Rubare la password Wifi del vicino è reato: ecco i rischi

Tentato di rubare la password e usare il Wifi del vicino di casa? Attenzione alle conseguenze perché questo comportamento è vietato dalla legge.

Image

Utilizzare la rete WiFi del vicino, sia quando è libera e sia quando è protetta da password, è un'occasione che fa sempre gola a molti. Ma, fare tutto ciò è legale oppure si commette un reato?

In questa guida ti mostrerò che cosa dice la legge in merito, approfondendo il caso in cui la connessione sia protetta da una password e quando, invece, non lo è.

Per concludere, poi, andremo a parlare di quali sono le sanzioni a seconda della tipologie di illecito penale che si configura.

Cosa rischia chi ruba la password del WiFi del vicino

Non avendo una tua connessione dati, non avendo installato nessun modem e non avendo neanche comprato una chiavetta USB oppure un cubo che ti garantisca la possibilità di accedere alla rete Internet, ti accingi a cercare se hai qualche rete WiFi nei tuoi dintorni.

Facendo questo, scopri che esistono alcune reti nelle tue vicinanze che con tutta probabilità appartengono e sono di proprietà dei tuoi vicini. A volte questi ultimi provvedono ad installare una misura di sicurezza per quanto riguarda la propria rete WiFi, utilizzando una password, mentre altre volte la lasciano libera, permettendo a chiunque di accedervi senza alcun problema e con estrema facilità.

Arrivati a questo punto, ti starai sicuramente chiedendo se rubare la rete WiFi del vicino sia assolutamente lecito oppure se in queste circostanze si configura l'ipotesi di un illecito civile o penale.

A tal proposito, dunque, dovremo andare a distinguere due situazioni differenti per poter andare ad osservare e a conoscere quali sono le regole in merito e quali conseguenze comportano queste azioni in un caso e nell'altro. In particolare, andremo a distinguere:

  • quali sono i rischi che si corrono quando si ruba la rete WiFi del proprio vicino, quando quest'ultima non risulta essere protetta da una password;
  • quali sono i rischi che si corrono quando si ruba la rete WiFi del proprio vicino, quando quest'ultima risulta essere protetta da una password.

Quali sono i rischi quando la password del WiFi non è protetta

Se il vostro vicino non protegge la propria rete WiFi con una password di sicurezza, allora chiunque si trovi nel raggio d'azione e sia interessato potrà usufruirne e provvedere ad accedere ad Internet, attraverso il relativo dispositivo di connessione.

Anche se di recente il trend si sta modificando notevolmente, un tempo, ma ancora qualcuno al giorno d'oggi, non si riesce a capire l'importanza e si sottovaluta quella che è la protezione e la sicurezza che fornisce l'utilizzo di una password alla propria rete domestica, concedendo a chiunque la possibilità di sfruttarla per i propri scopi ed esponendosi a dei rischi, anche piuttosto gravi, sotto l'aspetto economico, finanziario, legale, ecc...

La responsabilità di questa azione scellerata da parte del vostro vicino farà ricadere la responsabilità su di lui, nel momento in cui dovessero esserci dei problemi creati da qualsiasi altro soggetto abbia l'accesso alla sua rete WiFi non protetta da password.

Qualora ci fossero delle attività illecite di un altro soggetto che ha sfruttato la connessione ad Internet del vicino, anche se la responsabilità ricadrebbe prima su quest'ultimo, egli avrà comunque la possibilità di difendersi in giudizio ed avrà l'onere di provare che il comportamento illecito è stato compiuto da un altro soggetto.

Anche se questa procedura risulta essere particolarmente complicata e complessa, sarà comunque possibile per il vicino dimostrare che qualcuno si è intrufolato all'interno della propria rete domestica, senza richiedere l'autorizzazione per poterlo fare.

Se questa persona, dunque, non riesce a portare a termine questa procedura, riuscendo ad incolpare l'altro soggetto, allora per quest'ultimo non si configurerà nessuna ipotesi di reato tra quelle che sono previste dalla legge in questi casi specifici.

Gli unici due casi, invece, all'interno dei quali si potrebbe configurare un illecito penale sono:

  • quando si ruba la connessione ad Internet del vicino, quando quest'ultimo è in possesso di una quantità di dati limitata, per cui, ad esempio, potrebbe finire per dover pagare una cifra spropositata per aver usufruito della connessione dati in eccesso rispetto a quello che avrebbe voluto fare, dal momento che egli ha stipulato un contratto con una tariffa a consumo.

Questo vuol dire che, l'ipotesi di reato si configurerà ed avrà luogo solamente nel momento in cui il soggetto passivo avrà subito un danno e delle conseguenze a livello economico e/o legale. In entrambi i casi, però, sarà il soggetto che avrà subito il furto a dover provare l'attività illecita dell'altrui soggetto.

