Monopattino rubato? Come sporgere denuncia e rintracciarlo

Che cosa succede quando si decide di acquistare un monopattino elettrico? Come tutelarsi in caso di furto e come fare denuncia? Scoprilo!

I monopattini elettrici sono diventati oramai una realtà molto comune nella vita dei cittadini italiani. Si può vedere, infatti, gente di ogni età sfrecciare a bordo di questi “bolidi” sia sui marciapiedi che sulla carreggiata e talvolta – alcuni incoscienti sono stati sorpresi a farlo – perfino in tangenziale. Ma come viene normato questo veicolo e cosa bisogna fare in caso di furto

Il 2022 è l’anno dei monopattini elettrici

Quando si parla di monopattini elettrici molti storcono il naso, ma bisogna ammetterlo: sono molto comodi, non hanno bisogno di benzina o gasolio e questo li rende molto ecologici, sono piccoli, maneggevoli, alcuni anche ripiegabili e quindi molto pratici. E ricordiamo che, a differenza di altri veicoli, come l’auto o la bicicletta elettrica costano meno e non è richiesta l’assicurazione.  Dalla loro, inoltre, la possibilità di essere parcheggiati un po’ ovunque senza troppi affanni. Esitono nahce dei “contro”, molti li ritengono pericolosi soprattutto perchè, almeno per il momento, non esiste una normativa omogenea atta a regolarne la circolazione. 

Come dimostrare di esserne il proprietario 

Quando si parla di monopattino elettrico si entra in un limbo dove il mezzo di trasporto sembra quasi avvicinarsi al motoveicolo – pensiamo alla casistica di giornale in cui furono fermate delle persone che percorrevano l’autostrada con il monopattino elettrico – e in altri casi, viene considerato al pari di uno skateboard – in grado, quindi, di transitare sul marciapiede facendo slalom fra i pedoni. Per la legge è un velocipede, come per la bicicletta elettrica e per gli altri mezzi che possono muoversi e funzionare grazie ad un connubio fra la spinta muscolare umana e il motorino elettrico. Ciò che molti ignorano è che questo mezzo può essere utilizzato solo dai quattordici anni di età in su e che fino ai diciotto anni di età, il minorenne dovrà utilizzarlo munito di casco apposito. Quest’ultimo, infatti, è obbligatorio in caso di minori.

Ma non è l’unica accortezza a cui attenersi; difatti per poter circolare liberamente bisognerà omologarlo con luci bianche o gialle anteriormente e con luci rosse posteriormente. Quest’ultimo potrà circolare solo su strade urbane o al massimo sulle piste ciclabili extraurbane.

Le sanzioni esistono già e sono piuttosto salate in merito: infatti la sanzione può arrivare fino a 800 euro per chi utilizza un monopattino non omologato o con una potenza superiore ai limiti di legge, il quale è di 20 chilometri orari massimi e di 6 chilometri orari nelle aree pedonali.

Ma come si fa a riconoscere un trasgressore della legge? Attualmente – malgrado le molteplici richieste – non sono stati introdotti l’obbligo di targa e di copertura assicurativa, quindi a meno che non si colga il trasgressore in fallo, sarà difficile poter scoprire chi è il proprietario.

Il divieto di sosta sui marciapiedi, difatti, è oramai reato per questi velocipedi, ma come poter applicare la sanzione minima di 42 euro e massima di 168 euro rimane un mistero, poiché non vi è modo di risalire al proprietario del velocipede a meno che non si incorra in flagranza di reato.

Questa impossibilità di dimostrare la potestà del monopattino elettrico potrà esser vista positivamente dai truffaldini che dal primo luglio 2022 si ritroveranno impossibilitati a passare sui marciapiedi o ad utilizzare il velocipede senza frecce e stop integrato, ma per tutti i bravi e onesti cittadini l’impossibilità di dimostrare di essere i proprietari del velocipede che si è acquistato rimane un grosso deterrente all’acquisto e una concreta paura in caso di furto. Infatti, se subissimo un furto non potremmo dimostrarlo se non attraverso lo scontrino dello stesso e sarebbe comunque difficile individuarlo – visto la mancanza della targa. Un oggetto, dunque, che in sé ha tantissimo potenziale ma che lascia troppo adito ad utilizzi all’infuori della legge che possono facilmente rimanere impuniti.

