Rogito prima casa: quanto costa e documenti necessari

Il rogito altro non è che l'atto di compravendita attraverso il quale si acquista un immobile: si chiama in questo modo perché ne traferisce la proprietà.

Il rogito altro non è che l’atto di compravendita attraverso il quale si acquista un immobile: si chiama in questo modo perché ne traferisce la proprietà. L’immobile passa ufficialmente di mano dal venditore all’acquirente, a seguito di un pagamento

Il rogito deve essere necessariamente stipulato alla presenza di un notaio. La procedura è sempre la stessa, indipendentemente che l’operazione riguardi la prima casa od una successiva. Quello che cambia, da un rogito all’altro, sono i cosiddetti vantaggi fiscali, che potrebbero non esserci più nel momento in cui si acquista una casa successiva alla prima.

Rogito per la prima casa: che cos’è?

Poco importa se stiamo andando dal notaio per un atto di compravendita per la prima casa o per una seconda: il significato ed il valore del rogito rimangono sempre uguali. Cercando di estremizzare al massimo cosa prevede la normativa, l’importanza di questo atto è dato dal cambio ufficiale del nome del proprietario dell’immobile. Con il rogito la proprietà passa ufficialmente da chi vende a chi compra. Quelle che possono cambiare sono le tasse e le imposte che si devono pagare e che, generalmente, sono più basse per la prima casa. Il legislatore ha, infatti, previsto una serie di agevolazioni che, se rispettate, danno la possibilità di ottenere degli importanti sconti.

Ricordiamo che quando si parla di prima casa, ci si riferisce ad un immobile ad uso abitativo. Per poter riuscire a beneficiare delle agevolazioni fiscali, però, è necessario che si verifichino alcune condizioni nel momento in cui si va a sottoscrivere il rogito. Una di queste, ad esempio, è che l’immobile si trovi nello stesso comune nel quale l’acquirente ha la propria residenza. Nel rogito sarà, inoltre, necessario dichiarare:

  • di non essere proprietario – nemmeno in comunione con il proprio coniuge – di un altro immobile nello stesso comune. Non si dovrà essere nemmeno titolari dei diritti di usufrutto, uso ed abitazione di un’altra casa;
  • non si dovrà essere nemmeno proprietari, né godere dei diritti di usufrutto o nuda proprietà, su un’altra casa, che sia stata acquistata con le agevolazioni previste per la prima casa.

Nel caso in cui l’acquirente non abbia la residenza nel comune in cui è situato l’immobile che intende acquistare, dovrà modificare la propria residenza entro e non oltre i diciotto mesi dalla firma del rogito. Questo conteggio parte proprio dalla stipula del rogito e non da quando dovessero essere conclusi eventuali lavori di costruzione o ristrutturazione dello stesso immobile. Se qualche imprevisto dovesse far sì che i lavori di costruzione o ristrutturazione dovessero dilungarsi, il trasferimento della residenza dovrà avvenire ugualmente. In caso contrario si perderebbero le agevolazioni previste dalla legge.

Rogito: quali sono le tasse sulla prima casa

Quando si effettua un rogito per acquistare un immobile ad uso abitativo, è bene ricordare che è necessario dover mettere in conto che ci sono alcune tasse da pagare. Nel momento in cui, però, si acquista la prima casa, i diretti interessati hanno la possibilità di godere di alcune agevolazioni fiscali: potranno, quindi, pagare delle tasse più basse. Nel momento in cui si acquista un immobile, ci si può trovare di fronte a due casi diversi, che si vengono a creare in base alla natura del venditore che abbiamo davanti. Ci possiamo trovare davanti ad un venditore che potrebbe essere:

  • un privato;
  • un’impresa di costruzione.

In entrambi i casi il compratore si trova nella situazione di acquistare la prima casa (per lui, infatti, è la prima volta: ed è questo che conta per la legge, per concedere le agevolazioni previste dalla legge). Generalmente, comunque, quando si compra da un privato si compra una casa usata, da un’impresa se ne compra una nuova.

Nel caso in cui ci si dovesse trovare nella situazione di acquistare una casa da un privato, chi acquista non dovrà corrispondere l’Iva. Dovrà, invece, pagare le seguenti tasse:

  • imposta di registro al 2%, invece che al 9%;
  • imposta ipotecaria: 50 euro;
  • imposta catastale: 50 euro.

Nel caso in cui l’acquisto dovesse essere fatto da un’impresa costruttrice, è necessario pagare anche l’Iva. Ecco il dettaglio cosa si deve pagare:

  • Iva al 4%, invece che al 10%;
  • imposta di registro: 200 euro;
  • imposta ipotecaria: 200 euro;
  • imposta catastale: 200 euro.

Nel caso in cui si proceda con l’acquisto da un’impresa costruttrice è necessario tenere conto dei tempi di completamente dei lavori. Nel caso in cui, invece, questi fossero finiti da più di cinque anni e l’azienda dovesse decidere di applicare l’Iva, limposta di registro passerà al 2%.

Rogito prima casa: quanto costa

Nel momento in cui si va dal notaio per un rogito, non bisogna tenere conto solo e soltanto delle tasse da pagare. Oltre a queste imposte è necessario tenere conto anche dei bolli, della trascrizione e delle volture. Si dovrà tenere conto, poi, dell’onorario del notaio, che provvederò a fissare in maniera autonoma la propria parcella. L’importo terrà conto del valore della compravendita e della sua complessità.

È probabile, inoltre, che l’acquirente che si accinge ad acquistare la casa, chieda un mutuo per coprire l’intero importo dell’immobile o per finanziare gli eventuali lavori di ristrutturazione. In questo caso i tempi si potrebbero allungare, condizionati dai tempi di risposta della banca. Nella maggior parte dei casi possono passare anche due mesi e mezzo dalla stipula del preliminare di compravendita al momento in cui si va dal notaio per firmare il rogito. L’eventuale contratto di mutuo verrà formalizzato davanti al notaio, alla firma del rogito.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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