L’amministratore di condominio ha il compito di calcolare e di riscuotere l’ammontare necessario alla gestione delle spese condominiali. Tra i servizi indispensabili da garantire rientrano: la manutenzione ordinaria del palazzo e il buon funzionamento di tutti i servizi comuni.
I condomini hanno l'obbligo, invece, di pagare puntualmente le proprie quote di spese, indicate nel regolamento condominiale e nelle tabelle millesimali. La scadenza del pagamento delle quote può avere cadenza mensile, trimestrale oppure annuale.
Ma cosa succede se uno o più condomini non pagano o saldano in ritardo le proprie quote? Ogni quanto tempo bisogna pagare le rate condominiali per evitare di essere sanzionati con l’aggiunta degli interessi? Andiamo a scoprirlo.
Entro quanto tempo bisogna pagare la rata condominiale
Chiarito che l'amministratore è il solo responsabile della comunicazioni delle spese del condominio, bisogna capire i tempi che i condomini devono rispettare per il pagamento. Quindi spetta all’amministratore notificare due tipi di spesa:
- ordinarie sono quelle previste sul bilancio preventivo. Servono a coprire le spese della gestione quotidiana della struttura e di ogni servizio a essa connesso.
- Straordinarie, invece, si pagano una tantum. Infatti servono a coprire i costi imprevisti come ad esempio le riparazioni.
Il pagamento deve essere fatto da ogni condomino entro il periodo prestabilito dal regolamento. Se è mensile va effettuato il giorno fissato di ciascun mese. Per conoscere la data esatta bisogna attenersi a quanto riportato nel regolamento condominiale. Qui è precisato entro quanto tempo si deve pagare ogni rata. Infine si tenga conto che dopo cinque anni essa va in prescrizione.
Si tenga conto, inoltre, che le spese straordinarie possono essere oggetto di voti in assemblea condominiale se i costi potrebbero essere al di sopra delle aspettative.
Cosa succede se pago in ritardo o se non pago
Se il condomino paga le spese del condominio in ritardo si procede con l’applicazione della sanzione con tanto di interessi. Si noti che la mora scatta con il ritardo oppure con il mancato pagamento. Gli interessi, invece, si conteggiano a partire dal momento in cui scade il credito.
Se un condomino non effettua il pagamento della rata, l'amministratore può agire nei suoi confronti nell’arco dei 6 mesi successivi alla convalida del bilancio di distribuzione delle spese. Se non lo fa può essere ritenuto direttamente responsabile. In tal caso gli viene revocato il mandato per giusta causa.
Se un condomino paga dopo i termini, l'amministratore può inviare un sollecito scritto in cui richiede di saldare l’importo dovuto. Se anche dopo la comunicazione il soggetto non adempie, l'amministratore allora può rivolgersi a un giudice per richiedere un decreto obbligatorio verso il condomino moroso.
Inoltre l’amministratore può procedere con la richiesta di esecuzione forzata e di pignoramento da cui nemmeno la reversibilità è al sicuro. Ovviamente il pignoramento può interessare anche il conto corrente e la pensione.