Negoziazione assistita: cos’è? Quando si fa? Come si svolge?

Continua a leggere l'articolo e scopri tutto ciò che riguarda la Negoziazione Assistita ed, in particolare, che cos'è, quando si fa e come si svolge!

Leggi questo articolo per comprendere al meglio tutto quello che ruota attorno alla Negoziazione Assistita!

Mostreremo: che cos’è? Qual è l’obiettivo? Quando si fa? Quando non si applica? Come si svolge il procedimento? Chi paga le spese legali? Quanto costa? Cosa deve contenere l’invito, come inviarlo e come si risponde? Dove depositarla?

Poi ci sposteremo, andando a parlare di: che differenza c’è con la mediazione obbligatoria? Cosa succede se non viene accettata? Quali sono le materie oggetto di mediazione? Cosa succede e come procedere successivamente?

Qua sotto potrete prendere visione di un breve video, il quale è stato realizzato ed è stato pubblicato sul canale YouTube di “Antonio Esposito Scalzo”, nel quale viene spiegato, in una maniera estremamente chiara e precisa, tutto quello che riguarda il divorzio breve in un matrimonio ed, in particolare, nell’estratto che troverai qui sotto, le due tipologie per divorziare velocemente, ossia:

  • La negoziazione assistita (più semplice e rapida);

  • Il deposito di un ricorso al tribunale.

Inoltre, se sei interessato ad approfondire tutte quelle tematiche che rientrano nel campo del diritto, allora ti consiglio di recarti sul sito web “Consigli di un Avvocato”.

Che cos’è la Negoziazione Assistita?

Il primo passo che ci appresteremo ad effettuare all’interno di questa breve guida, sarà quello di andare a dare, inizialmente, una breve definizione e di andare a parlare, in particolare, di che cos’è la negoziazione assistita.

Qual è l’obiettivo della Negoziazione Assistita?

Dopo aver dato, inizialmente, una breve definizione e dopo aver parlato, in particolare, di che cos’è la negoziazione assistita, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, qual è l’obiettivo di questa particolare tipologia di procedura.

Nello specifico, lo scopo principale per la quale è previsto questo procedimento è quello di raggiungere un accordo tra le parti, in maniera pacifica:

  • Sia quando si hanno degli interessi comuni;

  • Sia quando si hanno degli interessi contrapposti (come nella maggior parte dei casi).

Quando si fa la Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di qual è l’obiettivo della negoziazione assistita, passiamo adesso a vedere, invece, quando si fa questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia.

Nello specifico, questo procedimento si configura nelle seguenti ipotesi, all’interno dell’ambito famigliare:

  • In caso di separazione;

  • In caso di divorzio (cessazione degli effetti civili o scioglimento);

  • In caso di modifiche agli accordi di separazione o di divorzio.

Quando non si applica la Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di quando si fa la negoziazione assistita, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, quando non si applica, invece, questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia.

Nello specifico, questo procedimento non si applica nelle seguenti ipotesi:

  • Per le controversie in cui si ricorre alla conciliazione;

  • Per le controversie in cui si ricorre alla mediazione obbligatoria;

  • Quando le parti possono agire in giudizio in autonomia, senza deleghe ad avvocati.

Come si svolge il procedimento di Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di quando non si applica la negoziazione assistita, passiamo adesso a vedere, invece, come si svolge il procedimento di questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia.

Nello specifico, ecco i passaggi che bisogna seguire per avviare e per completare questo procedimento:

  • Una delle due parti deve stipulare una convenzione;

  • Bisogna inviarla alla controparte;

  • Bisogna indicare l’oggetto della controversia;

  • Entrambi devono firmare;

  • Bisogna inviare la convenzione.

Chi paga le spese legali nella Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di come si svolge il procedimento di negoziazione assistita, passiamo adesso a vedere, invece, chi paga le spese legali in questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia.

Nello specifico, le uniche spese che sono previste per questo procedimento sono quelle relative agli onorari degli avvocati.

Quanto costa un divorzio con Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di chi paga le spese legali nella negoziazione assistita, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, qual è il prezzo che bisogna pagare per un divorzio con questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia.

