Porto d’armi sportivo: costi, durata e come si rinnova

Come si prende e quanto costa il porto d'armi ad uso sportivo? Vediamo regole, durata, requisiti e quante armi si possono acquistare e detenere!

Come si prende il porto d’armi sportivo, cosa si può fare una volta ottenuto e quali armi si possono acquistare e detenere in casa?
Se sei un appassionato delle discipline di tiro al volo e tiro al segno sicuramente vorrai conoscere costi e documenti necessari per ottenere questa tipologia di porto d’armi.

Il porto d’armi sportivo non è altro che una licenza, rilasciata dalla Questura e dal CONI, che consente di esercitare le discipline sportive nei poligoni di tiro legalmente autorizzati.

Si ottiene sostenendo una prova teorica e una pratica al fine di dimostrare il possesso dei requisiti previsti dalla legge.

Maneggiare un’arma, infatti, è una cosa davvero delicata ed è per questo che la legge impone precisi limiti sia sul numero sia sul tipo di armi che si possono acquistare ed utilizzare.

Inoltre la durata del porto d’armi ad uso sportivo è limitata nel tempo, cosa che costringe chi vuole continuare ad esercitarsi nei poligoni di tiro a procedere al rinnovo (sostenendo i relativi costi).

Requisiti, durata, armi ammesse, costi e documenti necessari in questa guida completa sul porto d’armi sportivo!

Porto d’armi sportivo: quanto costa e come si prende

Il porto d’armi sportivo è una licenza di durata limitata che consente di esercitare il tiro a volo e il tiro a segno nei poligoni di tiro.

Non consente, quindi, né di utilizzare armi per difesa personale e nemmeno di andare a caccia.

La licenza di porto d’armi sportivo si prende presso la Questura, il Commissariato o la stazione dei Carabinieri e consiste in una prova teorica e una pratica per dimostrare la dimestichezza con l’arma e la consapevolezza dei pericoli connessi.

Per prendere il porto d’armi sportivo bisogna anzitutto soddisfare il requisito anagrafico della maggiore età. Poi serve provare, tramite certificazione medica, il possesso dei requisiti fisici e psicofisici che andremo a spiegare più avanti.

Serve, inoltre, essere iscritti alla Sezione di tiro a segno nazionale e oppure ad una delle diverse Associazioni di tiro sparse nel territorio, purché riconosciute dal CONI.

Una volta ottenuto le certificazioni mediche richieste, bisogna iscriversi all’esame di teoria e di pratica superati i quali si ottiene il diploma di idoneità. La prova pratica non è richiesta per coloro che hanno svolto il servizio militare di leva.

Servono poi una serie di documenti e bolli per ottenere la licenza:

  • dichiarazione sostitutiva in cui è indicato lo stato di famiglia, il domicilio e la residenza;
  • due fototessere;
  • il diploma di idoneità al maneggio delle armi.

I costi da sostenere sono i seguenti:

  • due marche da bollo dal valore di 16 euro ciascuna;
  • il versamento del contributo di 1,27 euro all’Ufficio della tesoreria di Stato;
  • il costo per il rilascio del certificato anamnestico, dai 50 ai 70 euro.

Il costo aumenta se il richiedente intende prendere delle lezioni private per esercitarsi nel tiro prima di sostenere l’esame.

Nel video di Manuel Spadaccini KMA una spiegazione esaustiva su come ottenere il porto d’armi sportivo!

Requisiti per il porto d’armi ad uso sportivo

Per prendere la licenza al porto d’armi sportivo bisogna soddisfare i requisiti psicofisici previsti dal decreto legge del 28 aprile 1998. Si tratta di requisiti visivi, uditivi, adeguata capacità funzionale degli arti e assenza di alterazioni neurologiche e patologie dello stato psicofisico del richiedente.

Per quanto riguarda la vista, il porto d’armi sportivo viene rilasciato soltanto a chi ha almeno 8/10 per occhio, raggiungibili anche con uso di lenti a contatto o occhiali.

L’udito, invece, non deve superare la soglia di 30 dB, requisito che si può raggiungere mediante l’utilizzo di protesi o apparecchi medicali specifici.

Anche la capacità funzionale degli arti e della colonna vertebrale può essere integrata – in caso di menomazioni fisiche – da protesi, purché assicurino la buona tenuta dell’arma.

Infine, ma non meno importante, può avere il porto d’armi soltanto chi dimostra con una certificazione medica di non avere disturbi mentali o della personalità o dipendenza da sostanze stupefacenti e alcool. Ai sensi dell’articolo 3 del decreto legge 28 aprile 1988:

“L’accertamento dei requisiti psicofisici e’ effettuato dagli uffici medico legali o dai distretti sanitari delle unita’ sanitarie locali o dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato.”

Chi non è idoneo ne riceve comunicazione entro 5 giorni dalla richiesta.

Quali e quante armi si possono comprare con porto d’armi sportivo

Dal punto di vista della tipologia e della quantità di armi che si possono acquistare e detenere con il porto d’armi sportivo bisogna avere presente il dettato del decreto 104/2018.

Qui sono stati stabiliti nuovi limiti alla qualità e quantità di armi consentite, in armonia con le disposizioni degli altri Paesi dell’UE. Per le armi sportive il numero massimo consentito è 12 mentre prima del 2018 era 6.

Chi possiede questa licenza può acquistare unicamente armi idonee all’esercizio dell’attività sportiva del tiro al volo o a segno come il fucile con cannone ad anima liscia.

Per le altre tipologie sono consentite fino a 3 armi da sparo mentre per quelle da caccia non sono in vigore limitazioni numeriche (purché siano finalizzate esclusivamente all’uso venatorio).

