Spid: come ottenere i certificati online

Spid: la rivoluzione digitale che consente ad ogni cittadino, con pochi semplici passaggi, di avere tutti i certificati anagrafici a portata di click. Il tutto gratuitamente, sorseggiando un caffè, comodamente seduti sul divano di casa o dalla scrivania dell'ufficio. Basta code, basta perdite di tempo inutili e tempi d'attesa biblici.

Image

Spid, ovvero l'acronimo di Sistema Pubblico Identità Digitale. Quante volte abbiamo sentito riecheggiare nell'aria questa parola negli ultimi tempi.

Quante volte abbiamo ascoltato persone a noi vicine chiedersi e chiederci: ma a cosa serve questo benedetto (o maledetto, a seconda dei punti di vista) Spid? 

Dal sito AGID, Agenzia per l'Italia Digitale, traiamo la risposta:

"Il sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è la chiave di accesso semplice, veloce e sicura ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali."

Anche se, specie ai pensionati, questa sigla incute una sorta di timore più che altro. Non hanno tutti i torti, però.

Spid: di cosa si tratta

Abbiamo appena chiarito la funzione dello Spid. Facciamo però un passo indietro, in quanto la prima domanda che viene in mente, è sicuramente questa: che cosa è lo Spid?

Come ci ricorda il sito Agenda Digitale.eu, Spid è:

"Un sistema di credenziali - a cui si aggiunge anche una password temporanea da generare al momento via app o da ricevere via sms, per alcuni servizi - per "loggarsi" nei siti (o app) delle diverse amministrazioni pubbliche; invece di essere costretti ad attivare un account per ciuascuna (cosa che richiede di solito un passaggio di persona a uno sportello)."

Tutto chiaro? Forse no. Vediamo di rendere il concetto più semplice.

Spid: come nasce e a cosa serve

Spid è uno strumento nato sostanzialmente con l'intenzione di semplificare il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione.

Insieme alla Carta Identità Elettronica (CIE) e alla Carta Nazionale Servizi (CNS), dal primo ottobre 2021 ha sostituito le credenziali utili per l'accesso ai siti della pubblica amministrazione. L'esempio più classico, in tal senso, è l'utilizzo dello Spid per l'accesso al sito dell'Inps per verificare la propria posizione ai fini pensionistici.

Entrato in vigore nel 2016, lo Spid ha conosciuto il vero e proprio boom di adesioni nel 2020, quando, complice la pandemia, è diventato strumento essenziale per accedere ai vari bonus introdotti dal Governo italiano.

Per poter accedere ad esempio al cashback di Natale 2020, ci fu una vera e propria corsa allo Spid, come ci ricorda Repubblica.it:

"La corsa per il cashback e altri servizi pubblici: boom per Spid, ma l'identità digitale non è ancora matura. Attivate 13,4 milioni di identità digitali a novembre, contro i 5,6 milioni di gennaio scorso. Una forte crescita dovuta a vari servizi pubblici raggiungibili con l'accesso elettronico. Ma il sistena non sarà sostenibile economicamente finché i privati non potranno agganciarci i loro servizi."

Spid: giornate di fuoco

Ci sono state giornate di fuoco, in corripondenza delle partenze dei vari bonus. Il sistema ha spesso traballato, denotanto disservizi. Anche perchè, essendo gratuito per il cittadino, gli identity provider, lavorano, ad oggi, in perdita.

E, come riporta un articolo de Ilsole24ore di un anno fa:

"Da tempo gli Osservatori del Politecnico di Milano segnalano la debolezza del modello di business di Spid, che non consente una sua sostenibilità economica. I privati lo stanno sostenendo in perdita."

Questo è uno dei problemi che attanagliano il Bel Paese. Essendoci poche risorse da destinare a livello pubblico, occorre ovviamente fare riferimento al settore privato. Il privato, però, non sarà sicuramente contento di lavorare in perdita. Come nessuno di noi, del resto, non svolgendo funzioni assistenziali.

Se per il cittadino il servizio è gratuito e al privato fornitore di queste prestazioni non viene consentito di rientrare dei costi attraverso altri servizi che possano generarare ricavi, il cerchio non si chiude. Si rompe proprio. 

Aggiungiamo poi il problema relativo alla connessione internet che frena la rincorsa al "digital". Secondo i dati forniti da Agi Agenzia Italia, oltre 4 milioni di italiani sono senza connessione, mentre circa 22,7 milioni di italiani lamentano problemi di rete. Un italiano su 3, poi, si dichiara in difficoltà con l'uso delle piattaforme digitali.

Numeri non certo rassicuranti. Anzi, tutt'altro.

Quindi, partendo da questi dati, lo Spid è una chimera o un punto di possibile svolta?

Spid: niente più code agli sportelli

Siamo un popolo tendenzialmente pigro e da sempre, soffocato dalla burocrazia e dai costi che ne derivano. Quante volte abbiamo perso ore di tempo per recarci all'anagrafe per richiedere un semplice certificato? Quante volte abbiamo pensato o detto: "Se si potesse fare tutto con un semplice click". Bene, tutto questo ora è diventato realtà.

Come? Con pochi click. Per davero.

Come prima cosa, occorre digitare su qualiasi motore di ricerca l'indirizzo al quale ci si deve collegare per poter usufruire del servizio, ovvero: www.anagrafenazionale.interno.it.

La prima informazione utile che la pagina caricata ci fornisce, è il numero dei Comuni italiani presenti in ANPR (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente): 7.815 al 16 novembre 2021 per un totale di 66.599.408 cittadini censiti. Mancano 50 Comuni all'appello per ultimare il censimento: se risiedete in uno di questi, dovete ancora pazientare un pochino.

La maggioranza degli italiani, quindi, è in grado di poter scaricare gratuitamente il proprio certificato anagrafico (o quello dei propri familiari) stando comodamente seduto sul divano di casa o alla scrivania del proprio ufficio.

Un svolta epocale, possiamo di certo affermarlo.

Spid: come scaricare i certificati online

Dopo aver effettuato l'accesso al sito sopra indicato, occorre selezionare la voce "Accedi ai servizi al cittadino". Tre sono le chiavi di accesso: Spid, CIE, CNS. Decidendo di entrare con lo Spid, occorre cliccare sul logo del gestore della nostra identità digitale tra quelli indicati (Poste Italiane è sicuramente quello più utilizzato). 

Così facendo si viene indirizzati alla pagina Spid 2, nella quale vengono richiesti il nome utente e la password. Dopo averli digitati, il sistema ci chiede se vogliamo ricevere una notifica sull'app del nostro gestore oppure generare un Pin temporaneo sempre tramite app.

Scegliendo di ricevere una notifica sull'app, dobbiamo, tramite l'app, autorizzare l'accesso al sito del Ministero dell'Interno. Effettuata questa ulteriore operazione e dopo aver acconsentito all'inoltro del nostro codice fiscale nonchè al consenso in materia di privacy, ci troviamo nella nostra pagina personale. In altro a destra saranno riportati il nostro codice fiscale oltre al cognome e al nome.

aAndremo quindi a selezionare "Profilo utente" al fine di inserire l'indirizzo mail ove ci verranno recapitati i certificati che vogliamo richiedere. A questo punto, dovremo confermare l'indirizzo di posta elettronica inserito attraverso il link pervenuto nella nostra casella di posta. Fatto ciò, il profilo risulterà correttamente aggiornato e potremo procedere con la richiesta dei certificati che ci occorrono o con la modifica dei dati che, eventualmente, risultassero errati.

Nella sezione "Scrivania" sottovoce "Visura e autocertificazioni" infatti, ci sono tutti i dati che ci riguardano, dalla nascita, alla residenza, all'atto di matrimonio, separazione, divorzio, allo stato di famiglia. 

Tutto gratis. Parolina magica.

Spid: attivazione non più gratuita?

Se l'utilizzo dell'identity provider è completamente gratuita, quindi non sconta canoni o costi di attivazione, lo stesso di può dire ancora per l'attivazione dello Spid?

Ovvero: dal 1 novembre 2021, il riconoscimento di persona è diventato a pagamento anche con Poste Italiane, ovvero il provider sicuramente più diffuso in Italia.

La procedura di attivazione dello Spid prevede infatti una prima parte effettuata on line e la seconda, ovvero quella del riconoscimento di persona sia di persona che online.

Il riconoscimento tramite accesso agli uffici postali, da inizio novembre, costa 12 euro.

C'è però modo di eliminare questo esborso. Come? La risposta è semplice, anche se non alla portata di tutti.

Optando per il riconoscimento in modalità digitale, tramite la web cam del proprio pc o direttamente tramite il proprio smartphone, si può evitare questo fastidioso orpello.

I titolari di Banco Posta o postepay, possono invece utilizzare le proprie credenziali per registrarsi al sito www.poste.it e seguire la procedura che perverrà loro tramite sms di convalida.

Alcuni Comuni ed Uffici Pubblici, poi, consentono di attivare lo Spid gratuitamente attraverso il riconoscimento personale allo sportello. Basta dare una occhiata sul sito del Governo per verificare quali Comuni hanno aderito all'iniziativa.

Spid: e se non voglio registrarmi?

La procedura di attivazione dello Spid prevede obbligatoriamente la registrazione con l'inserimento dei propri dati.

Qualunque sia l'identity provider scelto per effettuare l'operazione, sarà sempre e comunque necessario registrarsi allo stesso fornendo tutti i dati anagrafici.

Questo è piuttosto ovvio: lo Spid è la nostra identità digitale, ovvero quella che, nel mondo cartaceo, è la nostra carta d'identità. Risulta quindi evidente come, dovendo certificare chi siamo, sia necessario l'inserimento di tutti i dati atti ad identificarci.

Pensate al momento in cui vi recavate allo sportello dell'Anagrafe, oppure all'ufficio Inps o in qualunque altro luogo pubblico per richiedere dei documenti o semplicemente per chiedere informazioni in merito alla vostra posizione contributiva. Quale era la prima cosa che vi veniva richiesta? Il documento di identità.

Ecco: qui non dovete fare ore di coda, tornare magari più volte perchè c'è una fila chilometrica, o perchè i computer non funzionano o per qualsiasi altro motivo. Fate tutto comodamente dal vostro divano piuttosto che dalla vostra scrivania. Però, è ovvio che, se non c'è una persona fisica che vi chiede i documenti, ci deve essere la sicurezza che siate proprio voi.

La sicurezza per voi, innanzitutto. Perchè se non ci fossero rigidi protocolli da osservare, chiunque potrebbe chiedere i documenti al posto vostro. E non sarebbe di sicuro una bella cosa.

Non esiste quindi la parola "anonimo" per richiedere lo Spid. Anonimo non ha alcun significato e quindi non consente il rilascio di alcuna identità digitale.