Multe stradali addio e stralcio cartelle esattoriali, la proposta di Silvio Berlusconi

Il leader di Forza Italia propone un maxi condono delle multe non pagate come misura a sostegno delle famiglie, già in difficoltà per il caro bollette. Ecco i dettagli.

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Prosegue la campagna elettorale su TikTok di Silvio Berlusconi, che stavolta propone di cancellare per sempre le multe arretrate, evitando le spiacevoli cartelle esattoriali che molti automobilisti si vedono recapitare trascorsi diversi anni dall’infrazione. L’ex premier inoltre propone di modulare le sanzioni stradali in base al reddito percepito: per un cittadino che guadagna 1200 euro è troppo gravoso pagare 200 euro o più per una infrazione al Codice della strada anche perché - prosegue Berlusconi - “molte delle multe riguardano cittadini che, nella gran parte dei casi, l'automobile la usano per andare al lavoro e per accompagnare i figli a scuola.”

Addio multe arretrate, cos'è il “condono stradale”

“Il nostro Paese ha bisogno di partire” e per farlo una delle proposte di Forza Italia è eliminare le multe non pagate per ogni genere di contravvenzione. Vorrebbe dire stralciare le tanto odiate cartelle esattoriali che impongono di versare l’importo delle sanzioni gravate da more e interessi. Ad annunciarlo è stato Silvio Berlusconi durante una diretta sul suo canale TikTok, che di giorno in giorno raccoglie le nuove proposte elettorali.

Il caro bollette e la pandemia hanno enormemente indebolito il reddito degli italiani e non avrebbe senso peggiorare la situazione con sanzioni arretrate di anni. In molti hanno paragonato tale misura al cosiddetto “condono edilizio”, vecchio cavallo di battaglia dell’ex premier. La soluzione, secondo Berlusconi, sarebbe liquidare le vecchie multe pagandole in misura drasticamente ridotta, cioè tra il 10 e il 20% del loro importo originario.

Mettere “un tetto massimo” alle multe

Il condono delle cartelle e delle contravvenzioni stradali non è l'unica proposta a favore degli automobilisti. Berlusconi propone anche di fissare per legge un tetto massimo all’importo da pagare in caso di infrazioni. Queste le sue parole:

"Ma anche per il futuro bisogna mettere un tetto alle ammende: non si può comminare ad un cittadino che guadagna 1200 euro al mese una multa di 200 euro. Anche perché molte delle multe riguardano cittadini che, nella gran parte dei casi, l'automobile la usano per andare al lavoro e per accompagnare i figli a scuola.”

Da qui la proposta ai Comuni di dimezzare il costo delle multe e investire nuove risorse nell’educazione stradale e nella manutenzione dell’asfalto.