Tutti i termini di prescrizione di un credito commerciale: come preservare il tuo diritto

I crediti commerciali sono alla base del rischio di liquidità di impresa: ecco i termini prescrittivi entro i quali devi far valere il tuo diritto!

Chiunque sia nel mondo imprenditoriale rischia di andare incontro all’insorgenza di crediti insoluti. Questo diritto, come tanti altri nel diritto privato, commerciale e pubblico, non è perenne ma va in contro a prescrizione. 

Nel dettaglio, il codice civile all’articolo 2934, disciplina l’estinzione di un diritto dovuto dall’inerzia del titolare. Cosa significa?

Che il credito in questione deve essere sollecitato o comunque esigito, in mancanza di attività da parte del titolare, il diritto decade per inerzia.

Nel dettaglio, per parlare di prescrizione, è necessario che il diritto, che nel caso specifico si tratta di un credito commerciale, non venga esercitato all’interno di un periodo prestabilito per legge. Ovvero, affinché ossa verificarsi la prescrizione di un diritto di credito sono necessari alcuni elementi:

  • l’effettiva esistenza del diritto di credito
  • il mancato esercizio del diritto di credito
  • il trascorrere del tempo prescritto dalla legge.

Quando vanno in prescrizione i crediti commerciali? 

Iniziando con il definire il concetto di credito commerciale, si tratta prevalentemente di fatture non pagate. Questo è uno dei principali rischi d’impresa che può avere un grande impatto sulla liquidità.

È onere del titolare procedere a quanto necessario per mantenere attivo il diritto. La legge istituisce una prescrizione ordinaria di 10 anni che vale in tutti i casi nei quali non viene altrimenti specificato.

Ma non per tutti! Infatti, ci sono alcuni crediti che si prescrivono anche in 1, 2, 3 o 5 anni. Per essere sicuro del termine esatto di un tuo diritto insoluto si consiglia di rivolgersi ad un’agenzia di recupero crediti.

Come già anticipato, a seconda del credito commerciale c’è una precisa scadenza di esigibilità che, se non precisata si assesta sui 10 anni. Per esempio, in generale, si può dire che le fatture commerciali, ovvero quei documenti fiscali emessi all’atto di stipulazione di un contratto di compravendita che può anche non essere scritto, si prescrivono in 10 anni. Salvo:

  • crediti dei professionisti: 3 anni di prescrizione
  • crediti agenti immobiliari: 1 anno di prescrizione
  • fatture commerciali per trasporti: 1 anno di prescrizione
  • fatture strutture ricettive alberghiere: 6 mesi di prescrizione

Che cosa va in prescrizione dall’anno fino ai 5 anni? 

Approfondiamo, però alcune delle scadenze prescrittive più frequenti che possono essere proprio il tuo caso. Soprattutto, è bene sapere e conoscere quali sono i crediti commerciali che hanno una prescrizione più breve rispetto ai canonici 10 anni e che, quindi, devono essere sollecitati ed esigiti in fretta.

Crediti con prescrizione a 5 anni

  • Canoni di locazione
  • Spese di condominio
  • Spese ristrutturazione
  • Rate mutui
  • Assicurazioni
  • Dichiarazione dei redditi
  • Bollette del telefono
  • Risarcimento danni derivanti da fatti illeciti
  • Diritti derivanti da rapporti sociale per le imprese iscritte
  • Debiti con scadenza uguale o inferiore a un anno

Crediti con prescrizione a 3 anni

  • Diritto dei notai
  • Parcelle dei professionisti
  • Bollo auto

Crediti con prescrizione a 2 anni

  • Bolletta luce
  • Bolletta gas
  • Bolletta acqua

Crediti con prescrizione a 1 anno

  • Rette scolastiche
  • Abbonamenti a centri sportivi
  • Medicinali
  • Atti giudiziari
  • Premi assicurativi Rc, furto e incendio

Quali crediti si prescrivono in 10 anni? 

Tutti gli altri crediti non precedentemente citati hanno una prescrizione standard di 10 anni dall’insorgere. Nel dettaglio, si parla di tutti i crediti derivanti da contratti e atti leciti. Infatti, passiamo a 5 anni per tutti i crediti derivanti da atti illeciti come danneggiamento della persona o di una proprietà.

Per fare qualche esempio, tutte le fatture per servizi o prestazioni che prevedono un pagamento una tantum come l’acquisto di un veicolo, mobili, elettrodomestici, ecc.

Come si calcola la prescrizione dei crediti?

Se non vuoi rischiare di superare i termini di prescrizione di un tuo credito commerciale è necessario sollecitare il pagamento attraverso un documento tracciabile, ovvero via raccomandata o pec. La forma del sollecito è abbastanza personalizzabile, l’importante è che citi espressamente l’intimazione ad adempiere entro un certo periodo. Ecco alcuni atti con cui è possibile interrompere la prescrizione dei crediti commerciali:

  • diffida;
  • sollecito di pagamento;
  • decreto ingiuntivo;
  • atto di citazione;
  • messa in mora.

Tali operazioni bloccano i termini di prescrizione e permette poi di operare in via stragiudiziale tramite agenzia di riscossione credito oppure di andare per via legale. Ovviamente, il primo caso, permette di ridurre i tempi e i costi di recupero del credito. Ma, qualora si inizi una causa civile, la prescrizione si interrompe per tutto il tempo della durata del giudizio e inizia a decorrere nuovamente con la pubblicazione della sentenza.

Per essere sicuro di rientrare nella scadenza dell’esigibilità del credito devi seguire queste poche regole:

  • I termini di prescrizione sono indicati dal codice civile e dalle altre leggi. Si calcolano utilizzando il calendario comune che prevede 365 giorni l’anno;
  • Non si considera il primo giorno dal quale insorge a tutti gli effetti il diritto, nonchè la prescrizione si verifica alla mezzanotte del giorno finale.
Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
764FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate