Quando decade l’ipoteca sulla casa: ecco la scadenza

L'ipoteca sulla casa non ha una durata infinita, ma decade dopo 20 anni, a meno che non venga rinnovata dal creditore prima della scadenza.

Qualora sia presenta un‘ipoteca sulla casa, non ci sarà da preoccuparsi per tutta la vita, dal momento che quest’ultima non ha una durata infinita.

Infatti, la scadenza è fissata a venti anni, terminati i quali il bene immobile si libererà, a meno che il creditore non decida di rinnovare l’iscrizione presso i pubblici registri immobiliari.

Questa soluzione permetterà di prolungare la scadenza, qualora il credito non sia stato ancora soddisfatto, in modo da non perdere la garanzia e la tutela che questa operazione offre al soggetto creditore.

Perciò, ecco che cosa sono le ipoteche, in quali circostanze vengono solitamente effettuate, quando decadono e che cosa succede nel caso in cui ne venga iscritta più di una su un singolo bene.

Che cos’è un’ipoteca

L’ipoteca è una forma di diritto reale di garanzia, la quale viene posta su un bene immobile oppure su un bene mobile registrato, affinché venga tutelato il diritto del creditore in caso di inadempimento da parte del debitore.

In sostanza, qualora quest’ultimo non provveda a soddisfare il credito che ha contratto nei confronti di un altro soggetto, allora quest’ultimo potrà richiedere la vendita forzata del bene che il debitore ha deciso di ipotecare ed avere il diritto di prelazione sulla messa all’asta del bene.

Il bene che sarà oggetto di pignoramento potrà riguardare sia direttamente il debitore, che anche un terzo soggetto, i quali non perderanno la proprietà dell’immobile nel momento in cui lo ipotecano, ma solo in un momento successivo, quando avviene la vendita forzata.

Tuttavia questa garanzia della quale dispone il creditore non dura per sempre, ma ha una durata limitata nel tempo, terminata la quale decadono tutte le sue tutele ed il diritto di rivalersi, dunque, sulla persona inadempiente.

Quando serve

Questa garanzia viene iscritta in modo da tutelare il soggetto che dispone di un credito nei confronti di un’altra persona, in modo che se quest’ultima non pagherà il suo debito, allora il bene ipotecato subentrerebbe nel soddisfacimento di questo.

Viene effettuata attraverso l’iscrizione dell’immobile presso gli uffici della conservatoria competenti a livello territoriale ed inizia, fin da subito, a produrre i propri effetti.

La motivazione per la quale viene effettuata questa particolare operazione è quando si vuole richiedere un mutuo ad una banca per acquistare una casa e si decide, dunque, di ipotecare quest’ultima.

In questo modo, qualora il mutuatario non riuscisse a pagare le rate alla banca, quest’ultima potrà beneficiare della vendita forzata della casa.

Quando decade l’ipoteca sulla casa

L’ipoteca ha una durata di venti anni dal momento in cui inizia a produrre i propri effetti, ovvero nella data in cui viene iscritta all’interno dei pubblici registri immobiliari.

Da quel momento il bene che era stato precedentemente ipotecato diventa libero e non potrà più essere oggetto di vendita forzata, a meno che su di esso non ne sia presente un’altra di secondo grado che, dopo la cessazione della prima, diventa di primo grado.

Ciò nonostante, il creditore che ha ancora non ha riscosso il proprio credito a distanza di anni, potrà richiedere il rinnovamento di questa scadenza entro il termine previsto pari a venti anni per un periodo di uguale durata.

Terminato il periodo disposto e giunti alla scadenza, il creditore non potrà più prolungare questa garanzia ed il bene tornerà libero, salvo la possibilità di reiscriverlo nuovamente presso i pubblici registri immobiliari.

Quest’ultima procedura, però, non potrà essere effettuata avvalendosi di terzi soggetti, come nel caso, invece, della prima iscrizione.

Come procedere al rinnovo

Per poter rinnovare l’ipoteca sulla casa prima della scadenza di venti anni, dovrà presentare una dichiarazione, mediante la quale comunicherà di voler prolungare la scadenza prevista per un ulteriore periodo di tempo di egual misura.

Questa nota dovrà essere presentata in duplice copia presso il Conservatore dei registri immobiliari.

Qualora, prima della rinnovazione, il bene dovesse essere passato di proprietà agli eredi o agli aventi causa, al momento della morte del proprietario, allora l’iscrizione dovrà essere effettuata nei confronti di costoro.

Che cosa succede se ci sono più ipoteche

Su un determinato bene immobile possono essere previste più ipoteche, le quali serviranno a garantire i vari creditori con un ordine cronologico.

A seconda del momento nel quale vengono iscritte queste garanzie, queste si chiameranno, nello specifico, ipoteche di:

  • primo grado;

  • secondo grado;

  • terzo grado;

  • quarto grado.

Se ne decade una, allora le altre di grado inferiore subentrano al posto di quelle superiori. Ad esempio, se un’ipoteca di primo grado smette di produrre i propri effetti, allora quella di secondo grado diventerà di primo, quella di terzo diventerà di secondo, e così via.

Dunque, il debitore che estingue una di queste non libererà del tutto il proprio bene, ma dovrà, comunque, soddisfare anche tutti gli altri creditori.

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