Il termine di prescrizione del bollo auto è di 3 anni, ma bisogna anche tenere conto che il termine di prescrizione parte dal secondo anno in cui la tassa è effettivamente dovuta. In particolare, la prescrizione si attiva dal 1° gennaio dell'anno successivo al mancato pagamento.
Se decorsi i tre anni non arrivano ulteriori comunicazioni da parte della Regione competente, allora il bollo auto si prescrive nei termini stabiliti. Al contrario, la prescrizione si interrompe e la Regione ha diritto al pagamento del bollo auto.
La Regione, infatti, potrebbe entro i 3 anni inviare una cartella esattoriale, dove si intima al pagamento del boolo auto entro 60 giorni dalla ricezione della stessa.
Ma allora, quando si prescrive realmente il bollo auto non pagato? Qui vi spieghiamo tutto.
Cos'è il bollo auto?
Il bollo auto è una tassa che grava sul possesso dei nostri veicoli. Il bollo auto ha sostituito la vecchia tassa di circolazione. Quest'ultima gravava sui veicoli autorizzati alla circolazione, mentre il bollo auto grava sul suo possesso.
Questo vuol dire che se ho un'auto che non uso in garage sono costretto a pagare su questa l'imposta di possesso. Molti si pongono spesso questo problema, ma purtroppo per voi, anche se il vostro veicolo non circola in strada sarete comunque tenuti al pagamento del bollo auto. Un singolo termine può cambiare un'intera situazione giuridica.
Esistono però casi di esenzione del bollo auto. Non si è tenuti a pagare il bollo auto se si è in una delle condizioni particolari di esenzione previste dalla legge. Se si ha diritto alla Legge 104 non si è tenuti al pagamento del bollo auto ed, inoltre, si possono beneficiare anche di alcune agevolazioni fiscali sulla manutenzione e sulle riparazioni dell'auto, a condizioni che si trattino di lavori di manutenzioni straordinari. Non sono compresi, infatti, lavori di:
- cambio dell'acqua;
- cambio dell'olio motore;
- cambio dell'olio dei freni e così via.
Anche i familiari del disabile possono usufruire di queste agevolazioni derivanti dalla Legge 104, a condizione che il veicolo sia usato per la cura del soggetto invalido.
Un'altra agevolazione è possibile averla se si possiede un'auto d'epoca ultratrentennale: chi la possiede è esente dal pagamento del bollo, a condizione che l'auto non abbia l'autorizzazione a circolare su strada. In questo caso, si è tenuti al pagamento della vecchia tassa di circolazione, ma si tratta comunque di un importo irrisorio.
Un'altra agevolazione, o sconto, sull'importo del bollo auto può derivare dalla domiciliazione bancaria. Se si attiva la domiciliazione bancaria del bollo auto si può avere uno sconto sull'importo annuale del 19 per cento, pari a due mesi di bollo gratis.
Agevolazioni a parte, è necessario rispettare sempre tutte le scadenze se non si vuole incorrere in spiecevoli conseguenze. In particolare, le scadenze da rispettare per l'anno 2021 sono queste:
- se il bollo auto era scaduto a dicembre 2020, il pagamento andava effettuato il 20 gennaio 2021;
- se il bollo auto era scaduto ad aprile 2021, il pagamento andava effettuato entro il 31 maggio 2021;
- se il bollo auto scade ad agosto 2021, c'è tempo fino al 30 settembre 2021 per saldarlo.
Nei casi stabiliti dalla legge, il bollo auto va pagato entro il mese di immatricolazione. Invece, se l'immatricolazione viene effettuata negli ultimi giorni del mese, allora il bollo andrà pagato gli ultimi 10 giorni del mese successivo.
Cosa succede se non pago il bollo auto?
Se inavvertitamente ci si dimentica di effettuare il pagamento del bollo auto, attraverso apposito modello F24 o sul sito dell'Aci o dell'Agenzia delle Entrate, allora quest'ultima effettuerà un controllo sui pagamenti e procederà con il recupero del pagamento dovuto.
l'Agenzia delle Entrate o il Comune, intimeranno il soggetto inadempiente al pagamento attraverso l'invio di un'avviso bonario. In questo modo, l'inadempiente dovrà provvedere al pagamento entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione. Se anche in questo caso il soggetto dovesse adempiere al pagamento, allora si procederà all'Iscrizione al ruolo del bollo auto non pagato.
Dal momento in cui viene attivata questa procedura al debitore verrà inviata una cartella di pagamento, che quest'ultimo dovrà saldare entro e non oltre i 60 giorni dalla ricezione della stessa.
