Nuovo Dpcm: Green pass obbligatorio per pensioni e RdC?

Il Governo ha deciso: nel nuovo Dpcm viene esteso l'obbligo di Green pass. Serve anche per ritirare la pensione in Posta? E per il reddito di cittadinanza?

Nel nuovo Dpcm che il Governo ha limato sono contenuti tutti i negozi, le attività commerciali, i servizi alla persona per i quali sarà obbligatorio esibire il Green pass prima di accedere. Non solo: il Green pass servirà anche – dal 1° febbraio 2022 – per accedere ai servizi postali, bancari e finanziari, per andare in Posta e in Banca, per accedere a qualsiasi ufficio pubblico.

Serve il Green pass per ritirare la pensione di febbraio 2022 in Posta? E per tutti i titolari del reddito di cittadinanza scatta l’obbligo di Green pass? Il Governo ha le idee chiare, ma i cittadini sono ancora confusi.

Vediamo, quindi, quali sono le novità in arrivo con il varo del nuovo Dpcm: in quali negozi, attività e servizi serve il Green pass dal 1° febbraio 2022 e quali sono gli obblighi per i titolari di pensione e per i percettori del reddito di cittadinanza.

Nuovo Dpcm: obbligo di Green pass esteso. Le novità

L’ultimo decreto Covid – del 7 gennaio scorso – approvato dal Consiglio dei Ministri, estendeva l’utilizzo del Green pass anche nei negozi, tralasciando però i dettagli a un successivo nuovo Dpcm. Entro al fine del mese di gennaio il nuovo quest’ultimo verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in modo da entrare in vigore entro il 1° febbraio 2022.

È proprio con l’inizio del secondo mese dell’anno che scattano nuove regole sull’utilizzo e sull’obbligo di Green pass. Per non parlare della durata della certificazione: seppure derivante da vaccino o guarigione, il Green pass avrà una validità pari a 6 mesi, anziché i 9 previsti precedentemente.

Ebbene, il Governo ha deciso: quali sono i negozi presso i quali verrà richiesto il Green pass base, ovvero derivante da tampone, vaccino o guarigione? La lista è piuttosto lunga e le eccezioni sono davvero poche, limitate proprio ai servizi essenziali.

Non solo: il decreto del 7 gennaio scorso introduceva anche l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini over 50, sia lavoratori sia disoccupati. Una novità che ha fatto balzare le somministrazioni delle prime dosi. I trasgressori, infatti, verranno sottoposti al pagamento di una multa da 100 euro direttamente all’Agenzia delle Entrate, oltre ad andare incontro a sanzioni da 600 euro a 1.500 euro.

Ma andiamo con ordine: vediamo anzitutto se è obbligatorio possedere il Green pass per ritirare la pensione in Posta e se è stato confermato l’obbligo di Green pass per i titolari del reddito di cittadinanza. 

Cosa cambia dal 20 gennaio 2022, e quali saranno i negozi dove sarà obbligatorio possedere il green pass per accedere dal 1° febbraio 2022?

Nuovo Dpcm: serve il Green pass per ritirare la pensione in Posta?

In vista del pagamento delle pensioni di febbraio 2022 in Posta (con calendario anticipato agli ultimi giorni di gennaio 2022), molti pensionati si chiedono se – alla luce delle nuove regole in vigore dal 1° febbraio 2022 – sarà necessario recarsi presso gli uffici postali muniti di Green pass per ritirare la pensione.

In effetti, proprio con il mese nuovo (febbraio appunto), scatta l’obbligo di Green pass anche per accedere e sfruttare i servizi postali e bancari o finanziari. Ciò significa che per recarsi in Posta o in Banca servirà mostrare un Green pass valido. 

Ma tutto questo vale anche per il ritiro della pensione? In realtà, secondo le ultime indiscrezioni, il Governo dovrebbe lasciare libero accesso a tutti i cittadini che si recheranno in Posta per ritirare l’assegno alla pensione, mentre per tutti gli altri servizi sarà opportuno mostrare la certificazione verde.

Dunque, via libera: per accedere alla Posta e ritirare l’assegno pensione di febbraio 2022 non è obbligatorio mostrare il proprio Green pass e nemmeno effettuare un tampone. 

*è opportuno attendere il testo ufficiale del nuovo Dpcm per avere la certezza sulle attività per le quali non verrà richiesto il Green pass.

Nuovo Dpcm: Green pass obbligatorio per i titolari RdC?

Una normativa diversa, invece, è quella che regola il reddito di cittadinanza: per tutti i titolari del sussidio grillini diventa obbligatorio possedere il Green pass dal 1° febbraio? Non è proprio così…

Il Green pass sarà necessario, per esempio, per accedere ai centri per l’impiego e dunque per svolgere la formazione obbligatoria- come previsto dalla Legge di Bilancio – e per verificare gli obiettivi raggiunti. Dunque, per congiunzione tra una norma della Manovra 2022 e una norma inserita nel decreto Covid del 7 gennaio scorso, il Green pass sarà obbligatorio per i titolari del reddito di cittadinanza.

Ma attenzione: non tutti sono sottoposti a tale obbligo. Il Green pass è da esibire nel momento in cui ci si reca presso un centro per l’impiego, e non per poter ottenere l’assegno RdC. 

Ciò significa che solo i titolari del reddito di cittadinanza considerati “occupabili” e tenuti allo svolgimento della formazione obbligatoria presso i centri per l’impiego avranno l’obbligo di esibire il Green pass, anche derivante da tampone negativo.

Nuovo Dpcm: Green pass obbligatorio nei negozi. Quali?

Arriviamo ora alla definizione della lista dei negozi presso i quali – a partire dal 1° febbraio 2022 – sarà obbligatorio esibire il Green pass per accedere ai servizi.

Partiamo dalla conferma del fatto che tutti i servizi essenziali per il cittadino (quali supermercati, farmacie, edicole, negozi per bambini, e altre attività rimaste aperte anche nelle zone rosse) rimarranno ad accesso libero. Molte altre attività economiche e commerciali, invece, dovranno richiedere il Green pass ai propri clienti.

La certificazione è obbligatoria sia per accedere ai servizi alla persona (barbiere, parrucchiere, estetista), sia per fare shopping nei negozi o nei centri commerciali. Il Green pass verrà richiesto anche nei negozi di giocattoli, nei negozi di intimo, e persino nelle edicole e librerie (eccetto i chioschi all’aperto).

I tabaccai, che nel corso del lockdown erano considerati attività essenziali per il cittadino, non rientrano nella lista dei negozi ad access libero. Anche per entrare nelle tabaccherie, quindi, servirà il Green pass: coloro che non lo possiedono potranno acquistare tabacchi presso le macchinette distributrici poste all’esterno. La decisione deriva dal fatto che spesso all’interno di questi esercizi si trovano le macchinette da gioco.

Nuovo Dpcm: dove posso entrare senza Green pass?

Non tutti i negozi dovranno richiedere il Green pass ai propri clienti: esistono, infatti, delle attività e dei servizi considerati essenziali e per i quali l’accesso resterà libero anche per tutti coloro che non possiedono la certificazione verde.

Nel nuovo Dpcm, dunque, dovrebbero rimanere ad accesso libero le seguenti attività – come riporta un articolo di Today:

gli alimentari, i supermercati, i mercati rionali, le farmacie, le parafarmacie, gli ottici, i benzinai, i chioschi dei giornali, i negozi di per bambini, i commissariati di polizia, i tribunali per le testimonianze, i banchi degli ambulanti. 

Accesso libero, come detto, anche a tutti i pensionati che si recheranno presso gli uffici postali per ritirare la pensione. Per tutti gli altri servizi, invece, è necessario possedere il Green pass base.

Nuovo Dpcm: cosa cambia dal 20 gennaio 2022

Il primo cambiamento, in realtà, scatta già dal 20 gennaio 2022, quando il Green pass diventa obbligatorio anche per tutti i servizi alla persona sino ad oggi rimasti esclusi da tale obbligo.

Per tagliare o acconciare i capelli dal parrucchiere o dal barbiere, e per godersi un trattamento estetico servirà il Green pass base. 

Che cosa significa? Chi non ha effettuato la vaccinazione potrà ancora tagliare i capelli o godersi un massaggio presso un centro estetico? Certo, purché si presenti il giorno stabilito munito di Green pass base, ovvero abbia effettuato un tampone negativo nelle ultime 48 ore (se rapido) o nelle ultime 72 ore (se molecolare).

Nuovo Dpcm: cosa cambia dal 1° febbraio 2022

Quello del 1° febbraio 2022 dovrebbe essere l’ultimo cambiamento previsto per il Green pass, ovvero l’ultima estensione alle attività che sino ad oggi sono rimaste ad accesso libero. 

Dall’inizio del secondo mese dell’anno, dunque, sarà obbligatorio possedere il Green pass anche per accedere agli uffici pubblici, per usufruire di servizi postali, bancari o finanziari. 

Restano ferme, comunque, tutte le precedenti disposizioni in merito all’obbligo di certificazione verde anche per i cinema, i teatri, le palestre, le piscine, i centri culturali e ricreativi, le sagre, gli eventi, le fiere, i parchi di divertimento. Anche per salire sui mezzi pubblici, seppur di trasporto locale, è obbligatorio possedere il Green pass e indossare la mascherina ffp2.

Infine, rimane obbligatorio presentare il Super Green pass per accedere agli impianti sciistici, per sedersi al tavolo di bar e ristoranti, anche all’aperto o al bancone.

E dal 1° febbraio anche per i cittadini over 50 che non hanno effettuato la vaccinazione sono in arrivo multe dall’Agenzia delle Entrate: 100 euro una tantum, più l’eventuale sanzione da 600 a 1.500 euro per ogni trasgressione alle regole.

Nuovo Dpcm: addio al sistema “a zone e colori”?

Nel nuovo Dpcm non dovrebbe rientrare la modifica del sistema a zone e a colori previsto ormai da moltissimi mesi nel nostro Paese: la decisione dovrebbe essere rinviata dopo la corsa al Quirinale.

Nel corso del confronto tra Governo e Regioni, infatti, sono emersi moltissimi punti di discussione: in primis, appunto, la revisione del sistema a colori e zone. I governatori chiedono che non vi siano sostanziali differenze tra la zona bianca, gialla, arancione. Inoltre, il ricorso alla zona rossa potrebbe provocare un collasso per moltissime attività produttive. A febbraio, comunque, dovrebbe rimanere almeno la zona rossa che prevede restrizioni per tutti, vaccinati e non.

Non solo: le Regioni hanno chiesto al Governo di rivedere il sistema del bollettino giornaliero, andando a considerare separatamente i positivi con sintomi da quelli asintomatici. Ma anche su questo punto dovrà esprimersi il comitato tecnico scientifico.

Infine, si pensa anche a una revisione delle quarantene: la precedente lettura scientifica non è ancora sufficiente a dare conferme. Perciò, almeno per il momento, la quarantena non subirà alcuna modifica.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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