Il pignoramento dello stipendio è uno strumento messo a disposizione del creditore che vuole soddisfare la sua pretesa nei confronti del soggetto debitore. Se il debitore non versa in modo spontaneo la cifra che deve pagare al creditore, quest’ultimo potrà richiedere il pignoramento dei beni appartenenti al patrimonio del debitore.
Di seguito cercheremo di chiarire alcuni dubbi che molte persone hanno in materia: lo stipendio può essere oggetto di più pignoramenti contemporaneamente? La risposta è articolata e quindi merita una specifica trattazione.
Infatti, nel caso in cui vengano notificati da parte del creditore diversi pignoramenti nello stesso arco di tempo, la legge stabilisce che si proceda attraverso il saldo del credito in maniera graduale. In pratica, ciò significa che il secondo creditore percepirà quanto dovuto, solo dopo che il debitore ha saldato il credito con il primo creditore. Pertanto è chiaro che ci potranno essere un unico pignoramento per volta. Però ciò vale soltanto se le ragioni del debito sono le medesime.
Pignoramento dello stipendio, cosa sapere
Il pignoramento dello stipendio può essere effettuato anche verso un lavoratore subordinato che non ha saldato un debito verso un altro soggetto. I soldi, infatti, fanno parte dei beni pignorabili del debitore. La legge, comunque, consente il pignoramento dello stipendio del creditore solo nel rispetto di certi limiti. Inoltre, non si dimentichi che nel caso specifico del pignoramento dello stipendio bisogna tenere conto di due esigenze opposte:
- il diritto del creditore a riavere la somma in denaro dovuta ponendo, in questo modo, fine al rapporto di credito-debito, nonostante il debitore non mostri alcun interesse a saldare il debito;
- il diritto del lavoratore-debitore a percepire la retribuzione entro un certo limite, siccome nei principi fondamentali della Costituzione si stabilisce il diritto del lavoratore a ottenere un guadagno dignitoso che gli permetta di essere indipendente.
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Altri due importanti limiti riguardo al pignoramento dello stipendio
In primo luogo si tenga presente che per richiedere e ottenere il pignoramento dello stipendio, il creditore deve presentare un documento che attesti la veridicità di quanto dichiarato. Si tratta del ‘titolo esecutivo’, ovvero di un documento scritto che dimostra la presenza del credito. Un esempio pratico può essere la sentenza di una condanna. Soltanto così si potrà ottenere il pignoramento dello stipendio attraverso l’intervento da parte delle autorità giudiziarie.
Un’altra agevolazione prevista per il debitore è data dal fatto che il conteggio di un quinto dello stipendio deve essere quantificata direttamente sulla paga netta – ovvero riscossa al netto delle trattenute previste dalla legge e applicate direttamente in busta paga.
Pignorare lo stipendio più volte: quando è possibile?
La risposta a questo quesito è “mai”. Però, nel caso in cui ci siano due creditori appartenenti a due differenti categorie, si può effettuare un pignoramento dello stipendio pari a due quinti. Il caso specifico prevede che il debitore potrebbe perdere il 40% del salario. Il limite massimo applicabile, invece, corrisponde al 50%. Oltre questa soglia ricordiamo che non è possibile procedere al pignoramento.
La legge, infatti, deve sempre garantire il minimo vitale anche nei confronti del debitore.