Raccolta differenziata: ecco cosa succede se il condominio non la fa

Uno dei problemi più comuni di un condominio è la raccolta della differenziata. Ecco cosa succede ai condomini che non la fanno.

La presenza di persone incivili e non curanti delle regole condominiali può creare problemi alla pacifica convivenza. Uno dei più comuni è – stando all’analisi obiettiva di alcuni avvocati – la gestione della raccolta della differenziata che spesso causa motivo di litigio tra vicini.

Si tratta di una situazione che può generare vari disagi per l’intero palazzo. Innanzitutto l’ambiente subirebbe una situazione di degrado, in questo modo verrebbero meno l’igiene – oltre che il decoro – delle aree comuni.

In secondo luogo, dinnanzi ai controlli comunali, il condominio rischia di essere multato a prescindere dal soggetto specifico che ha commesso il reato. Ebbene sì, il condominio ha la responsabilità di affrontare le sue problematiche, individuare i responsabili e punirli. Ma come può risolversi una situazione del genere? Ecco la procedura da attuare per evitare che tutti i proprietari paghino le colpe d pochi.

Raccolta differenziata: ecco cosa succede se il condominio non la fa

Chiariamo subito che, spetta all’amministratore condominiale la gestione della raccolta differenziata, vigilare sui condomini che buttano la spazzatura e fargli rispettare le regole statali.

La Cassazione mette in chiaro un altro aspetto:

I doveri dell’amministratore di condominio – sopra citati – non implicano una sua responsabilità di tipo solidale. Pertanto l’amministratore e i condomini non sono obbligati, analizzando il caso specifico, a pagare eventuali multe comunali.

Però, la parte di condomini lesi – perché rispettosi delle regole – in tal caso può decidere di revocare l’incarico all’amministratore che non adempie in modo corretto ai suoi obblighi di controllo.

A quanto ammonta la multa del condominio

Capiamo ora cosa può fare l’amministratore condominiale contro coloro che non rispettano la raccolta differenziata. E’ indispensabile che effettui i dovuti controlli sulla gestione della spazzatura da parte dei condomini. Se necessario dovrà provvedere all’installazione di telecamere, nel rispetto della legge, al fine di verificare l’identità dei trasgressori delle regole.

In questo modo si potrà punire il diretto responsabile ed evitare che l’intero condominio diventi moroso. Infatti, una cosa sono le spese condominiali un’altra è una multa per comportamento illecito. Affinché ciò sia realizzabile è necessario che lo preveda il regolamento condominiale. Se tra le regole è previsto il pagamento di una multa, il trasgressore dovrà pagare da solo la multa.

In tal caso l’amministratore può comminare una multa che varia da un minimo di 1 euro a 200 euro. Inoltre, in caso di recidiva l’importo da pagare può raggiungere un massimo di 800 euro. Ovviamente la sanzione deve essere proporzionata alla gravità della trasgressione commessa. Infatti, chi butta a terra una bottiglia di plastica non può pagare la stessa multa di chi butta ogni settimana un sacco di indifferenziata contenente residui di cibo, plastica unta, carta e rifiuti speciali. Il secondo, di sicuro, pagherà una multa di importo maggiore.

Cosa fare se la situazione sembra irrisolvibile

Può accadere che il soggetto multato si rifiuti di pagare oppure che, in altre circostanze, il regolamento condominiale non preveda alcuna sanzione a chi non rispetta la raccolta differenziata. In questo caso l’intero palazzo, l’amministratore o il singolo condomino può rivolgersi alla polizia.

Se la polizia municipale non interviene contro l’illecito dell’inquilino, il segnalatore del fatto può inviare una PEC o una raccomandata per informare direttamente l’amministrazione comunale.

Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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