Stendi i panni in balcone? Attenzione alle multe!

Quali regole è necessario seguire per stendere le lenzuola e la biancheria su un balcone. Come dobbiamo comportarci per non dare fastidio?

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Quali regole è necessario seguire per stendere le lenzuola e la biancheria su un balcone. Come dobbiamo comportarci per non dare fastidio? Ma soprattutto ci sono dei casi nei quali rischiamo di prenderci delle multe per gli indumenti stesi sul balcone?

Mettere al sole la biancheria e le lenzuola serve a farli asciugare prima. La scelta migliore è quella di optare per un'esposizione verso sud-est, dato che nel corso dei mesi invernali è proprio da lì che sorge il sole. E soprattutto è lì che vi rimane nel periodo più caldo dell'intera giornata. Quando arriva la bella stagione, l'estate, il sole sorge, invece a nord-est, ma qui si ha un margine più ampio per stendere i panni sul balcone, perché le giornate sono ovviamente più lunghe e i pomeriggi sono sicuramente più caldi.

Di sicuro il problema non è quello di dove stendere la biancheria. I condomini potrebbero avere problemi di altro tipo: la domanda è quali siano i diritti e i doveri di un buon vicino di casa, per non dare fastidio agli altri. La domanda classica, che può arrivare, è se sia lecito arrivare ad oscurare la finestra della famiglia che abita al piano di sotto con le lenzuola. O chiedersi cosa possa accadere nel caso in cui cadano delle gocce d'acqua in un altro balcone. Ma soprattutto il condominio ha la facoltà di vietarti di stendere la biancheria intima per salvaguardare il decoro estetico del condominio? Cerchiamo di scoprire quali siano i limiti reali, e come ci si debba comportare per essere in regola con la normativa vigente.

Balcone, si possono stendere i panni?

La prima domanda, che è necessario porsi, è se sia lecito stendere i panni sul balcone. Sono in molti pensare che nella propria cosa possono fare quello che vogliono. In linea strettamente teorica, questo è giusto. Ma quando si vive in un condominio e vi è un regolamento condominiale da rispettare, che sia sato approvato all'unanimità, ci possono anche essere dei limiti all'utilizzo dei vari appartamenti e delle loro pertinenze. Ed ovviamente delle parti comuni.

Ma questo punto cosa è necessario fare per stendere i panni sul balcone? Volendo essere diligente sarà necessario:

  • procurarsi una copia del regolamento condominiale;
  • verificare che questo sia stato approvato all'unanimità. Questo si verifica nel momento in cui nel corso dell'assemblea tutti i condomini votano a favore. In alternativa il regolamento è stato allegato ai singoli rogiti di compravendita delle varie unità immobiliari. In questo caso, nel firmare il rogito dell'immobile, il singolo acquirente ha anche accettato il regolamento;
  • verificare che al suo interno non siano presenti delle clausole che vietino di stendere vestiti e lenzuola sul balcone. O che comunque ne regolino modalità ed orari.

Se il regolamento condominiale vieta di stendere i panni sul balcone, purtroppo non c'è niente da fare. Il singolo condomino è obbligato ad attenersi a questa regola. È bene precisare che questo divieto vale anche se non si era proprietari dell'appartamento nel momento in cui il regolamento è stato approvato. Questo è vincolante nei seguenti casi:

  • la clausola con la limitazione è annotata nei pubblici registri immobiliari;
  • il regolamento è stato allegato dal notaio all’atto di compravendita;
  • il regolamento è stato semplicemente menzionato e quindi richiamato nell’atto di compravendita.

Nel caso in cui all'interno del regolamento di condominio non sia contenuta alcuna indicazione o divieto, sarà possibile stendere i panni sul balcone. Rispettando, comunque, le regole di buon vicinato. Ricordiamo velocemente, che la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14547/2014, ha stabilito che nel caso in cui manchi un evidente divieto, sarà possibile stendere i panni sul balcone. Questi dovranno essere ben strizzati e non gocciolare.

Balcone: le lenzuola non devono oscurare i vicini

Al giorno d'oggi gli spazi nei condomini sono sempre più ridotti. Fino a qualche anno fa, tra un piano e l'altro c'erano quattro metri di distanza, adesso gli spazi si sono ridotti e le distanze che erano state previste nel Codice Civile del 1942 non possono essere più rispettate. Oggi come oggi le distanze minime tra due proprietà sono solo tre metri e valgono solo in senso orizzontale, quindi tra terreni confinanti. Altro discorso, invece, è per le distanze verticali, come succede nei condomini. Anche se comunque il vicino è sempre più vicino, non bisogna dargli fastidio.

Stando ad una sentenza del 2005 del Tribunale di Napoli, crea grande disagio, ma soprattutto supera la normale tollerabilità, il comportamento di quel condominio che stende coperte e lenzuola nella loro lunghezza e copre parte del balcone del condominio sottostante. Questo tipo di condotta impedisce completamente che passi la luce e l'aria. È necessario, quindi, piegare lenzuola e coperte tante volte perché queste non finiscano davanti al balcone o alla finestra sottostante.

Attenzione anche a stendere i panni bagnati. Se cadono una o due gocce possono essere tollerabili. Ma non devono essere così tante da dare fastidio ai vicini. Il rischio è quello di vedersi arrivare una querela per getto di cose pericolose. Questa tipo di molestia, comunque, non si deve ridurre ad un episodio occasionale, ma dovrà essere ripetuta in più occasione e con una frequenza tale da costituire una limitazione del possesso dell'immobile del vicino.

Balcone: e sei i panni sono proprio brutti?

Nel caso in cui tutti i condomini dovessero stendere contemporaneamente la biancheria intima fuori dal balcone, qualcuno potrebbe considerare lo spettacolo non proprio bello a vedersi, con il rischio che l'intero palazzo perda valore economico. Perché ci sia una secca violazione dell'estetica dell'edificio, le opere devono essere stabili e fisse. Non mobili come i panni stesi sui balconi. Nel caso in cui si volesse impedire che i condomini stendano sui balconi per evitare che ci sia uno spettacolo poco edificante, l'unica strada da percorrere è quella di inserire un divieto nel regolamento condominiale, che deve essere approvato all'unanimità.

Ma cosa succede se ad essere vittima di un vicino che fa gocciolare l'acqua dei panni bagnati sei proprio tu. In questo caso l'unica strada da intraprendere è quella di inviare una diffida al vicino e controllare che questo elimini il problema. Nel caso in cui questo non dovesse avvenire o se l'episodio si dovesse ripresentare, il passo successivo è quello di sporgere una querela ai carabinieri o alla polizia. Nel caso in cui invece il tuo vicino ti oscuri le vedute con le lenzuola davanti alle finestre, è necessario agire in via civile, in modo che il giudice possa ordinare la cessazione di questa condotta. Sarà necessario, però, chiedere l'intervento di un avvocato ed anticipare le spese legali.