Denuncia post furto di un monopattino elettrico: ecco come sporgerla

Immaginiamo di aver deciso di acquistare un monopattino elettrico – malgrado i suoi prezzi proibitivi ma sempre più economici di un veicolo green tradizionale – per spostarci agilmente e senza inquinare, ma subissimo il furto dello stesso: cosa dovremmo fare? Prima di tutto, al momento dell’acquisto – ma questo è valido anche per elettrodomestici in garanzia e telefonini – fate una fotocopia dello scontrino d’acquisto e assicuratevi di mettere in un posto sicuro sia l’originale che la fotocopia. Questi saranno documentazioni fondamentali per la dimostrazione dell’acquisto del monopattino elettrico e quindi del suo furto. Dopodiché, una volta subito il furto, bisognerà recarsi dai Carabinieri di zona o dalla Polizia di Stato.

Si ricorda che perché sia valida, la denuncia dovrà essere effettuata entro e non oltre i trenta giorni dal momento del furto. Oltre al documento di acquisto – composto dallo scontrino e dalla fotocopia che a differenza dell’originale più difficilmente scolorirà – dovrete portare una prova di proprietà.

Questa regola è caldamente consigliata, dunque, non solo per le bicilette ma anche per il monopattino elettrico.

In cosa consiste la prova di proprietà? In una foto in cui vi trovate sopra il vostro velocipede e lo state utilizzando, questa andrà implementata nel fascicolo che dimostrerà la vostra potestà del monopattino elettrico.

Una volta sporta denuncia cosa rimane da fare?

L’unica altra cosa che potete fare è fare una segnalazione alla Polizia Locale della propria città, la quale potrebbe individuare durante una ronda il mezzo magari abbandonato.

Sebbene sembri poco credibile, i ritrovamenti sono frequenti e agevolati dall’alta videosorveglianza delle città. Di solito, i ladri di questi velocipedi tentano di sbarazzarsi del monopattino elettrico al più presto, vendendolo al primo interessato.

Un acquisto – magari molto conveniente – dettato dalla foga può costare molto caro: infatti, in caso si venisse trovati in possesso del monopattino elettrico rubato di cui è stata già sporta denuncia, si verrà accusati di ricettazione e si potrà scontare una pena pari a una reclusione da due a otto anni o una multa il cui minimo è pari a 516 euro e il massimo è di 10329 euro. Questo, in caso si sia a conoscenza della vera provenienza del velocipede, altrimenti si incorre nel reato di incauto acquisto.

Infatti, secondo la legge, chi acquisti un oggetto che palesemente ha un prezzo inferiore al suo valore e sembra dunque provenire da un furto o da altro reato, pagherà con sei mesi di arresto o un’ammenda non inferiore ai dieci euro.

Monopattino elettrico in affitto o da acquistare?

Per chi predilige la micromobilità, soprattutto elettrica, il monopattino  può essere una grande risorsa, urge capire però se conviene ricorrere al noleggio o all’acquisto. I pro ed i contro sono molteplici. L’acquisto richiede una certa liquidità, poiché questi mezzi sono arrivati a costare anche cinquemila euro, mentre l’affitto permette di non dover pagare l’elettricità, né di doversi preoccupare di dove parcheggiare, poiché una volta finito il periodo pagato, si potrà semplicemente lasciare spento il mezzo – purché non si intralci il passaggio – e non si dovranno temere furti o danni.

Il contro è che se si percorrono tratte parecchio lunghe l’affitto a chilometri o a tempo potrebbe divenire parecchio esoso per le proprie tasche e finirebbe per superare di gran lunga la spesa iniziale per l’acquisto. Ricordiamo però che questa scelta, molte volte, può divenire obbligata – poiché non in tutte le città italiane sono presenti i monopattini elettrici. Nel caso in cui, quindi, si sia costretti ad acquistarne uno, si dovrà anche pagare una ricarica ogni tot chilometri e soprattutto bisognerà sincerarsi che il suo furto sia il più possibile ostico.

Sicuramente, in aiuto dei proprietari più ansiosi, arriva il gps tracker, che dà la possibilità di localizzarlo da remoto. Questo, come vedremo in seguito, è anche uno dei pochi modi in cui si potrà cercare di rientrare in possesso del proprio monopattino elettrico,  nel caso ci venisse sottratto illegalmente. Oltre a ciò, il gps tracker può essere d’aiuto anche ai più sbadati, che non dovranno più chiedersi dove hanno “parcheggiato” il mezzo.

Quindi nel dibattito fra sharing ed acquisto la faida è ancora lunga e sanguinosa. L’acquisto dovrà essere valutato attentamente – soprattutto se si percorrono strade in salita o se si ha un peso considerevole che possa scaricare anticipatamente il monopattino, rendendolo più dispendioso – e ponderato con attenzione, come anche le limitazioni legate ad un mezzo appartenente ad una ditta e non vostro di proprietà che potete affittare solo per tot tempo.

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