Multe in base al reddito nel 2023: ecco cosa c’è di vero

Presto le multe potrebbero essere calibrate in base al reddito. Ma cosa c'è di vero? Un'analisi della proposta del governo.

Le multe stradali potrebbero presto essere diverse per ogni cittadino, ovvero variare in base al reddito. L’ipotesi di cui si parla negli ultimi mesi fa riferimento ad una proposta del nuovo governo, per la precisione del sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, ovvero Galeazzo Bignami.

Si parla di una proposta che andrebbe ad allineare l’Italia ad altri paesi europei, dove le multe sono già calibrate in base al reddito dei cittadini. La proposta si inserisce in un quadro più grande di revisione del Codice Stradale, per cui presto potranno arrivare numerose novità.

Ma l’ipotesi verrà effettivamente attuata, o si tratta solamente di una proposta? Vediamo nell’articolo quando arriverà la novità, e quali sono le cause per cui le multe saranno calcolate in base al reddito.

Multe in base al reddito in Italia: le motivazioni

Le multe in Italia attualmente sono uguali per tutti, indipendentemente dal reddito percepito. Questo vuol dire che chi percepisce un guadagno annuo basso paga le stesse cifre rispetto a chi ha un reddito annuo superiore.

Gli importi delle sanzioni cambiano ovviamente in base al tipo di infrazione, tuttavia non vengono analizzate le caratteristiche reddituali che chi riceve queste multe.

In Europa invece in molti stati le multe vengono applicate sulla base delle possibilità economiche dei cittadini, e presto potrebbe essere così anche nel nostro paese.

Ma qual è la motivazione di base di questa proposta? Risulta piuttosto semplice da intuire: se le multe vengono applicate in base al reddito, il sistema di pagamento metterebbe tutti sullo stesso piano.

Questo perché attualmente chi dispone di molto denaro paga un importo molto ridotto come conseguenza delle infrazioni. Ma lo stesso importo costituisce una grande somma per chi ha un reddito basso. Secondo le ipotesi che sostengono l’introduzione di un sistema di multe in base al reddito, la nuova misura sarebbe equa per tutti.

Si tratterebbe quindi di introdurre un sistema di proporzionalità per le sanzioni: guadagni di più? Allora dovrai pagare multe più salate. Guadagni meno? Allora le multe saranno proporzionate al tuo stipendio.

Stabilire le multe in base al reddito consentirebbe anche di avere maggiore incisione su chi percepisce redditi alti, per cui attualmente le sanzioni non costituiscono un grosso problema.

Multe in base al reddito: cosa c’è di vero

Attualmente la proposta di introdurre le multe in base al reddito è ancora solamente una ipotesi. Tuttavia non è nulla di nuovo o diverso da ciò che già si vede in altri paesi europei.

Per fare qualche esempio, alcuni paesi, soprattutto del nord Europa, come Finlandia, Svezia, Danimarca, ma anche Austria e Svizzera, adottano questo sistema già da diversi anni, con risultati positivi.

Introdurre questo tipo di meccanismo anche in Italia permetterebbe di rendere più incisive le multe anche per chi guadagna un reddito alto. Tuttavia per il momento la proposta deve ancora attendere, perché in discussione ci sono anche diverse misure del Codice della Strada.

Tuttavia la proposta potrebbe diventare concreta, nell’arco del 2023, soprattutto perché porterebbe una maggiore equità tra i cittadini. Pensando a come vengono applicate le multe in base al reddito in altri paesi europei, si possono segnalare situazioni in cui chi percepisce un reddito molto alto è stato sanzionato con cifre da capogiro.

Facciamo l’esempio di un dirigente aziendale finlandese che nel 2019 è stato multato per eccesso di velocità: il cittadino ha dovuto pagare una multa salatissima, commisurata al proprio reddito, di 74.000 euro.

Indubbiamente si tratta di cifre molto alte, ma che comunque il cittadino poteva permettersi di pagare, dato il reddito annuo percepito. In Italia al momento questo non è possibile, ma potrebbe presto diventare realtà.

Ricordiamo che oltre a questa misura, al centro del dibattito vi è anche il condono sulle multe stradali di basso importo, per cui si attendono conferme.

Non solo multe in base al reddito: revisione del Codice Stradale

Come anticipato, il governo sta discutendo non solamente di introdurre un sistema di multe in base al reddito, ma anche alcune modifiche al Codice Stradale. Le proposte su questo ambito sono molte, tra cui:

  • potenziare i controlli in orari notturni e con multe più severe;

  • sviluppo di nuove attività di prevenzione e informazione nelle scuole guida italiane;

  • revisione della patente a punti;

  • introduzione di nuove regole e obblighi per i monopattini elettrici.

Il Codice della Strada potrebbe essere modificato con l’obiettivo di rendere le strade più sicure e diminuire il numero di incidenti, sempre elevato in Italia. In particolare, è stata avanzata la proposta di revocare a vita la patente a chi guida in stato di ebbrezza, per rendere più incisive le regole della strada.

Inoltre, sta arrivando anche con molta probabilità una nuova regolamentazione per i monopattini elettrici, al centro di molti incidenti stradali. Se da un lato infatti la mobilità sostenibile è positiva, dall’altro lato ci sono poche regole su questi mezzi.

L’intenzione delle proposte è quella di introdurre l’obbligo della targa, dell’assicurazione e del casco, tuttavia per le decisioni definitive bisogna ancora attendere.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
764FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate