La legge stabilisce che è diritto dei figli percepire un assegno di mantenimento del padre in caso di separazione dei genitori. La separazione però deve essere “legale” e l’ex coniuge che deve versare la somma è quello che non vive più con i figli. Infatti, è al genitore a cui vengono affidati i figli che spetta l’assegno.
Ma cosa succede se il padre paga solo metà assegno ai suoi figli? Rischia di essere condannato per non aver adempiuto ai propri doveri?
Padre paga metà assegno ai figli
Prima di parlare del caso specifico chiariamo alcuni aspetti riguardanti l’assegno di mantenimento. Dopo aver ottenuto la separazione per vie legali, il giudice stabilisce l’importo che l’ex coniuge dovrà versare alla moglie.
Si tratta del 30% calcolato sull’intero reddito percepito, in questo caso, dal padre. Considerando uno stipendio medio l’importo sarà di circa 600 euro nel caso in cui si abbiano tre figli.
Più precisamente, se si percepisce un assegno di 1.200 euro allora l’assegno familiare sarà di 360 euro. Bisogna però garantire al padre una vita dignitosa e, quindi, tenere in considerazione le spese di prima necessità che deve affrontare. Tra queste spese rientrano quelle dell’affitto, alimentazione e salute.
Cosa succede se il padre lavora in nero
Il caso riguarda un padre di famiglia che non versa l’importo intero, dell’assegno di mantenimento, stabilito dal giudice. Quest’ultimo chiarisce che se l’uomo non può adempiere agli obblighi di legge dovrà dimostrarlo con prove certe.
Non è sufficiente un’autodichiarazione – afferma il giudice – ma è necessario dimostrare con delle prove l’impossibilità a pagare l’assegno familiare.
Intanto, l’ex moglie testimonia che il padre dei suoi figli percepisce anche dei redditi in nero e che, con qualche escamotage, effettua acquisti di beni di elevato valore senza intestarseli.
D’altra parte, l’uomo ritiene ingiusta la sentenza del giudice emessa in appello. Egli ritiene, infatti, che la condanna è stata una conseguenza alle accuse infondate dell’ex.
Inoltre, l’ex marito contesta anche gli addebiti delle somme da lui dovute. Pare infatti che, l’uomo percepiva uno stipendio di circa 500 euro e spesso necessitava dell’aiuto economico di amici e parenti.
Cos’ha deciso la Cassazione in merito al caso specifico? Prevede delle sanzioni per il padre che non paga l’importo degli assegni familiari previsti per il proprio figlio? Scopriamo il dettaglio della sentenza emessa nel 2022.
Sentenza 48593 del 2022: cos’ha deciso la Cassazione
La Cassazione – dopo aver analizzato tutta la documentazione in suo possesso – ritiene inammissibile il ricorso. Il motivo sta nel fatto che, il precedente giudice ha riscontrato che il padre aveva più volte violato gli obblighi inerenti al versamento dell’assegno di mantenimento al figlio minore. Versamenti notevolmente ridotti – di oltre il 50% – in alcuni periodi e completamente assenti in altri momenti.
Infine, la Cassazione definisce le giustificazioni del padre del minore non sufficienti a verificare il suo reale stato personale. L’assenza di documenti che attestano quanto dichiarato portano alla sua condanna: l’uomo deve effettuare il versamento mancante e garantire al figlio l’assegno familiare.
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