Dunque, il proprietario della rete WiFi, se non vorrà correre dei rischi derivanti dall'utilizzo non corretto della connessione ad Internet, dovrà proteggere quest'ultima utilizzando l'applicazione di una password, la quale sarà richiesta a chiunque voglia collegarsi, per poter accedere alla rete domestica.

Quali sono i rischi quando la password del WiFi è protetta

Qualora, invece, un determinato soggetto abbia deciso di volersi intrufolare e di rubare la rete WiFi del proprio vicino, quando quest'ultima risulta essere protetta da una password, allora il soggetto attivo sarà punito con delle sanzioni penali, dal momento che in questa circostanza si configurerà l'ipotesi di reato.

Ecco, nello specifico, quali sono le sanzioni penali che sono previste dalla legge, a seconda della tipologia di reato che si configurerà:

  • l'accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, il quale viene disciplinato all'interno dell'art. 615 Ter del Codice Penale;
  • il furto, il quale viene disciplinato all'interno dell'art. 624 del Codice Penale.

In questa situazione, il soggetto attivo avrà una difficoltà nettamente superiore nel riuscire ad accedere alla connessione ad Internet del proprio vicino, dal momento che questa risulta essere protetta da una password. Ma, ad ogni modo, attraverso l'utilizzo di alcune applicazioni e di alcuni software, oppure provando ad indovinare inserendo la data di nascita, il nome del proprio cane, ecc..., potrà riuscire nel suo intento.

Quali sono le sanzioni che vengono inflitte: ecco che cosa dice l'art. 615 Ter del Codice Penale

L'art. 615 Ter del Codice Penale, intitolato "Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico", prevede esplicitamente le seguenti sanzioni in ambito penale:

"Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni."

In sostanza, dal momento che la rete WiFi può essere considerata un sistema informatico o telematico, colui che commette questo reato sarà punito con la reclusione:

  • fino a 3 anni;
  • da 1 a 5 anni, nei casi in cui il fatto illecito sia stato commesso da un pubblico ufficiale, attraverso l'utilizzo della violenza, distruggendo, danneggiando o compromettendo il funzionamento del sistema oppure quando i casi previsti dal primo comma vengono effettuati sui sistemi previsti dal terzo comma;
  • da 3 a 8 anni, quando i casi previsti dal secondo comma vengono effettuati sui sistemi previsti dal terzo comma.

Per ottenere la reclusione prevista da questo articolo compresa tra 1 anno e 3 anni, bisogna sapere che, in questi casi, il delitto è punibile a querela della persona offesa; mentre, invece, negli altri casi, i quali sono previsti all'interno del secondo e del terzo comma di tale articolo ed i quali prevedono la reclusione per un termine di tempo fissato e compreso, rispettivamente, tra 1 anno e 5 anni e tra 3 anni ed 8 anni, si procede d'ufficio.

Ecco che cosa dice l'articolo 624 del Codice Penale

Ecco che cosa dice, in particolare, l'art. 624 del Codice Penale, in quale è intitolato "Furto" ed il quale prevede esplicitamente le seguenti sanzioni in ambito penale:

"Chiunque s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.

Agli effetti della legge penale, si considera cosa mobile anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più delle circostanze di cui agli articoli 61, n. 7 e 625."

In sostanza, quando il vicino ha una connessione a consumo, colui che commette questo reato sarà punito con:

  • la reclusione da 6 mesi fino a 3 anni;
  • una multa di importo compreso tra i 154 euro ed i 516 euro.

Quali sono le app che si possono utilizzare per rubare la password del WiFi del vicino

Ecco quali sono le applicazioni che si possono utilizzare per tentare di rubare la password del WiFi del vicino:

  • NetSpot;
  • Analizzatore Wi-Fi;
  • Wi-Fi Finder;
  • Wi-Fi WPS WPA Tester;
  • Kali Linux;
  • Fastweb.Alice.WiFi.Recovery;
  • iWep PRO;
  • WiFi-Pass;
  • DPS WPS WPA Connect;
  • WPSApp di TheMauSoft;
  • Wifi WPS Plus di Panagiotis Melas;
  • WiFi Key recovery;
  • WiFi Password;
  • WirelessKeyView;
  • WiFi Password Hacker Prank!;
  • Hack WiFi Joker;
  • WiFi Chua 2016;
  • Anonymous - Hacking O.S.

Quale app si può utilizzare per scoprire se ti è stata rubata la password della rete WiFi

Per chi, invece, avesse il timore o il sospetto che qualcuno abbia rubato la password del WiFi, senza avere l'autorizzazione per farlo, sono disponibili alcune applicazioni che permettono di scovare i furbetti. In particolare, stiamo parlando di:

  • Fing;
  • Wi-Fi Inspector;
  • F-Secure Router Checker.

Con queste applicazioni avrai la possibilità, dunque, di scoprire eventuali ladri di Internet e prendere le misure necessarie, bloccandolo da futuri accessi alla rete.