Le armi da collezione sono un caso a sé. Se ne possono acquistare e detenere in numero illimitato ma senza munizioni e non possono essere trasportate.

Si possono trasportare in auto le armi sportive? La richiesta online

Ottenuto il porto d’armi sportivo si presenta un problema: come trasportare le armi per raggiungere il poligono di tiro?

Anche in tal caso per portare i fucili in auto occorre una specifica licenza. Regole e moduli da compilare sono indicati nel sito internet della Polizia di Stato.

La richiesta per trasportare le armi sportive si può fare anche online oppure a mano, recandosi di persona in Questura, o inviando una richiesta scritta con una lettera raccomandata a/r.

Una volta ottenuta la licenza si potranno trasportare le armi finalizzate ad uso sportivo indicate nel Catalogo nazionale della armi da sparo (cioè quelle ammesse dalla legge n. 85/1986).

Per ottenere licenza al trasporto il richiedente deve allegare alla domanda:

  • il certificato di idoneità fisica e mentale rilasciato dal medico dell’ASL;
  • una dichiarazione sostitutiva che attesta l’iscrizione presso una Sezione o un’Associazione di tiro riconosciute dal CONI.

Alla richiesta si devono applicare due contrassegni telematici dal costo di 14,62 ciascuno. In più bisogna dichiarare:

  • i dati anagrafici propri e delle persone conviventi;

Con il porto d’armi sportivo si può andare a caccia?

Cosa si può fare esattamente con il porto d’armi ad uso sportivo? Molti si chiedono se, oltre ad allenarsi al poligono di tiro, sia possibile andare a caccia.

In realtà chi possiede il porto d’armi sportivo non è autorizzato all’attività venatoria.

Per molto tempo si è pensato il contrario, ma una recente sentenza della Corte di Cassazione (la numero 44419 del 2015) lo ha espressamente vietato.

Di conseguenza chi viene colto in attività di caccia munito del solo porto d’armi sportivo rischia pesanti sanzioni. Queste le parole dei giudici della Cassazione:

“l’autorizzazione al porto di un’arma per un uso sportivo non rende legittimo il porto della stessa ove effettuato per finalità diverse da quella consentita dal provvedimento amministrativo.”

Quanto dura il porto d’armi sportivo e quando scade

Il porto d’armi sia sportivo che per difesa personale e venatorio non dura in eterno. Anzi, per motivi di sicurezza pubblica, la legge prevede delle scadenze ravvicinate nel tempo che obbligano il richiedente a sottoporsi a visite mediche frequenti per accertare la presenza dei requisiti psicofisici necessari.

Ad oggi il porto d’armi ad uso sportivo dura 5 anni; spirato questo termine la licenza scade e non si potranno più utilizzare le armi detenute.

Tale termine – 5 anni – è stato introdotto con il D. Lgs n. 104/2018 recante il titolo:

“Norme in materia di fabbricazione, detenzione, porto delle armi da fuoco e loro tracciabilità”

Con questo provvedimento l’Italia si è uniformata alla disciplina europea sul porto d’armi vigente negli Stati membri dell’Unione europea.

Per l’esattezza, la durata di 5 anni si riferisce alle licenze posteriori alla data di entrata in vigore del decreto, e cioè le licenze sportive emesse dopo il 10 settembre 2018.

Invece il porto d’armi ad uso venatorio vale complessivamente 6 anni mentre quello per difesa personale scade ogni anno e quindi richiede frequenti rinnovi.

Rinnovo del porto d’armi sportivo: quali documenti servono

Quando il porto d’armi sportivo scade, cioè dopo 5 anni, non serve ripetere l’esame pratico e teorico. Basta procedere al rinnovo che richiede, tuttavia, una serie di adempimenti e documenti e non è gratuito (come del resto il rinnovo del porto d’armi per difesa personale o venatorio).

Il rinnovo del porto d’armi sportivo può avvenire una volta trascorsi 5 anni dal conseguimento oppure entro 180 giorni dalla data scadenza.

Chi procede in anticipo avrà la possibilità di continuare ad usare il porto d’armi senza interruzioni.

Per chiedere il rinnovo serve innanzitutto avere con sé il vecchio porto d’armi scaduto, o in prossimità della scadenza, e due fototessere recenti (meglio se autenticate con firma autografa del richiedente).

Bisogna recarsi in Questura, al Commissariato o alla stazione dei Carabinieri (non necessariamente quelli in cui il porto d’armi è stato emesso) e consegnare:

  • un certificato medico che attesti lo stato di salute del richiedente, il non utilizzo di droghe, alcool o la presenza patologie psichiche;
  • il modulo di rinnovo debitamente compilato e firmato e in carta bollata.

I costi da sostenere per il rinnovo del porto d’armi sportivo sonoi seguenti:

  • 32 euro per due marche da bollo (del valore di 16 euro ciascuna);
  • 1,27 euro di tasse per la Tesoreria dello Stato.
Isabella Policarpio
Isabella Policarpio
Copywriting Specialist, classe 1992. Appassionata di linguaggio Seo, scrivo contenuti per il web con focus su attualità, lavoro e diritti. Mi sono laureata in Giurisprudenza all'Università di Teramo e in seguito ho approfondito il Management d'impresa presso La Sapienza a Roma e il Business immigration law durante un periodo di pratica legale all’estero. Nel 2018 ho deciso di dedicarmi a 360° al mondo dell'informazione online. Ho conseguito un master che mi ha insegnato il linguaggio SEO e mi sono specializzata nel “tradurre” i contenuti legali in un linguaggio semplice e diretto. Dicono di me che sono instancabile e curiosa mentre io mi definisco sensibile e battagliera.
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