Nello specifico, ecco quali sono i costi che bisogna sostenere per un divorzio:

  • In caso di divorzio davanti all’ufficiale di stato civile, le spese saranno di circa 16/32 euro;

  • In caso di divorzio davanti ad un giudice, le spese saranno di 43 euro più l’onorario dell’avvocato (prezzo relativamente basso);

  • In caso di divorzio con la negoziazione assistita, le spese potranno variare da un minimo di 300 euro fino ad un massimo di 3.000 euro circa.

Cosa deve contenere l’invito alla Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di quanto costa un divorzio con negoziazione assistita, passiamo adesso a vedere, invece, che cosa deve contenere l’invito a questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia.

Nello specifico, ecco che cosa deve necessariamente contenere l’invito, nei confronti della controparte, alla stipula della convenzione:

  • L’oggetto della controversia;

  • La propria firma;

  • L’avviso delle conseguenze in caso di rifiuto della stipula della convenzione o in caso di mancata risposta entro i 30 giorni previsti.

Come inviare l’invito alla Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di che cosa deve contenere l’invito alla negoziazione assistita, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, che cosa bisogna fare per poter inviare quest’ultimo.

Nello specifico, ecco le modalità con le quali può essere spedito l’invito:

  • Tramite raccomandata con ricevuta di ritorno;

  • Mediante la PEC.

Come si risponde ad un invito alla Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di che cosa bisogna fare per poter inviare l’invito alla negoziazione assistita, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, come si risponde a quest’ultimo.

Nello specifico, per rispondere all’invito a stipulare la convenzione bisogna effettuare gli stessi passaggi e ricordarsi di inserire all’interno del documento le stesse cosa che valevano per la controparte, ossia:

  • L’oggetto della controversia;

  • La firma.

Dove depositare una Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di come si risponde ad un invito alla negoziazione assistita, passiamo adesso a vedere, invece, dove bisogna depositare questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia.

Nello specifico, questo procedimento, rientrante nell’ambito famigliare, deve essere consegnato:

  • All’ufficio protocollo di stato civile del proprio Comune di appartenenza;

  • Alla casella PEC del Comune.

Che differenza c’è tra mediazione e Negoziazione Assistita?

Dopo aver parlato di dove bisogna depositare una negoziazione assistita, passiamo adesso a vedere, invece, quali sono le principali differenze che intercorrono tra questa particolare tipologia di procedura, attraverso la quale le parti si impegnano a raggiungere un accordo per risolvere amichevolmente una determinata controversia, e la mediazione.

Nello specifico, ecco le differenze tra questi due procedimenti:

  • La negoziazione assistita prevede che ad agire per conto delle parti siano i rispettivi avvocati;

  • La mediazione obbligatoria prevede che agiscano, in maniera autonoma, direttamente le parti interessate.

Cosa succede se non si accetta la mediazione?

Prima di andare a terminare questo breve articolo e dopo aver parlato di quali sono le principali differenze che intercorrono tra la negoziazione assistita e la mediazione, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, che cosa succede se non si accetta la seconda tipologia di procedura.

Nello specifico, ecco quali sono le conseguenze:

  • Chi non si presenta al primo incontro sarà condannato dal giudice;

  • In caso di mancata partecipazione senza un motivo valido, il giudice rileverà da questo delle prove;

  • In caso di mancata partecipazione, il giudice potrà propendere per l’altra parte per le questioni economiche.

Quali sono le materie oggetto di mediazione obbligatoria?

Ed infine, per andare a concludere questa breve guida, dopo aver parlato di che cosa succede se non si accetta la mediazione, passiamo adesso ad approfondire questo specifico argomento, andando a vedere, per l’appunto, quali sono le materie oggetto di questa particolare tipologia di procedura.

Nello specifico, ecco le materie oggetto di mediazione obbligatoria, previste espressamente dall’art. 5, Comma 1, del Decreto Legislativo n. 28 del 2010:

  • Affitto di aziende;

  • Comodato;

  • Condominio;

  • Contratti assicurativi, bancari e finanziari;

  • Diritti reali;

  • Divisione;

  • Locazione;

  • Patti di famiglia;

  • Risarcimenti;

  • Successioni.

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