatti nel tempo depositano grandi quantità di polvere e batteri, ed è importante che venga effettuata la pulizia per poter garantire una diffusione di aria pulita nell’ambiente interno.

Per ciò che riguarda invece il risparmio energetico, questi impianti funzionano meglio se vengono puliti, ed è possibile risparmiare sulla bolletta. Con una corretta manutenzione del condizionatore è possibile quindi mantenere in ottime condizioni l’intero impianto, e garantirgli un ciclo di vita maggiore.

A questa pulizia è collegata anche una diminuzione dell’impatto ambientale dei condizionatori, perché un impianto che funziona male indubbiamente consuma di più.

Quali sono le sanzioni previste

Ma quali sono le sanzioni in caso di mancata manutenzione del condizionatore? Si tratta di multe che possono coinvolgere sia il soggetto che è responsabile dell’impianto, sia il manutentore obbligato ai controlli, se non provvede al rapporto di controllo di efficienza energetica.

Riassumendo, le sanzioni possono riguardare:

  • Soggetto responsabile dell’impianto, se non provvede a chiedere ad un tecnico specializzato di effettuare la manutenzione obbligatoria;

  • Tecnico manutentore se è responsabile di svolgere il controllo dell’impianto e non garantisce correttamente il rapporto di controllo di efficienza energetica.

Le sanzioni sono previste perché, ricapitolando, questi condizionatori, se superano 12 kW di potenza, devono essere controllati periodicamente, secondo una legge presente dal 2014.

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