Se anche in questo caso il soggetto non dovesse adempiere, sarà intimato a farlo attraverso l'attivazione della procedura di pignoramento dei veicolo. Dal momento in cui il veicolo viene pignorato non è più autorizzata a circolare su strada e di conseguenza il veicolo potrà essere rottamato e radiato dal PRA.
In questa fase, il veicolo può anche essere venduto, ma tutti i debiti passeranno automaticamente al nuovo proprietario, che sarà tenuto a pagarli entro tre anni dalla data del passaggio di proprietà del veicolo. Se il pagamento non dovesse avvenire, si procederà al pignoramento del conto corrente del proprietario e al radiamento del veicolo dal PRA.
Quali sono le more da pagare?
Il bollo auto va pagato entro 14 giorni dalla sua scadenza, se non si vuole incorrere a delle sanzioni causate dal ritardo. E' importante sapere che, superati i suddetti 14 giorni, il soggetto sarà costretto al pagamento dell'importo a cui si sommano la mora, pari allo 0,1 per cento, e gli interessi maturati per ogni giorno di ritardo, pari allo 0,3 per cento.
Questi sono gli importi delle more e degli interessi da tenere in considerazione:
- 1,50 per cento, fino al trentesimo giorno di ritardo, più gli interessi;
- 1,67 per cento, fino al novantesimo giorno di ritardo, più gli interessi;
- 3,75 per cento, fino ad un anno di ritardo, più gli interessi;
- 30 per cento, se il pagamento verrà effettuato dopo un anno, più gli interessi maturati.
Qual'è il termine di prescrizione del bollo auto?
Come citato sopra, al mancato pagamento del bollo auto, dopo un anno può scattare la prescrizione. E dal momento in cui scatta la prescrizione è necessario che passino almeno 3 anni per riuscire a vedere finalmente cancellata la tassa di possesso della nostra auto.
Ma, in realtà, potrebbe non essere così. La prescrizione, infatti, potrebbe interrompersi qualora la Regione invii un avviso di accertamento entro i tre anni. In questo modo, la prescrizione si interrompe ed il soggetto viene intimato al pagamento della cartella esattoriale entro i 60 giorni dalla ricezione della stessa.
Inoltre, potrebbe accadere che la cartella esattoriale non venga impugnata nei previsti 60 giorni: in questo caso diventa definitiva e non può più essere apposta. Se questo accade, il termine di prescrizione si azzera e riparte da capo e durerà 3 anni. Però su questo vi sono pareri contrastanti. Molti sostengono che in questo caso il termine di prescrizione non sia di 3 anni, ma che si allunghi di 10 anni.
Come si calcola il termine di prescrizione?
Affichè venga calcolato il termine di prescrizione è sufficiente che la spedizione dell'atto sia avvenuta entro i termini previsti. In altri termini, vale la data di spedizione dell'atto e non quello di consegna, poichè il destinatario può anche riceverlo successivamente.
Per avere certezza che la data di spedizione sia quella corretta, bisogna tenere conto della data di consegna della raccomandata all'Ufficio postale. A decorrere da questa data è possibile stabilire la data di prescrizione e la data in cui la prescrizione di avvia.
Se, ad esempio, non pagate il bollo auto nel 2017 e ricevete l'avviso di accertamento da parte della Regione nel 2020, allora, visto che il triennio non si era ancora completato, la prescrizione riparte da qual preciso momento e dura 3 anni. Se, invece, ricevete l'avviso di accertamento nel 2021, allora la prescrizione di realizza e l'importo non è più dovuto.
Come dice il sito laleggepertutti.it:
Per stabilire qual è stata la data di avvenuta spedizione, che vale ad interrompere la prescrizione, bisogna guardare la data di consegna della lettera raccomandata all’ufficio postale, non quella in cui si è perfezionata la notifica nei confronti del contribuente; da essa decorre il termine per impugnare la cartella proponendo ricorso.
Qualsiasi atto di notifica rcevuto che intima il pagamento determina l'interruzzione del termine di prescrizione, sia questo inviato da un Ente creditore della tassa automobilistica, sia quando è stato inviato dall'Agente di riscossione della Regione. In entrambi i casi però si può verificare la prescrizione se l'atto di notifica viene inviato superati i 3 anni.
Può anche accadere che il soggetto abbia pagato nei termini previsti il bollo auto, però ha ricevuto lo stesso l'atto di notifica di pagamento. In questo caso, il soggetto potrà agire attraverso annullamento in autotutela entro 30 giorni dalla notifica della stessa, presentando la ricevuta del pagamento già effettuato.
Ecco un video esplicativo dell'Avv. Giovanni Russo sull'argomento: