Ricevere le multe a casa costerà di più: automobilisti nel mirino del caro prezzi

Sale il prezzo di notifica delle multe: ecco chi è interessato dal rincaro.

Salgono i prezzi, cresce l’inflazione e anche il costo dell’invio delle multe a casa viene adeguato. Questo “servizio” costerà di più a partire dal primo novembre, in base al peso e alla grandezza della lettera raccomandata. Ecco le novità in vigore e quali automobilisti dovranno pagare di più.

Ricevere la multa a casa costerà di più: nuove regole per questi cittadini con rincari fino a 1 euro

L’1 novembre segna un nuovo rincaro per gli automobilisti: stiamo parlando della spesa di notifica delle multe al domicilio che avviene nel caso in cui gli agenti di Polizia non possono comminare la sanzione sul momento. Caso tipico il superamento dei limiti di velocità rilevato dagli autovelox posti in città, in autostrada o sulle strade provinciali. Adesso la notizia del rincaro, effetto dello stop alla tregua stabilita durante l’emergenza Covid-19.

Questa notizia tuttavia riguarda esclusivamente i residenti oltre i confini della città metropolitana di Milano, i milanesi invece sono risparmiati da questo piccolo ma spiacevole aumento del prezzo. Ecco cosa prevede il nuovo adeguamento delle tariffe per la notifica a casa delle infrazioni al Codice della strada:  

  • le notifiche sotto il peso di 20 grammi passano da 9,50 euro a 10,55 euro
  •   le notifiche che pesano oltre i 20 grammi passano da 10,65 euro a 11,70 euro

Dunque ci sarà un rincaro di 1 euro complessivo da aggiungere al costo della sanzione comminata.  Nel resto d’Italia restano in vigore, almeno per ora, le vecchie tariffe stabilite dall’Agcom (con delibera n. 469/19/Cons):

la notifica della multa viene a costare in modo forfettario 9,50 euro che si aggiungono al prezzo della sanzione commessa. 

Niente rincaro se la multa arriva sulla PEC dell’automobilista

Lo stop alla tregua che aveva sospeso il rincaro di un euro, tornato effettivo dal 1 novembre, riguarda solo esclusivamente chi commette un’infrazione a Milano e risiede fuori città. Inoltre non si applica alle multe ricevute sul proprio indirizzo di Posta elettronica certificata da parte della Polizia locale per coloro che hanno precedentemente comunicato il proprio domicilio digitale.

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