Mutuo, ecco dopo quante rate non pagate c’è la segnalazione

Cosa succede quando non riesci a pagare la rata del mutuo? Quando si diventa un cattivo pagatore e si è segnalati al Crif?

Cosa succede quando non riesci a pagare la rata del mutuo? Quando si diventa un cattivo pagatore e si è segnalati al Crif? Quali sono le conseguenze di essere stati inseriti in un qualsiasi sistema di informazioni creditizie? Sono svariati i motivi per i quali non si riesce a rimborsare la puntualmente una rata del mutuo: cosa accade se un debitore non riesce ad essere puntuale? Dovrà pagare degli interessi maggiorati? Quando scatta la segnalazione per le rate del mutuo non pagate?

Nel momento in cui un debitore viene segnalato in un Sic, ossia un sistema di informazioni creditizie – come ad esempio è la Crif -, viene bollato come un cattivo pagatore. La conseguenza è che questa segnalazione gli renderà più difficile, per il futuro, accedere nuovamente al credito. Questo, sostanzialmente, è il motivo per il quale è importante capire quando si viene inseriti all’interno di questa banca dati, ma soprattutto è necessario comprendere se ci sia un limite per le segnalazioni delle rate di un mutuo, che non siano state pagate.

Il rimborso di una rata del mutuo non può essere minimo, ma deve sempre andare oltre una certa soglia, per avere un’effettiva rilevanza. Un debitore è in ritardo con il pagamento della rata del mutuo solo quando lo salda con oltre 30 giorni di ritardo. Comunque, nel caso in cui si verifichi la morosità per la prima volta, il debitore ha il pieno diritto ad essere informato prima che avvenga l’iscrizione al Crif.

Mutuo: come funzionano le rate e gli interessi

Attraverso un mutuo, una banca concede ad un soggetto un finanziamento a medio o a lungo termine. Un mutuo può durare da un minimo di 10 ad un massimo di 30 anni e permette che una determinata somma di denaro venga restituito nel corso del tempo, in base ad un piano di ammortamento concordato ed accuratamente programmato tra le parti.

Nel piano di ammortamento vengono quantificate il numero delle rate, le loro scadenze (se devono essere, ad esempio, mensili, trimestrali o semestrali) e l’importo degli interessi che vengono applicati. Generalmente questi vengono spalmati su ogni rata, in modo che ogni singola rata del mutuo possa comprendere una quota di interessi da versare ed una quota di capitale da restituire.

Mutuo: cosa succede se non pago una rata

Nel caso in cui un debitore non riuscisse a pagare la rata di un mutuo cosa accadrebbe? Non rispettare le scadenze programmate e concordate con la banca comporta, come prima cosa, l’applicazione degli interessi di mora. Questi, è importante segnalarlo, hanno dei tassi più alti rispetto agli interessi convenzionali, ossia a quelli che sono stati pattuiti all’interno del contratto del mutuo. Senza dubbio questa è la prima penalizzazione che subisce il debitore, nel caso in cui non sia puntuale.

Ma non basta. Nel caso in cui la morosità si dovesse prolungare, la banca potrà provvedere a segnalare il nominativo del soggetto al debitore inadempiente al Crif o a qualsiasi altro sistema di informazioni creditizie. Se poi le rate del mutuo non pagate si dovessero continuare ad accumulare, la banca potrà recidere dal contratto anticipatamente per inadempimento. A questo punto l’istituto bancario chiederà l’immediata restituzione della somma: nel caso in cui il debitore non sia in grado di restituirla, si procederà con il pignoramento dell’immobile, che è stato dato come garanzia del mutuo. La banca, a questo punto, potrà vendere all’asta l’immobile e dal ricavato potrà trarre la giusta soddisfazione.

Ma quando viene effettuata la segnalazione al Crif? Questa viene effettuata direttamente dalla banca, che ha concesso il mutuo, nel momento in cui una rata viene versata con almeno 30 giorni di ritardo rispetto alla scadenza concordata. Se il rimborso della rata avviene in ritardo per la prima volta, la segnalazione del primo ritardo dovrà essere effettuata per il mancato pagamento di almeno due mensilità, o comunque di due rate successive.

Questo, sostanzialmente, significa che la segnalazione potrà essere effettuata anche per piccoli ritardi, oltre al periodo di tolleranza di 30 giorni. Nel momento in cui la segnalazione viene effettuata, la banca ha l’obbligo di informare il cliente che se la morosità non viene sanata entro 15 giorni, il suo nominativa sarà inserito nel sistema di informazioni creditizie. Questo preavviso deve essere effettuato solo e soltanto per la prima iscrizione al Crif. Nel momento in cui dovessero esserci degli altri ritardi nei pagamenti, questi verranno segnalati in maniera automatica. Il debitore verrà a conoscenza di queste ulteriori segnalazioni grazie alle comunicazioni periodiche, che arrivano dalla banca.

Quali tipi di mutuo coinvolge la segnalazione

L’obbligo preventivo di avvisare il debitore è stato sancito addirittura dalla Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14382 del 25 maggio 2021, con la quale ha provveduto ad affermare che l’obbligo preventivo di avviso al debitore di segnalazione ad un qualsiasi sistema di informazioni creditizie debba riguardare tutte le operazioni di credito al consumo. Sono, quindi, soggetti a questo obbligo i prestiti, finanziamenti e mutui ipotecari, come quelli concessi per l’acquisto di una casa.

Il mutuo fondiario non rientra in questo elenco. Nella definizione di credito al consumo, così come contenute all’interno dell’articolo n. 125 del D.Lgs. n. 385/1993 non rientrano i mutui fondiari, cioè i finanziamenti chiesti per la costruzione o la ristrutturazione degli immobili: per essi la banca non è tenuta ad avvisare il mutuatario prima di procedere alla segnalazione in Crif.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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